Giulia Siena
PARMA – “L’unica che non se lo chiedeva, da dove potevo essere uscita, era mia cugina. Si chiamava Gertrude, veniva da New York, ed era più grande di me di dieci anni. Aveva esattamente la stessa età di Tina la quale, ogni volta che la vedeva, storceva il naso e girava la testa dall’altra parte. ‘Che diavolo ci deve fare Gertrude con quelle cosce così grandi? E con quelle spalle da boscaiolo?’, si chiedeva sempre”. Alice Keller – bolognese, classe 1988 – si è spesso dedicata a storie armoniche e delicate, racconti che fanno sorridere attraverso la pacatezza delle parole. Con Contro corrente, il libro pubblicato da Sinnos, la stessa pacatezza torna nelle pagine magistralmente illustrate da Veronica Truttero e costruisce un racconto straordinario sulla forza dei sogni delle donne intessendo storia e desiderio.
Emily è un vulcano; la sua nascita ha scosso le vite dei suoi tranquilli familiari. Le sue urla possenti, il suo pianto sfrenato dovevano essere già sentori della sua caparbia e della sua determinazione. Eppure, quando aveva poco meno di un anno, nulla riusciva a fermare la sua disperazione: né le coccole della mamma, né le attenzioni delle sorelle maggiori, né gli sforzi delle zie. Solo una cosa aveva catturato la sua attenzione, il costume nero lasciatole nella culla da sua cugina Gertrude, quella che tutti pensavano fosse la cugina stramba di New York. Gli anni passarono, Emily crebbe, le urla diminuirono ma il costume rimase testimone dei giorni trascorsi. In qualsiasi stagione, con il caldo o con il freddo, quel cimelio era presente nelle giornate di Emily sotto forma di sciarpa, cappello o cinta. Quando Emily lo indossò era perché aveva visto, sulle pagine di un grande giornale, che sua cugina, quella Gertrude che a nessuno piaceva, aveva stabilito a New York un nuovo record in vasca. Gertrude Ederle era una grande nuotatrice, di quelle che cambiano la storia. Allora Emily indossò il costume e scommise che avrebbe imparato a nuotare nel lago davanti casa, a dispetto di tutto e con l’aiuto del nuovo amico Leo. Solo la determinazione tenne a galla il suo desiderio, solo la grande ostinazione tenne viva quella speranza, che spesso scemava, di rendere orgogliosa Gertrude. Intanto, il mare aspettava la grande campionessa.
La forza di Emily è la forza dei sogni. Una bambina nell’Europa dei primi anni Venti del Novecento è un simbolo di caparbia e forza. Una bambina – frutto della penna di Alice Keller – è un espediente per raccontare la storia di Gertrude Ederle, la nuotatrice statunitense dei record.