Giulio Gasperini
AOSTA – Il dubbio è il punto di partenza per ogni (affannosa) ricerca e disamina del sé o dell’altrui. Non si può prescindere dal dubbio: segue lo scandalo, la pietra-di-inciampo, e serve inderogabilmente per la nostra liberazione. Angela Caccia, già dal titolo, Il tocco abarico del dubbio, dedica tutta la sua nuova silloge, edita da FaraEditore, a definire quel momento abarico in cui, tolti dalla nostra realtà dal dubbio indagatore, siamo proiettati in un altrove a tratti sconosciuto, e pertanto spaventoso, ma anche emozionante e propulsore di nuove scoperte e identificazioni. Quel luogo remoto dove le potenzialità dell’umana natura sono spinte fino all’estremo, dove ogni possibilità si concreta in atto e, ancor prima, in presa di coscienza. Continua
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