Giulio Gasperini
AOSTA – La città dei vivi e la città dei morti esistono sovrapposto e affiancate, con un confine così labile da non conoscere salda definizione. Nella città dei morti un poliziotto, morto alla città dei vivi, scopre che sono milioni le anime dei bambini che, nascoste nei luoghi più disparati, cantano per accompagnare le tante altre anime di bambini che vengono barbaramente strappate alla vita e fatte precipitare tra i defunti. Antonio Moresco, nel suo ultimo romanzo L’addio, edito da Giunti Editore, esplora un genere letterario di frontiera, tra il poliziesco e il fantascientifico, per alcuni aspetti, con alcune nuances splatter: è un racconto complesso e altamente simbolico, che cerca di affrontare alcuni dei problemi più gravi che assillano il nostro mondo e lo rendono un luogo estremamente inquietante.
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