Una regione che non immagini: “101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita” di Chiara Giacobelli

Giulia Siena
ROMA – Il Veneto non è solo i canali e le isole di Venezia, il balcone o l’Arena di Verona; il Veneto raccontato da Chiara Giacobelli è un territorio ricco di sorprese da scoprire. Un fazzoletto di terra racchiuso tra Monti Euganei e Monti Belici che si adagiano nella Pianura Padana, lambito dall’Adriatico e attraversato dal Po e dall’Adige, il Veneto offre tante suggestioni naturalistiche. Questi paesaggi, insieme ai monumenti, ai borghi, ai monasteri e ai luoghi di cultura, vengono narrati in 101 cose da fare in Veneto almeno una volta nella vita, pubblicato da Newton Compton Editori.
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Chiara Giacobelli e il romanzo: “Un disastro chiamato amore” oltre i soliti cliché

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PARMA – Copertina rosa shocking e un’immagine leggera, di stupore: tutto lascia presagire a una lettura da ombrellone, a un romanzo dove una giovane e sbadata giornalista riesce a far capitolare il fascinoso rampollo. Oltre la copertina, che attrae ma inganna, questo libro è molto di più. Vivienne Vouloir è molto più che un’ingenua e imbranata trentenne alle prese con sfilate di moda e personaggi famosi; Vivienne non è solamente una catalogatrice di uomini bizzarri, fobie e delusioni. Vivienne possiede sensibilità, Vivienne vive di una leggerezza profonda dovuta alla sua capacità di ascolto e osservazione.
Vivienne è la protagonista di Un disastro chiamato amore, il romanzo della giornalista e scrittrice Chiara Giacobelli. Pubblicato da Leggereditore, il libro è incentrato sulla figura della stramba eroina parigina che conosce l’italiano grazie alla sua nonna materna e che continua a non saper cucinare poiché troppo distratta e smemorata. Continua

“Forse non tutti sanno che nelle Marche…”: fascino e magia di una terra da riscoprire. Intervista a Chiara Giacobelli

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ANCONA – Fascino e mistero, leggende e tradizioni, signori e popolo si intrecciano in Forse non tutti sanno che nelle Marche… il nuovo libro di Chiara Giacobelli targato Newton Compton Editori. Dopo il successo di “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” e “Le Marche al sapore diVino”, Chiara Giacobelli torna a parlare della sua regione e lo fa attraverso una guida romanzata che narra le vicende e le storie dei luoghi più suggestivi e delle personalità più coinvolgenti di questa regione da sempre caratterizzata da un fascino particolare.
Attraverso curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti di una regione dai mille volti, Giacobelli riesce a destare – continuamente – l’attenzione del lettore. Nel racconto, nelle descrizioni, si ritrova lo stile pulito e narrativo che solo quelle guide, perfette compagne di viaggio, sanno regalare. Continua

News: “L’ultimo inverno della mia vita”, il manoscritto inedito che corre per il successo

DSC_4926sfFIRENZE L’ultimo inverno della mia vita, il manoscritto inedito della scrittrice Chiara Giacobelli, sta riscuotendo già un ottimo successo. Dopo essersi aggiudicato il Premio Speciale della Giuria al 56° Premio Letterario San Domenichino Città di Massa – presieduto da Alessandro Quasimodo, figlio di Salvatore Quasimodo, la cui cerimonia di premiazione avrà luogo il 30 agosto in Versilia – è ora finalista al Premio Letterario Giovane Holden. I vincitori del concorso verranno svelati il 26 settembre a Lucca, alla presenza di stampa e autorità. Continua

Le Marche al sapor diVino di Chiara Giacobelli, il viaggio che parte dal bicchiere

GiacobelliGiulia Siena
PARMA – “Le Marche sembrano essere fatte apposta per moltiplicare le emozioni, per sorprendere, per invitare alla scoperta”. Le Marche invogliano al viaggio e lo fanno con la complessa bellezza del paesaggio, la ricchezza artistica ed architettonica delle sue città e la varietà enogastronomica. Questo viaggio, infatti, parte dal palato. Questo viaggio è Le Marche al sapor diVino, il libro voluto dall‘Istituto Marchigiano di Tutela Vini e scritto con maestria e consapevolezza dalla giornalista Chiara Giacobelli. L’intento è quello di racchiudere in un’unica guida la descrizione e il racconto di una terra in cui l’ingegno umano eleva ad eccellenza i prodotti della terra. L’ospitalità, poi, nata dalla gentilezza tipica delle popolazioni marchigiane, rende fruibile questa bellezza e la mette al servizio della curiosità del viaggiatore. Continua

