UDINE – Da giovedì 15 a domenica 18 novembre 2018 torna a Udine LibrINsieme: è la quarta edizione di un appuntamento letterario ideato nell’ambito di IdeaNatale, diventato vetrina editoriale di riferimento a Nordest per le novità di fine anno delle case editrici, delle librerie, degli autori e operatori italiani. Promosso dalla Fondazione Pordenonelegge.it con Udine e Gorizia Fiere, curato da Gian Mario Villalta, Alberto Garlini e Valentina Gasparet, LibrINsieme 2018 si aprirà giovedì 15 novembre, alle 18 nello Spazio Incontri del Padiglione 6 della Fiera.
Quattro protagonisti-cult scandiranno LibrINsieme 2018: sono Paolo Hendel, Ilaria Tuti, Osvaldo Bevilacqua con la prima presentazione assoluta del suo ultimo libro dedicato alla città di Roma e Giampiero Mughini. Quattro autori vivacissimi che il pubblico di IdeaNatale potrà incontrare alla Fiera di Udine in un coinvolgente percorso letterario che lancia la volata verso la Festa più attesa dell’anno, il Natale, con nuove storie, racconti e personaggi da sfogliare insieme sotto l’albero.
Si parte con l’evento inaugurale di giovedì 15 novembre: l’attore Paolo Hendel, volto familiare al grande pubblico, dipanerà la sua agrodolce riflessione sull’invecchiamento: “La giovinezza è sopravvalutata. Il manifesto per una vecchiaia felice” titola il libro edito Rizzoli che ci dimostra come, nella vita, i pensieri più seri possano scaturire da una sciocchezza. È appunto accaduto anche a Paolo Hendel che da una riflessione profonda ha saputo generare toni lievi e ironici, a tratti esilaranti. Nuances da sfogliare, pagina dopo pagina, in un libro che alterna ricordi, note di saggezza e consigli pratici, spaziando da Leopardi alle badanti, dai supernonni alle bufale in rete, dalle carceri al sesso. Tra lacrime e risate, un libro sul senso della vita. Venerdì 16 novembre, alle 17.30 sempre nello Spazio Incontri del Padiglione 6 riflettori puntati sull’autrice friulana che ha conquistato i lettori italiani, Ilaria Tuti: “Fiori sopra l’inferno” (Longanesi) è ambientato fra i boschi e le pareti rocciose della Carnia, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, dove qualcosa di sconvolgente si nasconde. Qualcosa che richiede tutta l’abilità investigativa di Teresa Battaglia, commissario di polizia specializzato in profiling, che ogni giorno cammina sopra l’inferno. Ilaria Tuti è la nuova regina del thriller italiano e la sua ultima storia scuote la mente e il cuore.
Sabato 18 novembre, alle 17.30 appuntamento particolarmente atteso: il giornalista Osvaldo Bevilacqua, ideatore e conduttore dello storico programma “Sereno variabile”. Ma anche, e soprattutto, perché Bevilacqua ha voluto dedicare a Librinsieme la prima presentazione assoluta del nuovo libro “I tesori di Roma. Viaggio nella città infinita” (Rai Libri), il “manuale” perfetto per conoscere la Città Eterna nei suoi lati più celebri e in quelli meno noti, attraverso la guida d’eccezione dell’autore che, con “Sereno Variabile”, ha portato milioni di italiani alla scoperta dei gioielli del nostro Paese. Amata nei secoli, visitata da milioni di persone, mai conosciuta fino in fondo, l’Urbe offre un patrimonio inesauribile di racconti e di sorprese, trame tutte ancora da svelare. Dietro il Colosseo e davanti a San Pietro, affacciata su piazza del Popolo o nel fresco dei giardini di palazzo Colonna: un labirinto di bellezza dove ci si può perdere.
A suggellare LibrInsieme 2018, domenica 18 novembre alle 17.30, sarà l’incontro con Giampiero Mughini, personalità fra le più “sanguigne” della scena culturale e letteraria italiana, grande storyteller delle vicende sociali e politiche. Questa volta, con il delicatissimo “Che profumo quei libri. La biblioteca ideale di un figlio del Novecento” (Bompiani) ci introduce ad alcuni dei libri a lui più cari fra quelli della sua collezione dedicata al Novecento italiano, non necessariamente i più famosi e riconosciuti, anzi spesso i più obliqui, azzardati e trascurati dal grande pubblico. Il suo è un libro in onore dei libri, quelli di carta. Libri come cavalieri, che vanno alla carica contro il fuoco battente dell’artiglieria digitale. Quei libri che Mughini mette in vetrina come una mostra o racconta come in una telecronaca sportiva: tutti insieme compongono una bellissima biblioteca “ideale”, arbitraria e soggettiva e talvolta spudorata, modellata dai capricci della memoria e a volte dalle sue malizie.
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