Daniela Distefano
CATANIA – “Non so se c’è stato un inizio. Mi ricordo che guidavo e basta, non sapevo neanche dove andavo a finire. Ecco, forse è cominciato che, gira e rigira per quelle strade di pianura tutte uguali con a lato i fossi, mi sono trovato davanti una casa abbandonata. Così è iniziata questa smania per le case abbandonate”.
È questo l’incipit dell’opuscolo, targato Ediciclo, La voce delle case abbandonate, un singolare e “piccolo alfabeto del silenzio”, come recita il sottotitolo. A raccontare questa incredibile esperienza umana è Mario Ferraguti, scrittore, esploratore, residente a Faviano, nel parmense. Continua