“Causa di forza maggiore” di Chiara Giacobelli vince il Premio Letterario Internazionale Marguerite Yourcenar 2014

chiara_giacobelli_intervista-chronicalibriROMAChiara Giacobelli, con il racconto Causa di forza maggiore si aggiudica il Premio Letterario Internazionale Marguerite Yourcenar (sezione Narrativa) edizione 2014; il Premio che vede ogni anno la partecipazione di centinaia di autori da tutta Italia e non solo, nelle due sezioni Narrativa e Poesia. La giuria, composta da esperti del settore, ha selezionato in un primo momento una rosa di dieci finalisti e successivamente sono stati i finalisti stessi a scegliere il racconto giudicato migliore. La cerimonia di premiazione della XXII edizione del Premio avverrà sabato 31 gennaio presso l’Auditorium «Recagni» della Scuola Sociale Accademia delle Arti a Melegnano, in provincia di Milano.

 

Il racconto di Chiara Giacobelli – giornalista e scrittrice, autrice di “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” e “1001 monasteri e santuari in Italia da visitare almeno una volta nella vita” (Newton Compton) ; “Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo” (Le Mani); “Emilia Romagna. Una visione artistica” (Round Table Bologna) – sarà pubblicato all’interno dell’Antologia ufficiale del Premio (contenente anche gli altri nove racconti finalisti) che verrà consegnata agli autori nel corso della cerimonia di premiazione e sarà poi acquistabile sia in libreria che online. Inoltre, come vincitrice della sezione Narrativa, Chiara Giacobelli avrà la possibilità di pubblicare gratuitamente un libro di una trentina di pagine, stampabile in 100 copie. Il racconto vincitore “Causa di forza maggiore” sarà inoltre pubblicato dalla rivista “Il Club degli Autori” – ente promotore del Premio insieme alla casa editrice Montedit – ed anche in internet sul sito www.club.it.

 

Questa la motivazione per l’assegnazione del premio:
“Il racconto è pervaso da profonda umanità, resa perfettamente dalla scrittura di Chiara Giacobelli, che propone la storia di due figure narrative estreme: da un lato, una donna che “gioca a fare la scrittrice” e, dall’altro lato, un barbone che vive di stenti, come ad enfatizzare la presenza di due mondi agli antipodi. Eppure hanno una cosa in comune: l’inerzia. Seguendo un costante scandaglio dell’animo umano, si giunge al simbolico dono di un libro, con la convinzione che l’uomo ne farà carta straccia, ma non sarà così. Chiara Giacobelli dimostra la sua bravura nel rendere pienamente percepibile la sua intenzione narrativa”.

 

 ChronicaLibri ha voluto fare qualche domanda a Chiara Giacobelli

Complimenti per il risultato ottenuto! Causa di forza maggiore, infatti, vince il prestigioso Premio Letterario Internazionale Marguerite Yourcenar (sezione Narrativa), come nasce questo racconto?
Nasce dall’incontro quasi quotidiano con il barbone descritto nel testo, di cui non so nulla, ma che sin dall’inizio mi ha molto incuriosita. Ho cercato di immaginare la sua storia, mentre ero nel bel mezzo di una brutta malattia dalla quale temevo che non sarei mai riuscita a guarire. Di fatto, mi sembrava fossimo due personaggi agli antipodi eppure assai simili nella disperazione, che con il tempo si era trasformata in inerzia. Il racconto, infatti, verte principalmente sul concetto dell’inerzia umana, lo analizza, lo scandaglia da varie angolature, prova ad andare a fondo per capire come nasce e anche fino a dove può arrivare.

Il racconto sarà pubblicato all’interno dell’Antologia ufficiale del Premio e, da vincitrice, potrai pubblicare un nuovo libro. Tante occasioni, quindi, ma secondo te qual è lo stato dei premi letterari in Italia?
A me sembra ottimo, ce ne sono tantissimi organizzati da regioni, enti e associazioni, ovviamente non tutti con la stessa importanza e non tutti in grado di mettere a disposizione premi in denaro o in pubblicazioni. Ma sappiamo bene quanto difficile sia la situazione culturale italiana in questo momento, perciò vedere un simile fervore, una così grande voglia di fare che nasce direttamente dalle persone e dal loro amore per la letteratura è secondo me molto commovente. E’ naturale che poi di tutti coloro che partecipano – e magari vincono – ai premi, solo una piccolissima percentuale riuscirà a farsi notare e magari un giorno ad arrivare a vivere di scrittura, ma ciò non toglie il valore e l’importanza di simili iniziative.

