Giulia Siena
PARMA – Procrastinare sembra la parole giusta per questi ultimi giorni. Domani, dopodomani, la prossima settimana o il prossimo mese: pare che l’obiettivo sia sempre lontano e noi sempre più stufi di arrancare e non avere risposte. Fortunati nella furia pandemica, ma impazienti di fronte a uno stallo sociale, economico e personale.
Tag: novità
Fernandel: “Donne di fiume e d’inchiostro”, storia di un’assenza ingombrante
Giulia Siena
PARMA – 1943, 1961, 1989. La storia di tre donne si muove attorno a queste date. Numeri come tanti, giorni perduti e lontani, forse privi di senso fino a quando, durante un consiglio di classe, Marta riceve la telefonata che la informa che sua madre si è persa. Clio, all’anagrafe Cleopatra, ha abituato quell’unica figlia alle sue strampalate reazioni, ma proprio a questo Marta non era pronta: sua madre ora è malata, cammina a fatica ed è smemorata.
Agopuntura: due nuove uscite per Aracne
ROMA – Agopuntura senza segreti. In due volumi editi da Aracne Editrice, Cecilia Lucenti e Paolo Miccichè raccontano la storia di questa tradizione orientale millenaria e il suo rapporto con la Scienza. Cecilia Lucenti, medico agopuntore e presidente dell’associazione AMI – Agopuntura Medica integrata – ha firmato Agopuntura e scienza – Manualetto ad uso dei colleghi medici, mentre Paolo Miccichè, sul versante storico, ha curato Breve storia dell’Agopuntura in Italia. I due volumi – promossi da AMI e inizio di una collana di Agopuntura – sono già disponibili per Aracne Editrice.
ContinuaHop,”Amore mio illuminato”: artisti messi a nudo dall’amore
Giulia Siena
PARMA – L’amore salvifico, paziente, provvisorio. L’amore anelato, interpretato, maturo. L’amore e la fuga, l’amore e la necessità, l’amore e la follia. Lorenza Tonani e Giulia Rosa raccontano e illustrano l’amore: vissuto come passione e simbiosi, scambio e cura, sodalizio artistico o viaggio altrove di venti coppie di artisti che hanno impresso il loro sguardo sul mondo. Amore mio illuminato, il bellissimo albo pubblicato da Hop!, percorre, infatti, attraverso le storie di personaggi eclettici e visionari, tante e differenti tipologie d’amore.
Grossman, “La vita gioca con me”: il romanzo familiare che torna nei luoghi della storia
Giulia Siena
PARMA – “Sai, mamma” dice Nina più tardi, dopo aver chiuso il finestrino e dopo che Vera si è ripresa, “non mi hai mai raccontato tutto questo”. Lo ho già detto. Questo pensiero non le dà pace. “Non tel’ho raccontato? Mi sembra di aver raccontato parecchie di queste cose”. “No, non hai fatto che ripetermi quello che è successo a Goli”. “Non può essere” dice Vera. “Forse hai dimenticato”. E’ un colpo basso, anche se non sferrato di proposito. “Credi che dimenticherei una cosa del genere?”
Allora Vera comincia il racconto. Davanti una macchina da presa diretta da Gali e Rafael. Le immagini devono catturare quei momenti, quel lungo viaggio a ritroso nella memoria e nei ricordi più duri e mai detti.
Adelphi: “Maigret 1” di Georges Simenon
Daniela Distefano
CATANIA – E’ di recente apparizione una nuova edizione dei Maigret di Georges Simenon che la casa editrice Adelphi riveste di una nuova grafica rossa a cura di Matteo Codignola. Il celebre personaggio creato dallo scrittore prolifico di Liegi esercita ancora un fascino calamitante per i lettori del buon giallo, del noir d’autore, della narrazione raffinata. Per questo si è avvertita l’esigenza di dare un tocco di refresh alla copertina dei volumi che partendo dal primo, Maigret 1, danno sfoggio di forte impulso creativo, immaginazione al servizio della precisione raziocinante, tecnica narrativa di livello insuperabile.
