Giulio Gasperini
AOSTA – Le parole graffiano: è questa la loro inesauribile fonte di potere. Spesso sono anche graffiate; o ancor di più pitturate dipinte disegnate. Occupano spazi e prendono dimensioni che trasfigurano e trasformano gli spazi, dando loro un nuovo significante. Nel nuovo libro di Carla Cucchiarelli, Quello che i muri dicono, edito da Iacobelli Editore, prende vita una Roma sconosciuta e che spesso affrontriamo distrattamente: quella allietata dai writers, ma non solo, anche da artisti famosissimi in tutto il mondo che hanno finalmente consacrato la street art a espressione artistica dignitosa e straordinariamente creativa. Ecco che la potenza espressiva di Roma esplode al di fuori dei musei e delle gallerie d’arte ma si squaderna in tutto il tessuto urbano, aggrappandosi ai muri, agli angoli delle strade, alle facciate dei palazzi, alle nicchie più segrete.
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