Giulia Siena
MILANO – Comincia oggi da Milano il tour italiano di Sjoerd Kuyper, uno tra i più prolifici autori olandesi per ragazzi. L’evento, promosso dal circuito di librerie indipendenti Cleio con il sostegno del Nederlands Letterendfonds, toccherà – oltre che Milano – altre quattro città italiane (Firenze, Bologna, Modena e Roma) e permetterà ai giovani lettori di conoscere dal vivo l’autore del pluripremiato Hotel Grande A. Il romanzo, edito dalla casa editrice La Nuova Frontiera, è stato vincitore del Premio ORBIL ed è entrato nella cinquina finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2018 e del Premio Biblioteche di Roma. Durante gli incontri, inoltre, verrà trasmesso il trailer ufficiale del film: Hotel Grande A, infatti, dalle pagine diventa pellicola e presto sarà nelle sale cinematografiche.
Per conoscere nel dettaglio il tour di Sjoerd Kuyper e il circuito delle librerie Cleio abbiamo intervistato Antonella De Simone.
La settimana #ioleggoperché è – fin dalla sua nascita – un grande momento per la diffusione della lettura; quest’anno avrà un motivo in più per essere celebrata: le librerie Cleio propongono un tour dello scrittore olandese Sjoerd Kuyper. Un arrivo importante, perché?
La settimana di Io leggo perché è un evento fondamentale per le piccole librerie indipendenti, in particolare per quelle per ragazzi. Per noi è un’occasione fondamentale per ampliare la rete di clienti, i rapporti con le scuole, conoscere nuove realtà nel quartiere e intraprendere percorsi. Avvicinare i bambini alla lettura attraverso la quotidianità di una biblioteca scolastica ben fornita, significa intraprendere sul lungo periodo una rivoluzione culturale importante in cui noi librai speriamo.
Proprio in questa settimana abbiamo pensato di invitare un autore che potesse dare ancora maggior attenzione non solo alle librerie del circuito Cleio, ma anche alla bella letteratura per ragazzi.
Un libro in cui si parla di morte, amore, sport, sogni, adolescenza, solitudine, timidezza e coraggio, volontà di farcela e paura di fallire ha tutte le caratteristiche per essere un grande libro che possa avvicinare anche i più reticenti alla lettura. Tutto questo fa Hotel Grande A e tutto questo noi lo abbiamo preso tanto a cuore. A Centostorie, a Roma, il 23 ottobre tre classi di terza media di Casale del Finocchio incontreranno un autore di profilo internazionale. Questo pensiamo possa fare un grande libro. E non è un miracolo, è una grande bellissima opportunità.
Kuyper, già vincitore di numerosi riconoscimenti in tutta Europa, è conosciuto in Italia soprattutto per il suo “Hotel grande A”, un romanzo profondo e appassionato che parla al cuore dei più giovani. Cleio ha voluto fortemente l’incontro tra l’autore olandese e i giovani lettori di cinque città italiane. È davvero così importante creare un “ponte” tra chi scrive e chi legge?
È importante prima di tutto pensare che sia possibile. È importante sapere che un gruppo di librerie indipendenti per ragazzi lo abbia pensato realizzabile e su questa speranza abbia costruito un progetto, con l’aiuto fondamentale dell’Ambasciata Olandese, del Nederlands letterfond dutch foundation for literature e della casa editrice La Nuova Frontiera.
Incontrare gli autori dei libri che i ragazzi amano, significa pensare che anche uno scrittore così importante possa entrare nella tua vita e che tu possa esporgli domande, dialogare con lui, pensare che la letteratura e la cultura in generale devono essere necessariamente a portata di tutti, accessibile e aperte a tutti.
Cleio è una rete di librerie e negozi per bambini che garantisce un’alta selezione di libri, materiali e giocattoli. Che cittadini vi augurate che siano i bambini che oggi leggono e giocano nei vostri spazi? La lettura è un valore da preservare sempre? Perché?
I bambini che oggi entrano nelle nostre librerie hanno una grande opportunità: entrare in uno spazio costruito sulle loro esigenze e con l’obiettivo di stimolare pensiero ed immaginazione. Non so se questo renderà loro cittadini migliori, ma dà loro un’occasione di essere persone libere e aperte. Mi auguro che imparino ad avere il libro come necessità e non come superfluo, la narrazione come meccanismo fondante della loro vita, che sappiano fare tesoro delle storie che gli sono state raccontate per comprendere che non esiste nessun finale prestabilito, che nulla è detto, che abbiamo sempre una nuova storia da iniziare. Quindi sì, la lettura è un valore, ma soprattutto un dono che i genitori fanno ai loro figli. E sono convinta che sia uno dei più grandi.
«Nel mio cuore sono ancora un poeta, credo,
ma scrivere per bambini è ciò che mi procura la maggiore felicità».
(Sjoerd Kuyper)