Marilena Giulianetti
ROMA – Il testo di Emanuela Garrone, Realismo Neorealismo e altre storie, edito da Mimesis, traccia un intenso percorso in quello che è un periodo artistico – dal dopoguerra alla metà degli anni Cinquanta – estremamente affascinante del nostro Paese.
Oggetto d’indagine è la stagione del neorealismo e del realismo pittorico attraverso un percorso sia storico sia critico. Dagli albori in letteratura e in campo cinematografico fino all’analisi con il realismo pittorico e l’astrattismo.
Emanuela Garrone coniuga, sapientemente, la ricerca storica delle radici dei movimenti culturali in esame senza trascurare i dettagli politico-ideologici e socioculturali del periodo – anche personali dei vari autori. Realismo Neorealismo e altre storie si presenta quindi come testo di rilevanza sia storica che teorica. “Il realismo non è stato, nella lettura della Garrone, un composito movimento tra i tanti, bensì una vera e propria interrogazione sul senso, dove cioè il guardare e anche volontà di afferrare ciò che non si esaurisce nell’immagine visibile: è la capacità dell’opera di oltrepassare i limiti illusionistici dell’immagine verso l’essenza del valore “classico” della pittura”.