UDINE – Vicino/lontano 2016 per leggere il presente attraverso la parola e il pensiero. Questo – e molto altro – è la dodicesima edizione del festival in programma a Udine da giovedì 5 a domenica 8 maggio: 100 appuntamenti in quattro giorni affidati a centinaia tra studiosi, giornalisti, scrittori, filosofi, storici, sociologi e artisti. Vulnerabilità come denominatore di confronto, incontro, approfondimento. Vulnerabilità sembra essere sempre più la condizione che ci riguarda come singoli e come collettività. Vulnerabilità, dunque, come cifra del nostro tempo. Prenderne coscienza è utile, perché ogni consapevolezza è elemento forte sul quale si fonda una prospettiva di confronto, di incontro, di approfondimento. I “dialoghi sul mondo che cambia”, in questa 12esima edizione ai nastri di partenza, trasformeranno sale e spazi cittadini in luoghi di dibattito e confronto: quasi 100 appuntamenti in quattro giorni – con alcune importanti anticipazioni – affidati a diversi intellettuali tutti spinti dalla comune intenzione di porre e porsi domande, di coltivare l’arte del dubbio, di osservare con spirito critico per andare oltre la superficie e scandagliare il nostro “qui e ora”, ma con una prospettiva rivolta al futuro.
Nel cuore della rassegna, la serata-evento per la consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, in programma sabato 7 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per la regia di Gianni Cianchi. Il vincitore sarà proclamato da Angela Terzani, presidente della giuria, mercoledì 20 aprile a Roma. Tra i cinque finalisti: Martín Caparrós per “La fame” (Einaudi); Jonathan Crary per “24/7 Il capitalismo all’assalto del sonno” (Einaudi); Kamel Daoud per “Il caso Meursault” (Bompiani); Alessandro Leogrande per “La frontiera” (Feltrinelli); Lawrence Wright per “La prigione della fede” (Adelphi).
Molteplici i fili di riflessione che vicino/lontano intreccia nelle quattro giornate. Assodata la vulnerabilità del presente, sarà il direttore di LiMes, Lucio Caracciolo, nella serata inaugurale, giovedì 5 maggio, ad accompagnare il pubblico a immaginare il futuro: la sua lectio magistralis, dal titolo “L’Età dell’incertezza”, muove dagli accadimenti di uno scenario geopolitico mutevole e di complessa comprensione, per comporre, laddove possibile, la visione di ciò che verrà.
Sull’irrinunciabile tema del rapporto tra mondo islamico e Occidente interverrà il sociologo franco-iraniano Farhad Khosrokhavar, tra i massimi esperti del mondo arabo e delfondamentalismo islamico. Per comprendere il complesso fenomeno migratorio in atto, Loris De Filippi, presidente di Medici Senza Frontiere Italia, sarà con Domenico Quirico, giornalista di grande spessore umano e professionale, tra gli ospiti di un confronto volto ad analizzare ragioni, caratteristiche e prospettive del flusso che investe il Vecchio Continente. Dopo il successo de “Il Grande Califfato”, Domenico Quirico ritorna con un libro che affronta un altro tema cruciale del nostro tempo: è la cronaca di un viaggio con i popoli migranti che si stanno riversando in Europa, il racconto in presa diretta della Grande Migrazione che sta già mutando il mondo e la storia a venire. Di immigrazione, tra indifferenza e disinformazione, si parlerà anche con Stefano Allievi, Giampiero Dalla Zuanna e Pierluigi Di Piazza. Di come i media affrontano e raccontano l’epopea dei migranti discuteranno i giornalisti Roberta Carlini e Alessandro Leogrande, quest’ultimo tra i candidati al Premio Terzani con “La frontiera”. Alla Rotta Balcanica è dedicata la mostra fotografica di Francesco Malavolta, Giulio Piscitelli, Juan Carlos Marzi, Paolo Youssef, a cura della onlus Ospiti in Arrivo, allestita al Mercato del Pesce, con appendici nelle librerie cittadine, che ospiteranno gli scatti di Michele Biasutti e Veronica Andrea Sauchelli.
Il potere e le sue menzogne, i depistaggi e le verità scomode o rimosse saranno il tema del confronto inaugurale di vicino/lontano 2016: Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia ne discuterà con il giornalista d’inchiesta Andrea Purgatori e l’inviato Valerio Pellizzari. In questa prospettiva si colloca anche la lectio sulla tortura proposta dalla filosofa Donatella Di Cesare: strumento al servizio del potere – o dei poteri? – la tortura si nutre infatti di silenzi omertosi.
Dalla legalità e dalla sua forza alle crepe che, impercettibili o manifeste, la percorrono: sul male oscuro della democrazia si confronteranno lo storico Guido Crainz, il giornalista Ezio Mauro e il linguista e saggista Raffaele Simone, insieme all’antropologo Nicola Gasbarro. Nel percorso dedicato alla legalità si inscrive anche lo storico format educativo interistituzionale ospitato da vicino/lontano, “Il piacere della legalità?”, quest’anno con la partecipazione speciale – venerdì 6 maggio – dei giornalisti Federica Angeli e Domenico Quirico, oltre che del presidente di ®Esistenza anticamorra Ciro Corona e di Pierluigi Di Piazza.
Dalla vulnerabilità del sistema in cui viviamo alle fragilità del singolo: del reddito di cittadinanza come utopia possibile, a sostegno dell’individuo, parlerà Philippe Van Parijs in una lectio che toccherà i temi della società giusta e del limite di sostenibilità della diseguaglianza. Di insicurezza e fragilità del sistema economico-finanziario discuteranno gli economisti Giangiacomo Nardozzi e Antonio Massarutto, mentre Riccardo Staglianò e Fabio Chiusi spiegheranno come web e robot, dopo globalizzazione e finanza, stiano impoverendo e cancellando la classe media. In tema di vulnerabilità, vicino/lontano porterà il focus anche sul filo che si sfrangia quando la nostra relazione con la vita sfocia nella depressione o nelle dipendenze. O quando diventa fragilità nella vecchiaia, che chiede accudimento e presenza anche da parte delle istituzioni.