Sono Vincent e non ho paura, il romanzo di Enne Koens
Giulio Gasperini
AOSTA – Il bullismo scolastico è un fenomeno in ascesa e piuttosto concreto, del quale poco si parla e che risulta molto difficile da contrastare, soprattutto per il silenzio che le vittime scelgono di imporsi. Il romanzo Sono Vincent e non ho paura di Enne Koens, arricchito dalle splendide illustrazioni di Maartje Kuiper, e pubblicato in Italia da CameloZampa con la traduzione di Olga Amagliani è, indubbiamente, uno splendido percorso di formazione che può aiutare e offrire strumenti necessari per parlare del fenomeno e trovare strategie efficaci per contrastarlo.
Vincent è un ragazzino che vive una condizione di solitudine, nella scuola che frequenta, ma prova, con coraggio e perseveranza, a dotarsi di strumenti necessari ad affrontare ogni nuovo giorno scolastico, sapendo che sarà vessato e umiliato da alcuni dei suoi compagni di classe. Per questo, impara a memoria un manuale di sopravvivenza e allestisce un kit con l’indispensabile per poter sopravvivere in condizioni di precarietà e pericolo. Ha solo una ragazza, Charlotte, la sua “baby-sitter”, per confidarsi, e alcuni animaletti immaginari che popolano la sua testa e la sua vita, ma ovviamente non basta. I genitori non sospettano minimamente la situazione, a scuola non ha nessun compagno o compagna con cui confidarsi. Le violenze e le vessazioni a cui è sottoposto lasciano sbigottiti, perché nonostante il tono lieve del racconto entrano con ferocia e spietatezza nella sua quotidianità.
In questa situazione che pare senza via d’uscita, se non la fine della scuola, si addensa la preoccupazione di un camposcuola in un bosco, un periodo in cui la convivenza tra Vincent e i compagni si estende a tutto il giorno e alla notte, senza offrire nessun momento tranquillo. Per questo evento Vincent si prepara scrupolosamente; ma tutto cambia quando arriva in classe una nuova ragazza, La Jas, che porta con sé non solo un’esperienza da giramondo ma anche uno sguardo nuovo, privo di pregiudizi e di preconcetti. Il manuale di sopravvivenza di Vincent non può sempre funzionare, come ci insegna il romanzo stesso, ma indubbiamente offre spunti di riflessione per capire come sviluppare dei meccanismi di difesa e prevenzione, che possono essere sovvertiti ma non per questo meno efficaci.
Il romanzo Sono Vincent e non ho paura, edito con caratteri ad alta leggibilità e finalista di due importanti premi, il Deutscher Jugendliteraturpreis e il Dutch Children’s Jury Prize, è un viaggio formativo intelligente e ben strutturato, che si plasma come percorso di formazione non destinato solo ai ragazzi, vittime e carnefici, ma anche agli adulti, spesso inconsapevoli, distratti o non capaci di cogliere i segnali e di contrapporsi a questi. Il bullismo, particolarmente in ambito scolastico, come ci insegna questo romanzo leggero ma non spensierato, riguarda tutti e tutte, senza possibilità di assoluzione ed è necessario un cambio culturale per estirparlo.