Sinnos: Bianca, nessuno chiede scusa per caso
Giulia Siena
PARMA – “Io vorrei dire e fare tante cose, ma tiro un respiro profondo, e poi butto fuori l’aria molto lentamente “. Bianca è furiosa. Intrattabile, dicono. E’ solo un po’ noiosa, dice lei. Bianca ha uno sguardo duro, una incessante voglia di scivolare altrove e il talento del silenzio. Bianca è un’adolescente in lotta contro il papà e Cruz, la mamma e Alan. Bianca osserva di sbieco le vite normali degli altri; non mette in salvo sé stessa dal proprio sguardo critico e severo. Gli occhi le cadono anche sul suo essere parziale, “sbagliata”, tagliante, assente, impaziente. Bianca è questo. Bianca è la protagonista della penna di Bart Moeyaert, importante autore fiammingo vincitore nel 2019 dell’Astrid Lindgren Memorial Award e in questi giorni a Più Libri Più Liberi per incontrare lettori e pubblico italiano.
Mondadori: “Marco Polo. Viaggio ai confini del Medioevo” di Giulio Busi
Daniela Distefano
CATANIA – “Il Milione fa entrare in Europa i paesaggi smisurati dell’Asia. E’ una compenetrazione geografica mai tentata prima, che sfora i limiti dello spazio, schiude alle menti diverse profondità, notti più buie, giorni di luce abbagliante. Ma c’è un’altra estensione, non meno vasta, che il lettore impara a conoscere attraverso i racconti di Marco. E’ la sterminata espansione dei corpi. Altre fisicità viaggiano a ritroso dall’impero del Gran Qan verso Venezia, e di qui in tutta l’area di diffusione del libro”.
Nato nel 1254 da una famiglia appartenente al patriziato di Venezia, Marco Polo ci ha lasciato il più famoso libro di viaggi della storia occidentale: Il Milione. Considerato fonte enciclopedica per molti secoli, Giulio Busi ci fornisce una lettura critica e appassionata del testo.
Rizzoli: “La Luna di Oriana” di Oriana Fallaci
Daniela Distefano
CATANIA – “Parlammo di tante cose, quel giorno, e naturalmente parlammo della Luna. “Sì, ci credo che a Roma si entusiasmino più che a New York per un volo spaziale. In Europa il viaggio alla Luna ha qualcosa di magico, di miracoloso. O dovrei dire mistico? Sì, mistico è la parola giusta: quel viaggio vi sembra impossibile e anziché su un piano razionale lo accettate con un atto di fede. Lo vedete insomma in modo religioso e vi irrita il nostro distacco, la nostra freddezza. Il fatto è che noi siamo troppo abituati alla tecnologia, e la fiaba ci sfugge.(..) Forse abbiamo perso ogni romanticismo, ogni senso della poesia”. – “Alan Bean: un mistico che dipinge razzi”
L’epos nello sguardo della Gioconda
Giulio Gasperini
AOSTA – Il sorriso di Monna Lisa, oramai, è diventato iconico; forse l’opera d’arte più conosciuta al mondo, e più utilizzata per ogni pretesto. Dalla rielaborazione artistica alla pubblicità, tutti se ne sono appropriati per arrivare direttamente alla mente (e al cuore) degli spettatori: perché nulla è forse più immediato ed evocativo di quel volto, piccolissimo, che ha ottenuto più merito e successo di quello che forse lo stesso Leonardo si aspettava. Carla Cucchiarelli, in Così parlò la Gioconda edito da Iacobelli Editore, prova ad assumere il punto di vista di Lisa Gherardini, raccontandoci storia e retroscena, emozioni e sentimenti, congetture, ipotesi e fatti storici: è “un’autobiografia non autorizzata di Lisa Gherardini, la donna più dipinta e rivista della Storia”.