Giulio Gasperini
AOSTA – Un temporale si sta per abbattere sulla città: inizia così la narrazione di Sam Usher in Temporale, edito in Italia dalle Edizioni Clichy. Pagina dopo pagina, la tempesta si fa sempre più forte, il vento aumenta d’intensità, mentre dentro la casa il nonno e il nipote progettano cosa fare: la tempesta crea il tempo perfetto per far volare un aquilone. Il problema è trovarlo. Nella loro ricerca, il nonno e il nipote trovano di tutto, ricordi e frammenti di una vita assieme, reliquie delle loro avventure precedenti. Intanto, fuori il vento aumenta.
Quando trovano l’aquilone possono partire, insieme, come sempre, e perdersi nei cieli dell’avventura…
Attraverso i disegni corposissimi e coloratissimi, Sam Usher ci porta in un vortice di accadimenti, velocissimi come il vento che accompagna un temporale. Attraverso questa rapidissima narrazione, si squaderna un mondo fantasioso, dove la complicità tra il nonno e il nipote plasmano una terra dove tutto è possibile, dove ciò che si vede è solo una minima parte del vissuto reale, dove la quotidianità di amplia, abbatte i muri, conquista terre inesplorate e regala un’emozione arricchente.
Tutta la natura partecipa a questa festa che solo in superficie è disturbata dalla potenza del vento e del temporale: non c’è distruzione fine a sé stessa ma tutto contribuisce alla rielaborazione di nuove possibilità e conquiste.
Il temporale viene analizzato come evento atmosferico ma anche come metafora; ogni attimo, ogni momento, nonostante le apparenti difficoltà, nascono una possibilità d’avventura: viverla ciascuna è il compimento più perfetto.