Giulia Siena
PARMA – “A colazione, la Contessa mangia sempre un uovo. Non un uovo duro, con il quale si può piantare un chiodo nel muro. E nemmeno un uovo molliccio come il moccio, che ti scivola viscido sulla lingua. Deve essere un uovo cotto a puntino. Non troppo duro, non troppo mollo, con un pizzico di sale”. La giovane contessa, protagonista della penna di Tanneke Wigersma, non è una nobile dai gusti facili: si sveglia molto tardi e ogni volta con una gran fame che solo l’uovo perfetto del cuoco Oreste riesce a domare. Illustrato da Linde Faas, L’uovo per la contessa è un libro spassoso e ben strutturato, pubblicato nella collana I narratori a colori della Sinnos.
La contessa, capricciosa e un po’ stramba, un giorno, al suo risveglio, non trova l’uovo a cui tanto anela; in più, è sparito anche Oreste… nei corridoi del palazzo è rimasta solo Clara, la cameriera, che ha anche il difetto di non saper cucinare. Avventure rocambolesche a caccia dell’uovo perfetto porteranno la contessa a girovagare per la città con il suo sfarzoso vestito da gran sera, a scorrazzare indisturbata all’incrocio tra macchine e clacson con il suo cavallo e correre in preda al delirio nelle corsie di un grande supermercato. Ma la fanciulla dal sangue blu non si darà per vinta, nonostante il grande difetto di non riuscire proprio a essere gentile e dire “per favore”, tornerà nel suo palazzo e tornerà ad arrossire per Oreste.
Una storia avvincente, divertente e colorata che fa sorridere.