Luigi Scarcelli
PARMA – “Il desiderio[…]è costante in una donna o in un uomo sano[…]. L’Amore, l’amore vero è raro”
1944. Mentre Londra viene dilaniata dai bombardamenti della II guerra mondiale, in un villetta di Regent Park, lo scrittore H.G Wells vive i suoi ultimi mesi di vita consapevole della malattia che sta degenerando nel suo corpo. E’ questa l’ambientazione di partenza di “Un uomo di fascino”, il libro di David Lodge edito da Bompani.
Lodge accompagna il lettore alla scoperta della vita e personalità di H. G. Wells, ne ripercorre le fasi che lo hanno portato a comporre capolavori come “La macchina del tempo” e “La guerra dei mondi”, dando voce ai ricordi del celebre autore sotto la forma di un colloquio interiore intrapreso dallo scrittore stesso.
H. G. Wells rivive mentalmente la sua vita, partendo dall’infanzia fatta di povertà dignitosa, passando per i primi impieghi lavorativi come insegnante fino ai grandi successi letterari. Il filo conduttore della sua vita è il rapporto conflittuale con l’altro sesso e l’amore: padre di due figli , uno dei quali “naturale”, Wells ha vissuto in maniera contraddittoria il rapporto con le donne, diviso tra rapporti occasionali, cercati per dare sfogo alla sua passionalità, e matrimoni paradossalmente falliti per problemi nell’intimità coniugale.
Lo stile del romanzo propone una struttura da intervista quando Wells è immerso nel suo colloquio interiore, e passa ad uno stile descrittivo e a tratti accademico, ma mai banale. L’autore basa il suo racconto su una serie di documenti e citazioni originali, cercando di riprodurre fedelmente i vari momenti della vita di Wells, usando la sua bravura solo per completare e rendere vivo ciò che è riportato o immaginabile dalle fonti, come un restauratore che rimette in sesto un’opera d’arte.
Un viaggio affascinante nella storia privata di uno dei più grandi scrittori moderni, in un libro che si presta ad una possibile trasposizione cinematografica.