
Giulia Siena
PARMA – Il 20 gennaio ricorre il centenario dalla nascita del grande regista Federico Fellini. Una vita di visioni, di creazioni, di illusioni. Un’arte, quella cinematografica, cominciata e coltivata fin dagli anni dell’infanzia.
Era curioso, Federico, un osservatore attento: dai suoi occhi trasognanti e vispi emergeva la voglia – spesso inconsapevole – di catturare e creare. Fumetti, disegni, film.
Era geniale, Federico; lo sguardo, fin da piccolo, era la sua personalissima macchina da presa per filtrare il presente e trasformarlo in un luogo magico. E di quel luogo ci racconta Eva Montanari in un albo illustrato onirico e delicatissimo (Federico, pubblicato da Kite Edizioni nel 2014). A parlare, nella nebbia della Rimini anni Trenta, è un burattino, Pinocchio, alter ed ego di Fellini. Tra una tenda da circo e personaggi nostalgici e verosimili, Federico si immerge nelle letture, si alimenta di narrazioni e immaginazione, cresce tra scoperte, musica e corse.
A cento anni dalla nascita di Fellini, Federico, è uno dei libri che più intensamente interpreta la figura del cineasta italiano immaginando un passato trasognante e denso di ispirazioni. Parole semplici ed incalzanti per coinvolgere anche i piccoli lettori (dai 6 anni) nella storia del celebre regista. L’autrice del volume, Eva Montanari, ha unito illustrazioni suggestive a parole romanzate e leggere.