Alessia Sità
ROMA – Al giorno d’oggi trovare un lavoro non è molto facile. La crisi purtroppo ha colpito tutti in diversi settori e sicuramente la musica non è da meno. Per non lasciarsi abbattere è fondamentale ingegnarsi e reinventarsi se è necessario. É questo quello accade, a grandi linee, ne “La mia banda suona il porn” un romanzo scritto da Raffaella R. Ferré e Paolo Baron, pubblicato da 80144 edizioni.
Accantonati riconoscimenti e premi illustri, uno dei quali ricevuti direttamente dall’indimenticabile Fabrizio De Andrè, quattro musicisti napoletani decidono di intraprendere un nuovo percorso professionale. Coraggiosamente Paolo, Gianni, Enzo e “l’altro” Enzo abbandonano la discografia ufficiale, per iniziare una nuova carriera come ideatori di colonne sonore per film porno. Le bizzarre avventure di questo insolito gruppo musicale iniziano a corso Secondigliano e continuano fra Roma e Milano. Dal famoso palco di Sanremo agli studi di una delle major dell’hard, passando anche attraverso la chat online notturna, per capire quale sia il vero pubblico fruitore di materiale pornografico. Dopo essere stati catapultati nel dietro le quinte di “Kiss me, baby” e “Pornoveline belle e porcelline” – i film hard dalle musiche originali studiate ‘ad hoc’ dalla band – i quattro ragazzi riusciranno a pubblicare un cd (in 3omila copie) dedicato completamente al ‘suono dell’amore’. Una raccolta accurata di brani sostanzialmente destinati a unire musica e sessualità, in grado di suscitare pensieri ed emozioni difficilmente esprimibili con le sole parole.
“La mia banda suona il porn” è la storia vera di chi nonostante le avversità e i problemi di tutti i giorni, ha avuto l’audacia di inventarsi un lavoro diverso e sicuramente singolare.
“La mia banda suona il porn. La storia vera”
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