Marianna Abbate
ROMA – Dopo i tre cicli dedicati alla poesia, e quello dello scorso anno sul romanzo europeo, gli incontri letterari dell’Auditorium di Roma proseguono con otto capolavori della Narrativa Italiana del secondo dopoguerra.
Organizzati in forma di conversazione introduttiva all’ascolto del testo, insieme a Valerio Magrelli, si avvicinderanno sul palco ospiti che esamineranno alcune pagine degli autori scelti. Si partirà dalla presentazione biografica dell’autore, per passare all’analisi letteraria, cedendo infine la parola alla lettura vera e propria, eseguita da alcuni fra i più noti attori italiani. L’iniziativa vuole evitare tanto le secche dello specialismo, quanto i naufragi del dilettantismo, per dare agli spettatori non solo la possibilità di conoscere otto classici del secolo scorso, ma anche quella di scendere nel vivo dell’officina linguistica, in uno spazio troppe volte ignorato dal pubblico.
Il 5 dicembre vi consigliamo l’evento “Andrea Renzi legge Il partigiano Johnny” di Fenoglio.
Beppe (Giuseppe) Fenoglio nasce ad Alba nel 1922. I genitori gestiscono una macelleria. Al liceo, segue due brillanti docenti antifascisti e partigiani (il professore di filosofia Pietro Chiodi e quello d’italiano Leonardo Cocito), mentre matura quella passione per la lingua e la letteratura anglo-americana che, anche al di là delle tante traduzioni, nutrirà nel profondo la sua stessa opera. Iscritto alla Facoltà di Lettere di Torino, interrompe gli studi per la chiamata alle armi: non riuscirà mai a conseguire la laurea. L’8 settembre è a Roma ma raggiunge le amate Langhe per diventare partigiano. Dopo la liberazione, diventa procuratore di un’azienda vinicola ad Alba. Esordisce nella narrativa con la raccolta di racconti “I ventitrè giorni della città di Alba” (1952) pubblicando nel 1954 “La malora” e nel 1959 “Primavera di bellezza”. Nel 1960 si sposa e nel 1961 ha una figlia. Muore a Torino per un cancro ai polmoni nel 1963, lo stesso anno in cui viene edita postuma “Una questione privata”. Dai manoscritti, raccolti ad Alba nel Fondo Fenoglio, è stato ricavato il suo capolavoro, “Il partigiano Johnny” (1968). E’ del 1978 l’edizione critica delle Opere, diretta da Maria Corti.
La lettura si svolgerà presso il teatro Studio alle 21.00.