Giulia Siena
PARMA – Questo non è un romanzo. Firenze Mare è un saggio critico sulla città dei mille contrasti perché Firenze è acqua e terra, centro e campagna, palazzi e alberi, intellettuali e contadini. Firenze Mare è un viaggio nelle epoche e nei luoghi per dimostrare, confermare, la natura marittima e controversa del capoluogo toscano. Scritto dal giornalista fiorentino Simone Innocenti – con l’introduzione di Wlodek Goldkorn – e pubblicato dalla Giulio Perrone Editore, Firenze Mare è analisi e poesia di questi luoghi e della loro evoluzione.
“Il mare c’è sempre stato, l’Arno è un mare che si naviga, che si nuota, che ciba e che regala rena”.
Ogni angolo di Firenze reclama la propria natura di isola, terra che si lascia circondare dal suo mare “sciapo”, come il pane; terra strappata all’acqua e alle volte in balia di quello stesso Arno con i suoi canali e i mille capricci. Firenze, nelle parole di Simone Innocenti, è un reticolato di strade e di ricordi, mappatura di incontri e di vite, di odori che richiamano il mare. Tra le strade, nel cuore della città, erano disseminati i caffè letterari nei quali prendeva vita il dibattito intellettuale Novecentesco; nelle piazze e nei vicoli nacque il teatro e poi il cinema Futurista; nelle sale buie, provocatrici e clementi si svolgeva il rito silenzioso dell’amore. Il centro città, quello ricco di monumenti, di storia artistica italiana, è anch’esso mare: a due passi da piazza Santa Croce vi è la casa di Amerigo Vespucci e quella, poco distante, di Giovanni da Verrazzano, entrambi celebri navigatori. Il centro città è scontro di geometrie, di arti e di artisti; ed è in questo incrocio di strade che i fiorentini – come ribadisce Innocenti attraverso le parole di Giorgio Manganelli – imparano ad ascoltare i venti per poi affrontare il mare; “Firenze è una delle forme dell’altrove (…) – scrive Manganelli – Firenze è estero perché, qui, in Italia è estero. È un luogo da raggiungere, un luogo lontano, fuori”.
Firenze Mare è frutto di un intenso lavoro di ricerca, di ascolto di questi luoghi. Alcune frasi di questo libro sono vere e proprie poesie, scritte con trasporto emozionale, fatto di appartenenza e ricordi, e poi limate con gran cura.
“È questo mare, quello odoroso e colorato, quello dei locali e dei musei, quello delle viuzze e delle piazze, quello che gioca a nascondino col giorno e con la notte, che ha visto tutto. Tutto di tutti. Compreso tutto di voi che ormai siete Firenze. Firenze mare”.