Ti abbiamo conosciuto in veste di scrittrice e giornalista, alle prese con libri di viaggio, saggi sul cinema e dedita a raccontare l’Italia, le sue ricchezze e i suoi paesaggi. Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto ultimando il mio romanzo d’esordio rappresentata dalla Walkabout Literary Agency di Fiammetta Biancatelli, Ombretta Borgia e Paolo Valentini, che hanno creduto in me e per questo ringrazio di cuore. Ho anche altri libri di varia da scrivere nei prossimi mesi e alcuni progetti giornalistici, ma per il momento il romanzo è la mia priorità. Parzialmente autobiografico, prende spunto dalle mille figuracce che ho fatto nel corso della vita per raccontare un personaggio femminile che da Giacomo Scarpelli, sceneggiatore de “Il Postino”, è stato definito “una buffa Woody Allen in gonnella finalmente non apologetica”. Un viaggio inaspettato in Italia la porterà a vivere una dolce storia d’amore ambientata nel Golfo dei Poeti (e in buona parte all’interno dei Pronto Soccorsi in cui inevitabilmente finirà, per un motivo o per l’altro).

 

Intervista a Chiara Giacobelli, autrice del libro-guida dal cuore solidale: “Emilia Romagna. Una visione artistica”

Emilia-Romagna-una-visione-artisticaBOLOGNA“Emilia Romagna. Una visione artistica”, il libro di Chiara Giacobelli dedicato a una delle regioni più affascinanti della nostra Penisola, è un viaggio attraverso la voce, i ricordi e le emozioni di 16 personaggi di rilievo. Averardo Orta, Fabio Alberto Roversi Monaco, Francesco Amante, Andrea Merlini, Maurizio Marchesini, Michele Poggipolini, Renato Villalta, Fabio Bonifacci, Giuseppe Giacobazzi, Ivano Marescotti, Licia Angeli, Claudio Spadoni, Ivan Simonini, Beppe Carletti, Liliana Cosi e Maria Antonietta Venturi Casadei: sono loro gli imprenditori, attori, cantanti, chef, sportivi e creativi che hanno raccontato l’Emilia Romagna attraverso le proprie storie, le proprie esperienze e i propri ricordi. E’ nato, così, un libro che è un itinerario turistico che parte da Bologna, cuore pulsante di una regione ricca e misteriosa, schietta e coinvolgente, per poi proseguire a Ravenna, nelle valli del Comacchio, Rimini, Cesena, Modena, Reggio Emilia e nei piccoli centri in cui si conservano intatte le bellezze e le suggestioni naturalistiche. Il viaggio, però, comincia con uno scopo importante: il volume, presentato a Bologna nei giorni scorsi e in libreria da poco meno di 24 ore, è nato per dare un sostegno concreto al progetto “Melograno” dell’associazione Acacia, per la riabilitazione di giovani con gravi difficoltà psicomotorie.
Abbiamo intervistato l’autrice, Chiara Giacobelli, per farci raccontare “Emilia Romagna. Una visione artistica. Per la prima volta raccontata da 16 personaggi di rilievo”.

 

 

