Giulio Gasperini
AOSTA – Julie Andrews, nel magnifico The sound of music, insegnava alle sue ragazze e ai suoi ragazzi a pensare alle loro cose preferite, nei momenti tristi o di sconforto. Quella canzone, My favorite things, è patrimonio mondiale e collettivo, oramai, e mi è tornata prepotente a suonare in testa quando ho sfogliato le pagine de Il libro delle cose belle di Hervé Eparvier, con le illustrazioni di Soledad Bravi, e edito in Italia da Edizioni Clichy con la traduzione di Maria Pia Secciani.
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