Giulio Gasperini
AOSTA – Delicatissimo è il nuovo albo illustrato, con il testo di Gilles Baum e le illustrazioni di Barroux, edito da Edizioni Clichy con la traduzione di Maria Pia Secciani: Mio nonno sta svanendo è un dolcissimo canto d’amore su quello che succede quando una persona ci lascia e sul potere del ricordo e della memoria. È il nipotino che ci accompagna per mano in questa stupefacente avventura, fatta di vicinanza, di dolcezza, di ricordi che si squadernano e si confondono con la realtà. Sedendo di fianco al nonno, il nipote lo ricorda in ciò che più li accomunava, nei loro giochi, nei pensieri, nei paesaggi che ancora conoscono la sua presenza.
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“Tre in tutto”: l’Italia povera, l’Italia ospitale
Giulia Siena
PARMA – Viviamo in un tempo fermo. Tutto si è fermato sulla soglia dell’apparenza, dell’egoismo e della noia. Non tutto, certo, ma molto di ciò che eravamo è andato perso, confuso tra i bagliori di un progresso che, con il tempo, ci ha costretti a guardare avanti senza aver bisogno di nessuno. Abbiamo percorso la strada, ci siamo voltati verso l’altro sempre meno; chi rimaneva indietro non doveva essere un nostro problema. Il percorso ha cancellato i valori. Ora, arrivati a una meta quasi invidiabile di progresso e sviluppo, siamo sempre più soli, costretti nelle nostre vite che non hanno più bisogno di nulla. Di nessuno. Eppure un libro come Tre in tutto arriva a destabilizzare le coscienze sopite, scuote e ricorda che un tempo eravamo altro, sapevamo essere diversi, sapevamo essere ospitali. Tolleranti. Aperti. Migliori. Continua
“Il violino di Auschwitz”: la musica è un messaggio di coraggio
Giulia Siena
PARMA – “Mi chiamo Collin-Mézin, sono un violino. Spero non vi stupisca il fatto che io possa parlare. E’ la musica a darmi la voce. E se state ad ascoltare, potrete conoscere la mia storia. […] Il mio racconto sarà simile a un concerto, dove i momenti lievi si alternano a quelli gravi, i tristi ai sereni. Sarà una melodia che narra le vicende di una persona a me molto cara, la prima che mi ha tenuto tra le mani per suonare. Una ragazza come voi, allegra, vivace, piena di speranze, di entusiasmi e di sogni”. Collin-Mézin è un violino, nacque a Parigi dalle sapienti mani di un liutaio famoso che, dopo qualche anno, lo vendette a una bottega di Torino. Qui lo notò un padre premuroso che volle fare un regalo alla propria bambina. Quando il signor Levy consegnò il violino ad Eva Maria, la ragazza accarezzò il legno e cominciò a suonare. Le note de Il Cigno di Camille Saint-Saëns, diedero avvio a una lunga storia di un’amicizia tra il Collin-Mézin e la giovane ragazza ebrea. Continua