Come nasce il progetto “Emilia Romagna. Una visione artistica”?
Il progetto è nato perché volevo organizzare un’attività di beneficenza in collaborazione con Round Table, service che da anni si occupa di aiutare chi ne ha bisogno attraverso iniziative valide e concrete. In particolare, Round Table Bologna è stata fondatrice del Telefono Azzurro, oltre ad aver portato avanti molti progetti no profit negli anni. In questo caso ci interessava realizzare un prodotto editoriale che fosse accattivante e piacevole per tutti, indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla provenienza, dall’estrazione sociale. Abbiamo così pensato a una guida turistica dell’Emilia Romagna, regione che ha decisamente tanto da offrire, raccontata tuttavia in maniera inedita ed emotiva, attraverso i ricordi di 16 personaggi considerabili ciascuno un’eccellenza nel proprio settore. Fanno da corredo delle bellissime immagini prestate da fotografi molto bravi.
chiara_giacobelli_intervista chronicalibriQuesto libro, oltre a raccontare le bellezze di Bologna, delle valli e delle coste della regione, è legato a un bellissimo progetto di solidarietà. Come mai questa scelta?
Personalmente svolgo diverse attività di beneficenza nel corso dell’anno, ma avendo tante proposte cerco sempre di privilegiare quelle concrete, in cui posso sapere dove vanno esattamente – a chi e per che cosa – i fondi che riusciamo a raccogliere. In questo caso mi fidavo di Round Table per la lunga esperienza alle spalle, per la serietà e la professionalità riconosciute; inoltre ho avuto modo di conoscere e apprezzare l’associazione Acacia, nello specifico il progetto Melograno, che si basa su una serie di attività psicomotorie in acqua per ragazzi con gravi problemi a seguito di eventi traumatici, come può essere un coma. Credo inoltre che il periodo natalizio sia probabilmente il migliore per pensare a un piccolo regalo in grado di fare del bene anche a chi è meno fortunato di noi.
In questo libro 16 personaggi di rilievo raccontano l’Emilia Romagna; sono imprenditori, artisti, donne e uomini di cultura. In cosa e come hanno arricchito questa guida?
Questa guida è a tutti gli effetti un lavoro di squadra: oltre al mio contributo e a quello di Round Table, giocano un ruolo fondamentale le immagini messe a disposizione dai fotografi e soprattutto gli spunti, le suggestioni, i ricordi, i consigli dei 16 personaggi che raccontano un’Emilia Romagna inedita, emotiva, artistica. Abbiamo parlato di luoghi legati alla musica e musicisti celebri con Beppe Carletti dei Nomadi, abbiamo scoperto le passeggiate più ambite dai motociclisti e i musei storici delle auto con Michele Poggipolini, abbiamo fatto una mappatura degli angoli cinematografici della regione con lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, e ancora abbiamo parlato di danza con l’ex Prima Ballerina della Scala Liliana Cosi, di sport con il Presidente della Virtus Renato Villalta, di arte con il Presidente di Arte Fiera e del MAR di Ravenna Claudio Spadoni, di pittura con Maria Antonietta Venturi Casadei, di luoghi legati al divertimento con Giuseppe Giacobazzi e così via toccando tutti gli ambiti, senza dimenticare l’eno-gastronomia, che ha un ruolo importante in tutte le interviste, specialmente in quella dello Chef Andrea Merlini.
I tuoi libri sono spesso viaggi, dopo “Emilia Romagna. Una visione artistica” hai qualche altro itinerario in cantiere?
A primavera ho in uscita due libri sulle Marche, uno su alcune dimore storiche e itinerari del Pesarese, un’altra su vini e territorio. Ma mi piacerebbe scrivere presto qualcosa sulla Toscana, la regione italiana che più amo.

 

 

“Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo”: il profilo bio-filmografico di uno dei più grandi sceneggiatori italiani di tutti i tempi

