Daniela Distefano
CATANIA – In un tweet dello scorso sette febbraio, Gianni Riotta affermava:
“La lunga catena dei dissidenti russi che muoiono misteriosamente si allunga”.
Non è però un mistero che dietro queste morti cicliche ci sia la mano di un sistema politico corrotto, spudorato, impunito almeno per adesso.
E se l’Europa tace – per dovere di salvaguardia dei rapporti tra Paesi vicini – l’opinione pubblica europea e mondiale si interroga: fino a quando dovremo chiudere occhi, orecchie e altri organi che chiaramente spingono alla denuncia di un fenomeno criminale che ci riguarda in quanto esseri umani meritevoli tutti di dignità? Continua
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