Giulio Gasperini
AOSTA – La guida di Diego Vaschetto, edita da Edizioni del Capricorno (2013), è un’opportunità unica. Al pensiero delle montagne, l’immaginazione corre subito a piste da sci, pascoli e prati sterminati, malghe e odore di natura. Ma le montagne sono state anche dei luoghi di importanza strategica e commerciale fondamentale. Prima dei trafori, e prima ancora degli aerei, le strade sfruttavano le valli e i valloni, e i confini tra gli stati si segnavano sul discrimine delle creste. In “Le più belle fortezze delle Alpi occidentali” Diego Vaschetto ci accompagna in interessanti itinerari escursionistici dalle Alpi liguri alla zona della Savoia, presentandoci sedici forti e fortezze, dal colle di Nava ai forti di Tournoux, da Fenestrelle alle fortificazioni del Moncenisio per terminare con la batteria di Machaby e i forti di Bourg-Saint-Maurice.
I sedici itinerari ci conducono alla scoperta di veri e propri capolavori dell’architettura montana. Le pendenze, i fianchi scoscesi dei monti, le arditezze naturali vengono sfidate e piegate ai voleri dell’umana intenzione, senza però violare troppo la natura (come nelle opere moderne e contemporanee) ma cercando di armonizzarsi al contesto e cercando di lasciare inalterate le linee naturali. Sono costruzioni mastodontiche ma che si appoggiano come in una culla, come su un nido, sfruttando tutto l’esistente e non alterando eccessivamente il contesto in cui si trovano.
Passeggiando tra queste fortezze, si comprende meglio l’importanza dell’ambiente alpino e il ruolo che la montagna ha sempre avuto nella storia dell’uomo e nei suoi sviluppi, prima che si potesse anche solo ventilare l’opportunità di bucare i monti e di scavarlo. Particolarmente interessanti, ovviamente, le costruzioni nel versante italiano delle Alpi, dai forti del Colle di Nava, che costituiscono una sicura difesa sulla via da e per il mare, al Campo trincerato del Colle di Tenda, che controlla spettacolari valloni; dalla piazza fortificata di Vinadio e le fortificazioni della Sarziera all’immenso Forte Mutin di Fenestrelle, cantato anche da Edmondo de Amicis, la cui visita completa può richiedere fino a sette ore; dal forte di Exilles alle fortificazioni del Moncenisio, che corona o il delizioso omonimo lago; per finire alle grandi fortezze della Valle d’Aosta, dal Forte di Bard, che nel 1800 rallentò la discesa di Napoleone Bonaparte verso l’Italia al Forte di Machaby, ad Arnad, oggi riconvetito in un ostello per giovani.
Il volume, accompagnato da molte bellissime fotografie, è corredato da schede di approfondimento e focus interessanti, che analizzano i vari aspetti caratteristici delle fortezze e il loro ruolo stesso, che in alcuni casi ha subito dei cambiamenti anche consistenti e rivoluzionari. Per accompagnarci, inoltre, alla scoperta di questi tesori architettonici e storici, ci sono anche le schede delle passeggiate naturalistiche. Arte, natura e sport: un abbinamento che rende le nostre terre deliziose e il nostro futuro un ricco tesoro.
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