ROMA – Nuove case editrici incontriamo ogni giorno lungo il nostro percorso. Oggi conosciamo la Zero91, una giovane case editrice con sede a Milano che nel nome rivendica le proprie origini palermitane. Chi i libri li fa cosa pensa del mercato, cosa propone nelle sue collane? Perché puntare su un autore emergente, come si sopravvive nel mare magnum dell’editoria? A queste domande ha risposto Costantino Margiotta, editor della Zero91.
Qual è la proprosta editoriale della Zero91?
Proponiamo delle storie prevalentemente contemporanee che abbiamo – in nuce tutte le potenzialità per una trasposizione teatrale, cinematografica o televisiva. E’ una scelta coerente con la nostra formazione editoriale che, in più di un’occasione, ci ha portato a scovare – in un film mai realizzato – una bella storia da raccontare attraverso le pagine di un libro. fortunato di “Camilla Portafortuna” di Stefano Ceccarelli. In più, essendo la
zero91 una casa editrice assolutamente indipendente, ci concediamo il lusso di scovare dei titoli anche oltreoceano diventando i primi editori di una scrittrice americana formidabile come Erika Moak che, con il suo primo romanzo “Eudeamon”, ha conquistato i critici più esigenti. Chiude la nostra proposta un’attenzione anche a temi importanti come la Mafia raccontata attraverso 25 anni di cronaca fotografica. Un lavoro di forte impatto emotivo che
probabilmente si trasformerà, in tempi brevi, in una mostra itinerante.
Come mai la scelta di investire sugli autori emergenti?
Crediamo che la scommessa sugli autori emergenti sia uno degli aspetti più appassionanti del nostro lavoro. Dovrebbe essere così per qualunque editore. Da parte nostra, ce la mettiamo tutta con un forte supporto editoriale e, soprattutto, promuovendo una campagna qualitativa contro l’editoria a pagamento. Un debuttante non dovrebbe mai pagare per pubblicare il proprio romanzo.
Sempre meno libri venduti, sempre più case editrici: come vive la Zero91 questa continua “lotta”?
Ci sono tante case editrici, è vero, ma si avvicendano spesso sul mercato non riuscendo a tenere il passo con la crisi. Molte spariscono, altre scendono a compromessi e pretendono un vergognoso contributo dai propri autori. Poi c’è chi, come noi, preferisce investire in coerenza e qualità. Abbiamo visto che questa scelta, alla lunga, premia. Lo verifichiamo con il riscontro sui nostri titoli e soprattutto con il calore che ci viene tributato durante le presentazioni e le fiere. Approfitto anzi di questo spazio per ringraziare davvero tutti e anche voi che ci avete dedicato un po’ di attenzione.