Favola del castello senza tempo
Daniela Distefano
CATANIA – “Così strabiliante è il numero di nozioni su ciascuno di noi che rimane nascosto a chiunque pur presuma di conoscerci meglio e ci sia perfino vissuto accanto lunghissimamente; così vasta la zona d’ombra dove ci nascondiamo a noi stessi, da vanificare ogni intreccio con gli altri fondato sulle presunzioni reciproche. Siamo invitati a una perenne festa di specchi, un carnevale dove si mischiano familiarmente scaglie di coscienze e memorie, di amori e di disamori. Qualcuno, più ingenuo, perfino ammazza o si ammazza in questo girotondo di maschere senza aver sospettato l’equivoco”.