Dopo “Sorella” e “Italia”, Marco Lodoli torna in libreria con un nuovo romanzo: “Vapore”

Alessia Sità

ROMA –Il mondo non è un posto adatto agli esseri umani, ci stiamo dentro sognando altro, e altro non c’è. E allora facciamo il nostro spettacolino, poi un inchino e ciao.
Il desiderio di cambiare la realtà e la voglia di essere felice nonostante l’orrore del mondo fanno da sfondo al nuovo romanzo di Marco Lodoli, “Vapore”, edito da Einuadi. A raccontare la storia di un padre ‘scapestrato’, ma dal cuore grande, e di un figlio idealista è Maria Salviati, un’ex professoressa settantaduenne. Pur di non perdere la memoria degli anni passati, Maria racconta la sua storia al giovane agente immobiliare, Gabriele, che l’aiuta a vendere la sua casa di campagna. Lentamente riaffiorano nella mente della donna tutti i ricordi legati agli unici due uomini che lei abbia mai amato: il marito Augusto, conosciuto anche come Mago Vapore, e il figlio Pietro. L’evanescenza del primo ben presto si scontra contro l’idealismo e l’utopia comunista del secondo. Mentre Augusto è in grado di accettare la realtà nel bene e nel male, Pietro sente il disperato bisogno di cambiarla, nella speranza di poterla migliorare. Purtroppo, però, solo l’amore non basta a proteggere le persone a noi care e questo Maria lo sa molto bene. “Vapore” è la storia di una famiglia non convenzionale, che nasconde un terribile segreto. Con uno stile brillante ed elegante, Marco Lodoli ci regala una storia che riesce a commuovere, toccando le corde più profonde dell’animo umano. Inevitabilmente, il lettore si lega alla concretezza di Maria, all’allegria di Augusto e all’ingenuità di Pietro. Fra le scene più belle, che Lodoli ci regala vi è senza dubbio, quella in cui Vapore scrive un sonetto d’amore in romanesco alla sua adorata Maria. Fra le righe di quella poesia si capta la bontà e la semplicità di un uomo che, dietro alla sua evanescenza, cela un gran cuore e un immenso amore per la sua famiglia.”Vapore” ci conduce con dolcezza nel cosiddetto ‘male di vivere’ che attanaglia i suoi personaggi.

Informazioni su Alessia Sità

Laureata in Editoria e Giornalismo, da sempre coltiva l’amore per il teatro, la lettura e la poesia. Passioni che si sono concretate nel gruppo culturale “Il Carro dell’anima”, nato molti anni fa nel suo piccolo e splendido paese. Per lavoro, si interessa anche di televisione, intrattenimento e serie TV. Ama trascorrere il tempo libero andando al cinema o facendo un salto in libreria (adora, infatti, immergersi nella letteratura chic lit e perdersi in tutte le forme che la cultura può assumere). La sua filosofia di vita si ispira essenzialmente a una delle poesie più belle di Emily Dickinson: “Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane né corsieri come una pagina di poesie che si impenna questa traversata può farla anche il povero senza oppressione di pedaggio tanto è frugale il carro dell’anima.”
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