Giulia Siena
PARMA – Giuliana Facchini, autrice di tante storie e diversi racconti – tra i quali Io e te sull’isola che non c’è – torna in libreria con La figlia dell’assassina, pubblicato nella collana Zona Franca di Sinnos.
Rachele vive in una roulotte con suo fratello Joshua e suo padre Gerald. Vivono nel giardino dei Batista, a pochi passi dalla casa degli amici di famiglia, ma pur sempre fuori. Eppure la vita di Rachele non è stata sempre questa, anzi; lei, figlia di una facoltosa imprenditrice della moda made in Italy, aveva una vita agita: la scuola, le amiche, la danza. Un padre presente e pieno di fantasia e creatività. Un pomeriggio tutto cambiò, e da qual pomeriggio divenne “la figlia dell’assassina”. E’ come se lo stesso nome, Rachele, fosse sbiadito: dapprima i contorni (le amiche che si allontanano e la scuola che necessariamente deve cambiare) e poi il suo fulcro, fino a diventare del tutto perso (gli affetti, la casa, la città).
La donna che l’aveva messa al mondo si era sporcata di un crimine atroce, aveva ucciso la sua contabile che da anni prelevava, in segreto, dalle casse dell’azienda per dare sfogo ai suoi vizi di gioco. Un incubo per chiunque, figuriamoci per un’adolescente. E così Rachele, che da Roma è dovuta “migrare” nella provincia, a Pancaldo, si è dovuta costruire un nuovo mondo, fatto di parole, immagini e silenzi. Rachele non ha contatti con Andrea e Matteo, figli della coppia che li ospita in nome di una salda e antica amicizia tra Gerald e Leone, e a malapena parla con Magda che si mostra sempre premurosa nei suoi confronti. A Rachele non serve parlare, non vuole spiegare – lo ha già fatto troppe volte con gli psicologi dai quali è stata portata – Rachele non vuole essere sotto la lente di ingrandimento degli altri, dei curiosi, vuole essere dimenticata, lasciata in pace.
Il suo rifugio è alle pendici della grande quercia che sovrasta la roulotte; il suo rifugio è tra i rami di quel grande albero che le da protezione e silenzio prima del grande chiacchiericcio del rientro a scuola, questa volta a Pancaldo nella classe di Matteo. Eppure Daria è attratta dalla “figlia dell’assassina”, quella ragazzina ombrosa e attraente è benzina per le sue fiamme alimentate dallo scalpore e dai brividi. Daria vorrà entrare nella vita di Rachele per afferrare un po’ di quell’adrenalina che si muove dietro lo sguardo triste della figlia dell’assassina.
La figlia dell’assassina è un romanzo per ragazzi dalle tinte fosche (un giallo negli ingredienti, un noir nella trama) che cattura i lettori rendendoli spettatori dei cambiamenti di Rachele e delle evoluzioni attorno alla protagonista.