Giulia Siena
PARMA – “La vita è davvero una strada a senso unico. Qualunque cosa avvenga, bisogna superarla”. Agatha Christie
Quante volte abbiamo desiderato incontrare i nostri autori del cuore? Quante volte abbiamo immaginato di porre loro delle domande riguardo alla loro scrittura, alla loro vita, al loro tempo? Miriam Tritto realizza questo piccolo desiderio con Come un libro aperto (Hop! Edizioni) in cui comincia un viaggio onirico alla scoperta di venti grandi autori della letteratura internazionale.
Tag: recensione
Orecchio Acerbo: “Tutto cambia”, paure e crescita dal punto di vista di Browne
Giulia Siena
PARMA – “I miei libri sono sempre per bambini, ma se fanno pensare gli adulti, tanto meglio”. Partiamo da questa frase di Anthony Browne, celebre autore e illustratore inglese già Premio Andersen nel 2000, per arrivare al fulcro – non solo dell’opera di Browne – ma per giungere alla mia idea di letteratura per ragazzi. Una idea che ho cercato di portare avanti negli anni, sia in questo spazio virtuale che è il giornale, sia nelle aule scolastiche o nelle fiere confrontandomi con gli autori e operatori del settore (che ringrazio sempre per il loro impegno e stacanovismo).
Laterza: “Storia mondiale della Sicilia” a cura di Giuseppe Barone
Daniela Distefano
CATANIA – “Particolare storia dell’isola, una storia di molteplici insediamenti, di mescolanze e domini, con retaggi localmente diversificati ma comunque riassumibili sotto la categoria ‘sicilianità’. Una tradizione concreta, dunque, ma anche in certa misura ‘inventata’, ovvero manipolata e insaporita guardando a tradizioni ‘altre’ e prestando orecchio alla ricezione nazionale e internazionale – Rosa Maria Monastra“, 1787. La ‘chiave di tutto’, pag. 300.
Fernandel: “Donne di fiume e d’inchiostro”, storia di un’assenza ingombrante
Giulia Siena
PARMA – 1943, 1961, 1989. La storia di tre donne si muove attorno a queste date. Numeri come tanti, giorni perduti e lontani, forse privi di senso fino a quando, durante un consiglio di classe, Marta riceve la telefonata che la informa che sua madre si è persa. Clio, all’anagrafe Cleopatra, ha abituato quell’unica figlia alle sue strampalate reazioni, ma proprio a questo Marta non era pronta: sua madre ora è malata, cammina a fatica ed è smemorata.
Il Seme Bianco: “Il quaderno del fato” di Edoardo Guerrini
Daniela Distefano
CATANIA – Franco è rappresentante di apparecchiature mediche, ha una moglie che adora ma che non sa valorizzare, e una passione per i viaggi, per l’esotismo, con molta inclinazione spontanea verso l’ignoto, i rischi, la pericolosità. Franco ha dei vicini di “pianerottolo” speciali, Adil ( ingegnere) e Ayisha, residenti a Torino da una vita, e genitori di Ahmed e Jamila. I destini di questi personaggi piuttosto ordinari si intrecciano ad un certo punto. Ed Edoardo Guerrini, autore di questo ficcante romanzo – Il quaderno del fato (Il Seme Bianco), – pare essersi divertito un mondo a descriverne le debolezze, le modalità con le quali si prodigano a svelare un enigma forse cruciale per l’umanità.
Domenico Sanfilippo Editore: “Cielo, la mia musica!” di Leonardo Lodato
Daniela Distefano
CATANIA – “Quando si parla di ‘arma di distruzione di massa’, non si menziona mai l’arma peggiore e più potente: l’uomo! L’unico essere vivente che si autodistrugge. La musica, certo, non potrà risolvere questi problemi, ma potrà aiutare facendoci riflettere. La Scienza dovrebbe migliorare e non distruggere. Dobbiamo e POSSIAMO cambiare. Ne va del nostro futuro. Non dimentichiamoci di una cosa: il pianeta, anche se malato, si adeguerà sempre. L’uomo no. E sparirà. Teniamoci stretto il nostro WONDERLAND”.
Virginia Defendi e il suo “Cooper”, l’insospettabile eroe del lago
Giulia Siena
PARMA – Cooper è un ebook auto pubblicato che nasce dalla volontà di raccontare e condividere la gioia della narrazione. A scriverlo è Virginia Defendi, instancabile e indomabile sognatrice; Virginia vive ad Arese e si dedica completamente alla scrittura, arte che le permette di tramutare in parole le proprie emozioni ed esperienze. Dopo aver dato alle stampe Bambina e la Fatina Computerina (Onirica), l’autrice lombarda propone Cooper, l’insospettabile eroe del lago, una storia di amicizia, diversità e affetto la cui chiave è l’ironia.
Hop,”Amore mio illuminato”: artisti messi a nudo dall’amore
Giulia Siena
PARMA – L’amore salvifico, paziente, provvisorio. L’amore anelato, interpretato, maturo. L’amore e la fuga, l’amore e la necessità, l’amore e la follia. Lorenza Tonani e Giulia Rosa raccontano e illustrano l’amore: vissuto come passione e simbiosi, scambio e cura, sodalizio artistico o viaggio altrove di venti coppie di artisti che hanno impresso il loro sguardo sul mondo. Amore mio illuminato, il bellissimo albo pubblicato da Hop!, percorre, infatti, attraverso le storie di personaggi eclettici e visionari, tante e differenti tipologie d’amore.
Guanda: Dario Fo, “Morte accidentale di un anarchico”
Daniela Distefano
CATANIA – “Dicevo, quella sera che l’anarchico s’è buttato, il sole è rimasto su, non c’è stato il tramonto?”.
“Dunque, tre scarpe…Scusate, non vi ricordate se per caso fosse tripede?”
“Chi?”
“Il ferroviere suicida…se per caso aveva tre piedi, è logico portasse tre scarpe”.
Morte accidentale di un anarchico (Guanda) è una delle commedie più note di Dario Fo. Rappresentata per la prima volta il 5 dicembre 1970 a Varese, è dedicata alla “morte accidentale” (come ironicamente ricorda il titolo stesso, sostenendosi nell’opera la tesi dell’omicidio) dell’anarchico Giuseppe Pinelli – avvenuta nella Questura di Milano in circostanze inizialmente non chiare, poi archiviate da un’indagine della magistratura come un caso di “malore attivo”- il 15 dicembre 1969, cadendo dalla finestra durante il suo interrogatorio.
Feltrinelli: “Un mondo a tre zeri” di Muhammad Yunus
Daniela Distefano
CATANIA – “Ho dedicato la maggior parte della mia vita a lavorare per i più poveri, in particolare le donne, cercando di eliminare gli ostacoli che si trovano di fronte quando tentano di migliorare la propria condizione. La Banca Grameen – mediante lo strumento noto come microcredito, che ho avviato nel mio paese natale, il Bangladesh, nel 1976 – mette capitali a disposizione degli abitanti poveri dei villaggi, specialmente delle donne. Finora il microcredito ha liberato le capacità imprenditoriali di oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo e le ha aiutate a spezzare le catene di povertà e sfruttamento che le imprigionavano”.
Muhammad Yunus è un nome divenuto iconico nel campo dell’economia, specialmente per le sue innovazioni “prodigiose” con le quali ha combattuto e combatte tuttora la piaga della povertà nel mondo.