Pesaro, fino al 1 dicembre la mostra L’Età Moderna. Altri sguardi, nuovi racconti

La storia raccontata dalle donne e dagli uomini per un mondo migliore

Da sabato 23 novembre a domenica 1 dicembre arriva a Pesaro la mostra L’Età Moderna. Altri sguardi, nuovi racconti, tratta dall’omonimo libro della collana «Storie nella Storia» di Settenove, con la direzione scientifica di SIS – Società Italiana delle storiche.

Dalla Preistoria all’Età Moderna: un racconto nuovo, capace di intrecciare le vicende di donne e uomini, di valorizzare le relazioni e le differenze, di contribuire alla costruzione di un mondo comune migliore.

Una prospettiva ampia e senza gerarchie: quella della storia delle donne e di genere raccontata a bambine e bambini dalle storiche della SIS – Società Italiana delle Storiche.

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Anteprima: a Parma la mostra “Edgar Degas e i suoi amici”

Dal 16 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 Palazzo Dalla Rosa Prati apre le porte all’impressionismo

Giulia Siena – Edgar Degas, ma non solo. Disegni, xilografie, litografie e pochoir, acqueforti, libri, heliogravure e sculture in bronzo che raccontano “il meno impressionista fra gli impressionisti”, ovvero Edgar Degas (1834-1917). E poi una finestra importante su coloro che hanno condiviso quella stessa idea estetica del pittore e scultore parigino, padre dell’impressionismo ma che spesso si considerava un “realista indipendente“. Spazio quindi a Morisot, De Nittis, Cassat, Moreau, Renoir, Raffaelli, Manet, Lepic, Guillaumin, Forain, Desboutin e Boldini.

Si apre oggi a Parma Edgar Degas e i suoi amici, la mostra curata da Vincenzo Sanfo e visibile nelle storiche stanze di Palazzo Dalla Rosa Prati (Strada Duomo, 7) fino al 7 gennaio 2024.

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Mostre: “Seriche armature”, al Labirinto del Masone fino a gennaio 2023

Roberto Capucci, metamorfosi di un’idea

Giulia Siena – Trent’anni fa, nel 1993, Luxe, calme et volupté era il nome di una collana editoriale che Franco Maria Ricci aveva pensato per esplorare il mondo della moda attraverso le opere degli artisti più affascinanti del XX secolo. Il nome, ripreso da un quadro di inizio secolo di Henri Matisse, evoca quella luce, calma e piacere intenso e avvolgente che regala la bellezza di un’opera d’arte. E di arte si parla quando si passa in rassegna la produzione sartoriale di Roberto Capucci. Lo stilista romano classe 1930 non ha certo bisogno di presentazioni. Basti pensare che, nel 1995, espone i propri abiti alla Biennale di Venezia in occasione del centenario della manifestazione: dodici sculture in tessuto che esulano dal semplice compito di vestire; sono interpretazioni di miti e sogni; metamorfosi di stoffe.

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Appuntamenti: autori e fotografi in mostra, fino all’8 dicembre

Colorno Photo Life, scrittori negli obiettivi di Ferdinando Scianna e Carla Cerati

Giulia Siena
PARMA
– Leonardo Sciascia, Italo Calvino, Elio Vittorini, Giorgio Strehler, Jorge Luis Borges, Gabriel Garcìa Màrquez ritratti, negli anni, dagli obiettivi di Carla Cerati e Ferdinando Scianna. Oggi queste fotografie, insieme a immagini di corpi femminili, ritratti familiari, momenti di vita artistica sul palco o sulla scena, compongono le due personali che si snodano nelle sale affrescate della Reggia di Colorno, a pochi chilometri da Parma.

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“Una luce per la memoria, una luce per la libertà”: la storia raccontata con immagini e parole

Una luce per la memoria, una luce per la libertà_CAPATTI_chronicalibriGiulia Siena
PARMA “Ormai di tutti coloro che hanno combattuto siamo rimasti in pochi. La vita ha ucciso quelli che non sono morti in guerra. Alla fine restano le nostre giacche e le nostre storie raccontate.” Per questo bisogna ricordare, ripercorrere, raccontare. Per questo, per la libertà e il suo significato, che bisogna tornare in Bielorussia, in quelle terre prima violentate dalla guerra e poi martoriate dall’uomo; tornare per ascoltare le ultime voci, catturare le immagini. Questo hanno fatto il fotografo italiano Sandro Capatti e la giornalista bielorussa Nadzehda Kalinina: sono andati alla ricerca dei superstiti di quella generazione di bielorussi che combatté e respinse gli invasori tedeschi dell’allora Unione Sovietica, ne hanno raccolto le voci, gli sguardi, le rughe, le cicatrici e i ricordi. Continua