Tre sezioni per uno dei riconoscimenti più importanti e longevi d’Italia
VIAREGGIO – Niccolò Ammaniti con “La vita intima” (Einaudi) si aggiudica la 94esima edizione del Premio Viareggio-Rèpaci. Il romanzo è un percorso al femminile che parte dalla paura per compiere un lungo viaggio di riconquista di sé e di ritorno alla vita.
Vivian Lamarque con “L’amore da vecchia” vince la sezione poesia mentre Francesco Piccolo con “La bella confusione” si aggiudica la sezione saggistica; premi speciali assegnati a Gian Arturo Ferrari (Premio Internazionale), Nona Mikhelidze (Premio Giornalistico) e Pietro Santetti (Premio Opera Prima).
Il Premio Viareggio-Rèpaci, fondato nel 1929 da Leonida Rèpaci, è organizzato con il sostegno del Comune di Viareggio, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e di iCare, società partecipata del comune. Ancora oggi è tra i più antichi e prestigiosi riconoscimenti letterari d’Italia vinto, tra gli altri, da Umberto Saba, Elsa Morante, Carlo Emilio Gadda, Sibilla Aleramo, Italo Calvino, Natalia Ginzburg, Pier Paolo Pasolini, Salvatore Quasimodo, Alda Merini.