Giulio Gasperini
AOSTA – È una Parigi diversamente riconosciuta, quella descritta con parole e immagini in On s’est reconnus, Paris, taccuino fotografico di Giuseppe Varchetta, edito da Edizioni del Foglio Clandestino. Gli scatti, rigorosamente in bianco e nero, sono legati come perle in una collana da una storia chissà quanto vera o fantasticata, di Nerina Garofalo: ma saperlo non cambia la potenza di questo viaggio, nel quale una bambina curiosa ci accompagna, sfogliando un portfolio caduto distrattamente in un cinema d’essai. Continua
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