Giulia Siena
ROMA – “Ma il mare è ancora un fiume e i continenti isole, e gli uccelli non hanno mai smesso di parlare. La verità è che la terra è divisa in padroni e schiavi e che si può essere schiavi anche senza saperlo. Zumbi, lui scelse la libertà dal primo giorno di vita”. Le storie degli emigranti e dei rifugiati si somigliano tutte, si somigliano tutte da secoli. Da quando i bianchi e i neri si fronteggiarono per un pezzo di terra o per la propria libertà; da quando qualcuno, con la forza, stabilì chi doveva essere il padrone e chi lo schiavo. Da allora, quasi senza sorprese, le storie di fuga e disperazione hanno la stessa matrice e lo stesso svolgimento. Paura, consapevolezza, orgoglio, scontri, fughe e diniego sono alla base di ogni piccola lotta per essere, per esistere. In qualche tempo, in qualche luogo.
La storia di Zumbi è una di queste: è una storia che viene dal passato per narrare una vicenda presente, quotidiana. La leggenda di Zumbi l’immortale è la nuova graphic novel pubblicata da Sinnos nella collana “leggimi! Graphic” a 25 anni dalla fondazione della casa editrice romana attenta alle tematiche sociali. A raccontare questa leggenda piena di poesia e incentrata sull’identità multiculturale brasiliana è Fabio Stassi, penna brillante e versatile della narrativa italiana. Dall’altra parte, a illustrare magistralmente le pagine di quest’albo, c’è Federico Appel, già autore di Pesi massimi e di altre storie che meritano di essere lette.
“Ci sono storie che sono case” – comincia così questo libro sorprendente -. E allora noi entriamo, esploriamo e veniamo catturati da una musica leggera, da note di samba.
Incontriamo, poi, un bambino nato a Quilombo Dos Palmares, ultimo lembo di terra brasiliano rimasta libera nel XVII secolo dalla colonizzazione dei portoghesi. Zumbi – questo è il suo nome – racchiude in sé la forza, la saggezza e la determinazione; la sua vita sarà votata all’amore per il proprio popolo e per la libertà; la sua vita sarà magia e genio, sapere e alleanza; la sua vita sarà contro ogni sottomissione anche a costo della vita. Zumbi sarà protetto dalla giungla e dagli alberi, ma verrà comunque deportato in Portogallo. Tornerà, combatterà per anni, cederà all’amore e metterà costantemente in pericolo la propria vita. Tutto per non cedere al ricatto dei più forti. Tutto per non diventare schiavo dei potenti. Tutto.
Fabio Stassi con La leggenda di Zumbi l’immortale dà prova da grande maestria: crea una favola possente, una storia che è tante storie. Leggenda e fatti storici si incontrano, intrecciano e poi si slegano. Tutto, però, è poesia: negli intenti, nei dialoghi, nelle speranze e nelle immagini. Una storia di sottomissione e scontro che diventa favola d’amore e speranza.
La leggenda di Zumbi l’immortale, come tutti i libri della collana “leggimi! Graphic” utilizza uno speciale font adatto anche a chi ha problemi di dislessia o difficoltà di lettura.
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