Sinnos: hockey, musica e cambiamenti. Una novità Zona Franca
Giulia Siena – Quattro voci, tanta musica e diverse strade per un’unica vicenda. Francesca Bonafini torna alla letteratura per ragazzi e lo fa con un libro, La strada ti chiama, in cui la spontanea curiosità adolescenziale si mescola alla ricchezza etnica del Canada degli anni Settanta. Il volume, da oggi in libreria per Sinnos (tutti i testi sono ad Alta Leggibilità), comincia con la voce di Leonardo; i suoi genitori sono italiani, veneti, ma sono dovuti emigrare a Toronto, lì dove lui è nato, a causa della distruzione e della povertà causata dalla Seconda guerra Mondiale. Eppure “la guerra va così. Morte, strazio, miseria […] Eppure, benché i popoli della terra abbiano imbracciato le armi con una frequenza e un’ostinazione demente che rasentano l’assurdo, sembra che non siano ancora stufi di litigare”. Leonardo ama il latino, vorrebbe studiare il greco antico, adora giocare a hockey per le strade di East York, ha una gran pazienza – soprattutto con i suoi fratellini – e una passione viscerale per Giuseppe Verdi; la musica, quella che grazie a Yves ha ascoltato e imparato a conoscere, gli mette i brividi. Brividi veri!
Ma Leonardo non è l’unico: nel corso delle pagine, conoscendo i punti di vista delle altre voci narranti e andando avanti con la lettura di La strada ti chiama, si scopre che la musica è protagonista, insieme a Leonardo, Dimitrios, Oliver e Yves di questo romanzo che condensa con maestria le paure, gli incontri e le sfide dell’adolescenza con la sublime arte del melodramma e della sinfonia attraverso la piacevole scrittura di Francesca Bonafini.
Potremmo chiederci quale sia la colonna sonora dell’adolescenza o quale fosse, a Toronto nell’estate del 1976, la melodia che arrivava sulle strade battute dai ragazzi dagli infissi semi-aperti sull’allora presente. Quale ritmo seguiva il batticuore di Dimitrios che, come un Cherubino, amava ogni settimana una fanciulla differente o quale suono avesse la preoccupazione e la rabbia. Dimiotrios che si commuoveva per il canto di Yves o si infervorava per gelosia. Oliver, invece, che si sentiva intrappolato da suo padre, privato delle piante, delle foglie e dei fiori. Yves, infine, ammaliava tutti cantando ma, non appena si accorse che la sua voce stava cambiando, non riconobbe più quei suoni, e modificò la propria direzione. Intraprese nuove sfide, mentre i ragazzi di East York diventavano sempre più lontani, differenti rispetto al suo rinnovato modo di vivere. Il tempo cambia i colori, i ricordi e le melodia, ma dopo anni quella spontanea complicità è sempre più il legame al quale tornare.
La strada ti chiama è un attestato di riconoscenza e affetto di Francesca Bonafini nei confronti di Yves Abel. E’ dall’infanzia del grande direttore d’orchestra canadese, infatti, che Francesca è voluta partire per compiere questo itinerario romanzato attraverso le originalità di ogni adolescente, le propensioni, le passioni e gli interessi di ognuno. Moltissime delle pagine de La strada ti chiama suggeriscono opere da ascoltare e custodire per fare della ricerca della bellezza il vero e proprio valore aggiunto.
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