Mimesis: Emanuela Garrone in un percorso tra “Realismo Neorealismo e altre storie”

mimesis_realismo-e-neorealismo_recensione-chronicalibriMarilena Giulianetti
ROMA – Il testo di Emanuela Garrone, Realismo Neorealismo e altre storie, edito da Mimesis, traccia un intenso percorso in quello che è un periodo artistico – dal dopoguerra alla metà degli anni Cinquanta – estremamente affascinante del nostro Paese.
Oggetto d’indagine è la stagione del neorealismo e del realismo pittorico attraverso un percorso sia storico sia critico. Dagli albori in letteratura e in campo cinematografico fino all’analisi con il realismo pittorico e l’astrattismo. Continua

NPE: Dylan Dog e Sherlock Holmes, due modi opposti di vivere l’Incubo

dylan-dog_edizioni-npe_chronicalibriDaniela Distefano
CATANIALuigi Siviero, classe 1977, è autore del blog sui fumetti “House of Mystery”, collabora con i portali “Fumetti di Carta” e “Lo spazio Bianco” e con la rivista “Fumo di China”. Nel suo saggio critico Dylan Dog e Sherlock Holmes: Indagare l’incubo. Il tramonto del detective nell’opera di Tiziano Sclavi (Edizioni NPE), si premura di sviscerare il dietro le quinte di un fumetto per palati raffinati, un caleidoscopio di fobie e tentennamenti, un frigorifero di emozioni forti, un’altalena di catarsi e dannazione.
Ma da dove partire per ricostruire la genesi del personaggio Dylan Dog?
“Elementare”, da Sherlock Holmes. Continua

Interlinea: “Diritti al cuore”, Antonio Ferrara racconta i diritti dei bambini

ferrara-diritti-al-cuore_chronicalibriGiulia Siena
PARMA“Oggi la maestra ha detto che i diritti delle persone sono diventati importanti con la Rivoluzione Francese. Ci ha detto che in Francia prima c’erano il re e i nobili, che erano ricchi e comandavano, ma poi, nel 1789, il popolo si è ribellato e ha fatto la rivoluzione, appunto. E dopo la rivoluzione i francesi hanno smesso di essere sudditi e sono diventati cittadini. “E che differenza c’è?” ha chiesto Pietro. “Il suddito è uno che deve obbedire e basta”, ha risposto la maestra, “il cittadino invece è una persona che pensa, e che sa di avere dei diritti e dei doveri. Sì, ma qui parliamo sempre di diritti, ragazzi. Ma sapreste dirmi anche qualche dovere?”
Leo, ogni giorno, si trova ad affrontare una quotidianità che lo porta alla crescita: ascolta, si confronta, osserva; vive i problemi, piccoli o grandi; riceve stimoli dalla famiglia, dalla scuola e dalla televisione. Continua

BéBert Edizioni: “Sex Work”, cosa si cela dietro il mestiere più antico del mondo

sex-work_bebert_chronicalibriGiorgia Sbuelz
ROMA – Partendo proprio dall’espressione “il mestiere più antico del mondo”, la sociologa Giulia Selmi nel suo saggio Sex Work- il farsi lavoro della sessualità edito da BéBert, mostra come possa cambiare la percezione della dicotomia prostituta-soggetto deviante, alla luce di una scelta consapevole delle donne che ne sono coinvolte.
“Il mestiere più antico del mondo” è una definizione che la stessa autrice mette in discussione, perché ascrive il fenomeno ad un contesto spazio temporale assente, dove non viene preso in considerazione tutto quello che determina la circostanza in cui si sviluppa lo scambio, nega la soggettività dei casi e tutti gli elementi socio-politici che definiscono la specificità del singolo. Continua

Raoul Melotto: “Caravaggio. L’artista in Italia” (Odoya), il pittore che scansava le ombre con la propria luce interiore

caravaggio_odoya_chronicalibriDaniela Distefano
CATANIARaoul Melotto nel saggio critico Caravaggio. L’artista in Italia (Odoya) si propone di offrire al lettore una guida suggestiva per aiutare a ritrovare sé stessi nel mondo figurativo; un percorso nello spazio e nel tempo in cui furono prodotte, e dove si custodiscono ancora oggi, le opere di Caravaggio.
Ma chi fu Michelangelo Merisi nel mondo prima di entrare nella storia? Nacque a Milano il 29 settembre del 1571 da una famiglia di umili origini. Nel capoluogo lombardo, imperava una Scuola o accademia di pittura “alla maniera” di Michelangelo, Raffaello e di Leonardo: sulla scia di tali giganti. Continua