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Alessia Sità

ROMA –  “Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo” –  il volume edito da Le Mani, scritto e curato dal giornalista di Sky Cinema Alessio Accardo, dal critico cinematografico Federico Govoni e dalla giornalista e scrittrice Chiara Giacobelli –  è il toccante ritratto di un grande uomo, diventato sceneggiatore e narratore empatico della realtà. Il libro è suddiviso in due parti. Nella prima si ripercorrono le tappe della vita e della carriera di Furio Scarpelli. Dagli esordi come vignettista nelle riviste umoristiche del dopoguerra al sodalizio artistico con Age (Agenore Incrocci); dalle prime esperienze come gagman ai film parodia; dal “Neorealismo rosa” alla Commedia all’italiana.  In quanto attento osservatore del mondo e dell’umanità, nel corso della sua lunga carriera Furio Scarpelli non ha tralasciato neppure un genere o un filone della cinematografia popolare. Fra i 140 titoli passati in rassegna, particolare riguardo meritano capolavori come “I soliti Ignoti”, “I compagni”, “L’armata Brancaleone” e “C’eravamo tanto amati”. La ‘personalità prismatica’ dell’autore delle più divertenti farse di Totò, non si evince solo dai suoi innumerevoli successi, ma anche dall’eredità che ha saputo lasciare alle future generazioni di registi – da Francesca Archibugi a Paolo Virzì –  che hanno avuto l’onore di conoscerlo e apprezzarlo nelle vesti di docente al Centro Sperimentale. Ai suoi allievi Scarpelli insegna a osservare, guardare e amare il mondo che li circonda, ad alimentare sempre il dubbio piuttosto che le verità assodate.  La sua vocazione didattica può essere facilmente sintetizzata in queste sue parole: “Come specializzazione la sceneggiatura si impara abbastanza presto, è anche piuttosto semplice farlo, però prima bisogna saper scrivere o avere la vocazione di narrare: è tutto lì. Se uno ce l’ha questa vocazione, può scrivere, forse anche in versi o fare lo sceneggiatore, se non ce l’hai è inutile che vada a imparare il mestiere di sceneggiatore”. La prima sezione del libro si conclude con l’illustrazione delle vignette realizzate da Scarpelli e con alcune fotografie che lo ritraggono in compagnia di grandi personaggi del cinema, da Monicelli a Scola (quest’ultimo autore della prefazione del volume). Ad arricchire l’interessante profilo bio-filmografico tracciato da Accardo-Govoni-Giacobelli sono, senza alcun dubbio, le testimonianze d’autore raccolte nella seconda parte. Sono in tutto trentacinque le personalità che hanno voluto omaggiare il grande sceneggiatore, maieuta e genio della cinematografia italiana, condividendo immagini e raccontando curiosità e sensazioni scaturite dall’incontro con la sua poetica e il suo temperamento carismatico. Fra i prestigiosi protagonisti del cinema e della contemporaneità, che hanno contribuito a comporre la toccante silloge di ricordi, spiccano i nomi di Francesca Archibugi, Dario Fo, Carlo Lizzani, Marco Risi, Stefania Sandrelli, Ricky Tognazzi, Armando Trovajoli, Walter Veltroni, Sandro Veronesi, Paolo Virzì, Giacomo Scarpelli e molti altri ancora. All’interno del libro oltre a tutto ciò che concerne il saggio cinematografico, si ritrova anche la bellissima storia fra Furio e sua moglie. Cora Scarpelli racconta, infatti, divertenti aneddoti e momenti particolari legati alla loro vita privata e alla personalità del marito.  Accardo-Govoni-Giacobelli hanno saputo onorare nel modo più opportuno la memoria di un grande uomo e  “di un genio – come affermò Leone Pompucci –  non ancora sufficientemente compreso, dal momento che troppa gente ignora che gli sceneggiatori sono il motivo principale per cui esistono i film”. Nonostante i prestigiosi premi e riconoscimenti che ebbe nel corso della sua carriera (ricordiamo anche la terza candidatura all’Oscar per la sceneggiatura de “Il Postino”), Furio Scarpelli non amava sentir parlare di cinema, perché, come era solito ribadire, “prima si scrive una storia … il cinema viene – sempre – dopo”.

“1001 monasteri e santuari in Italia da visitare almeno una volta nella vita”, viaggio nell’Italia spirituale e non solo

Giulia Siena
ROMA
“Questa guida vuol essere uno strumento per scoprire le bellezze spirituali dell’Italia, e con esse la storia, la cultura, la ricchezza artistica e naturalistica che le circonda”. Sono 1001 i luoghi di culto che Chiara Giacobelli raccoglie nel libro “1001 monasteri e santuari in Italia da visitare almeno una volta nella vita” pubblicato da Newton Compton. Delle tante ricchezze artistiche e spirituali disseminate sul suolo italico, la scrittrice e giornalista marchigiana ne seleziona 1001; 1001 luoghi che hanno fatto la storia. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, dalla Toscana alla Puglia passando per Umbria e Sardegna, questo libro ci accompagna in un itinerario ricco di sorprese archeologiche, bellezze naturalistiche e aneddoti storici. In Italia, come in nessun’altra nazione al mondo, infatti, si conta un così alto numero di conventi, monasteri, abbazie e cattedrali, luoghi che nei secoli sono stati punti di aggregazione e crocevia di rilievo.

 

Il viaggio di Chiara Giacobelli – già autrice di “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita” – parte dalla Valle d’Aosta, con il Convento di Santa Caterina, costruito sui resti di un antico anfiteatro romano (probabilmente uno dei più antichi del mondo) che accoglieva fino a 15.000 persone. Oggi, il convento non è solo un luogo di culto, ma anche una importante sede archeologica. La Basilica Papale di San Francesco ad Assisi si trova al numero 576 di questo intenso viaggio per l’Italia. La basilica, che custodisce le spoglie del Santo, è tra le principali destinazioni religiose e dal 2000 è stata proclamata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Ma il libro raccoglie anche diverse curiosità: sapevate, ad esempio, che la Sacra di San Michele, in Piemonte, si erge al centro di una via di pellegrinaggio lunga più di duemila chilometri, che unisce quasi tutta l’Europa occidentale da Mont Saint-Michel a Monte Sant’Angelo in Puglia?

 

Allora – nonostante il libro sia abbastanza voluminoso – mettiamolo in valigia e facciamoci accompagnare dall’ottima capacità descrittiva della Giacobelli in un percorso nell’Italia della spiritualità, dell’arte e della storia.