Daniele Petruccioli ci porta nelle viscere della città, lì dove muoiono i sogni
Giulia Siena – Roma è ancora assopita quando il protagonista di Sotto la città sorseggia il suo primo caffè alla finestra. La bocca è amara. Il peso sullo stomaco rimane. C’è anche forte la preoccupazione per le tante spese che deve affrontare anche questo mese, come ogni mese. E mentre la luce del giorno poco a poco si leva, l’uomo lava via dalla faccia i segni della notte quasi insonne. Si guarda attraverso i disegni del figlio, prende consapevolezza che non sia “né carne né pesce”, che non abbia i tratti definiti, che si trovi in un’età – oltre i quaranta – durante la quale non ci si può più definire “ragazzo”, ma non si è ancora abbastanza uomo. Non conta però solo l’età, il colore dei capelli, il modo di vestire. Contano anche le aspirazioni, i sogni, i progetti che sembrano essere finiti altrove, calpestati da quelle scarpe che all’improvviso si scoprono rotte, lasciati ad ammuffire in quello zaino a brandelli lasciato all’ingresso di casa, nascosti nei cassetti vicino alle dimenticate bollette da pagare.
Daniele Petruccioli, attore, traduttore e scrittore, è l’autore di Sotto la città, settimo titolo di Tetra edizioni. La scrittura di Petruccioli è introspettiva, poetica, solenne: ci accompagna nell’alba romana, ci lascia immaginare la cucina, il rumoroso risveglio di una famiglia, lo sguardo vigile di una donna, il suo movimento affaccendato e speranzoso, nonostante tutto. Ci muoviamo “sotto la città” e, grazie alla penna di Petruccioli, riusciamo a scorgerne gli odori, il rumore metallico dell’attesa; percorriamo le righe e incontriamo gli occhi stanchi dei passeggeri della metro, ascoltiamo il cigolio delle scale mobili, il movimento repentino dei passi all’aria aperta, osserviamo gli incroci, l’ascensore, la porta. Compiamo gli stessi passi che compie il protagonista. Cerca, ogni mattina, di arrivare prima del dottore, suo datore di lavoro; cerca di svolgere le sue mansioni al meglio e guadagnare quello stipendio che gli permetterà di pagare il mutuo, le bollette, fare la spesa, ma che non basterà per portare fuori a cena sua moglie, in gita i suoi figli, al largo le proprie emozioni. Ogni giorno così, cercando di strappare una birra, qualche whisky e un cornetto per colazione a quella dieta che forse lo farà stare meglio. Ma il respiro rimane ansimante, le gambe continuano a tremare, la paura è costante, i sogni – quelli che in passato promettevano di bastare – sono ormai lontani.
Sotto la città è un racconto intenso che parla di sconfitta, di senso di colpa, di quella paura che non conosce età, che arriva nonostante gli sforzi, l’amore e che confonde ogni immagine di futuro.
Tetra
Tetra è nata nel maggio 2022 sotto la direzione di Roberto Venturini, creata come costola indipendente di Alter Ego Edizioni. La casa editrice, caratterizzata dal numero quattro, propone una collezione delle voci contemporanee del panorama editoriale italiano che arrivano al pubblico attraverso racconti inediti. Ogni quattro mesi, quattro pubblicazioni.