Novità: “Dinobook”, viaggio alla scoperta dei dinosauri

dinobook_coccole-books_chronicalibriGiulia Siena
PARMA – Sapete qual è la differenza tra uno Spirosauro e l’Oviraptur? Avete mai incontrato un Pachicefalosauro o un Dipldoco mentre eravate in fila per comprare l’insalata? No? Eppure questi ultimi due grossi e giurassici dinosauri sono dei famosi erbivori, dovreste saperlo! Io lo so perché in questi giorni mi è capitato di perdermi nella lettura di Dinobook, alla scoperta dei dinosauri, il libro scritto da Dino Ticli e illustrato da Enrico Macchiavello. Continua

“Giornale di guerra. 1915-1917” (Rubbettino): Mussolini soldato, il diario di una guerra senza Dio

giornale-di-guerra-1915-1917_mussolini-chronicalibriDaniela Distefano
CATANIA – Per i cento anni dallo scoppio della Prima guerra mondiale (1914-2014) si sono versati fiumi d’inchiostro riguardanti quell’evento calamitoso generato dall’uomo
eternamente in lotta con i propri simili.
La casa editrice Rubbettino, coraggiosamente, quest’anno, ha dato alle stampe
Giornale di guerra. 1915-1917, un diario (con l’introduzione di Alessandro Campi) che ripercorre un’epoca di trincee e combattimenti alienanti.  Ma a sorprendere non sono tanto lo stile, il contenuto, la forma, che accompagnano le pagine fitte di notazioni, osservazioni, aneddoti di quei giorni.
La meraviglia scaturisce dal nome di chi li ha vergati con un occhio agli spari, e uno a scansarli. Continua

Arduino Sacco, “L’amante della massaggiatrice cinese”: una lunga visione erotica

lamante-della-massaggiatrice-cinese_chronicalibriGiorgia Sbuelz
ROMA – Esistono amori, falsi o veri, sventolati in piazza, urlati nei social, scritti sui marciapiedi. Esistono altri amori, falsi o veri, che si consumano in sordina, che si nutrono di fantasie e che è meglio lasciar segreti. Certe storie nascono nel silenzio di logori anfratti urbani e silenziosamente si consumano, lontane dalla ribalta. L’amante della massaggiatrice cinese di Rosa Santoro è una di queste storie. Comincia così:
Un pomeriggio ho visto Amneris. Bella, tonda e corposa.
Lei lavorava al Centro Massaggi Elisir. La mia finestra era sparata sul suo negozio. Una donna intelligente la cui bellezza esteriore non era da meno a quella interiore. I suoi due occhi morati radiavano tutto il viso, e i puntini di lentiggini sembravano spruzzati vivacemente sulla sua pelle”.
La finestra è quella di un professore sessantenne, in pensione, completamente solo e afflitto da una malattia che può placare solo a dosi di morfina. Amneris è giovane, non parla l’italiano, ma le sue mani parlano per lei e scivolano sul corpo stanco di quest’uomo, lo accudiscono, lo coccolano, forse lo amano. Continua

Salani: “Una rivoluzione sentimentale”, dalla periferia per ricominciare a vivere

una-rivoluzione-sentimentale_salani_chronicalibriGiulia Siena
PARMA“E allora, spiegatemelo voi, piccoli rivoluzionari, insegnate anche a me a fare la Rivoluzione. Spiegatemi perché per una volta che ho provato a forzare i miei confini ho dovuto sperimentare il fallimento, la solitudine, l’abbandono. E’ questa la Rivoluzione?”
Zelda, occhi grandi, ricci biondi, casco in testa e scudo sul cuore. Zelda, come nessuna in quella periferia di mondo che è Scogliano, terra dei fuochi, terra di nessuno. Zelda, Vespa bianca, muri bianchi per nascondersi dal mondo mentre tutto urla. Lei, Zelda, protagonista della penna di Viola Ardone in Una rivoluzione sentimentale (Salani), è un’altra donna: si circonda di solitudine, non si lascia trafiggere dal vivere quotidiano, non si sporca le mani, non entra nelle vite degli altri. Zelda rimane fuori. Fuori da tutto.  Continua

“Istanbul, il ritratto di una città”: la regina delle città vista con gli occhi di un suo innamorato

 

clark_istanbul_chronicalibriDaniela Distefano
CATANIAPeter Clark – autore entusiasta di Istanbul, il ritratto di una città, libro targato Odoya (tradotto da Massimiliano Marconi) – visitò Istanbul per la prima volta nel 1962, poi per trent’anni. Nel ritrarla con i colori della sua memoria, si pone l’obiettivo di celebrare Istanbul come città del mondo, vuole avvicinarsi alla sua storia e al suo spirito. Parliamo di una metropoli che dagli anni ’70 ha vissuto una vera e propria rinascita. Negli ultimi decenni, invece, pare abbia sofferto la piaga del terrorismo: atti compiuti nel nome dell’Islam o degli armeni, dei curdi o della sinistra estremista. Ma cosa pungola il lettore, il turista culturale, che fruisce di un saggio assai meticoloso nel ripassare la storia di un simbolo non solo urbanistico? Qual è il perno della sua ramificazione? Esiste un tracciato stradale che l’ha resa sublime? Continua