ROMA – Continua la trilogia della saga “Il Mondo senza Nome”, scritta da Manuela Raffa.
“I gemelli” è il secondo capitolo della serie pubblicata da Runde Taarn Edizioni.
La trama di tutto il romanzo si innesta sul solco della storia già tracciata ne “La maschera”, primo segmento di questa saga: Isabel, insieme al gruppo formatosi per contrastare l’oscuro mago Dosemberg, attraversa gran parte del Mondo senza Nome per poter acquisire altri tipi di magie che consentano loro di vincere lo scontro, ormai prossimo, con il perfido stregone. Durante il percorso, poi, questi paladini del bene e della pace nelle terre del Mondo senza Nome incontreranno anche altri membri che si aggiungeranno alla spedizione e perciò cambieranno anche gli equilibri che si erano delineati nell’ambito dei trascorsi precedenti (narrati ne “La maschera”), complice in ciò anche la chiarificazione dei misteri inerenti l’identità dei protagonisti delle vicende, che fino ad allora erano rimaste in parte segrete al gruppo stesso.
Tra le pagine si profilano moltissime avventure dove
il viaggio costituisce la tematica centrale del racconto, elemento mediante il quale ogni personaggio è chiamato a confrontarsi con se stesso e con le numerose avversità incontrate lungo il cammino.
Tra le pagine si profilano moltissime avventure dove
il viaggio costituisce la tematica centrale del racconto, elemento mediante il quale ogni personaggio è chiamato a confrontarsi con se stesso e con le numerose avversità incontrate lungo il cammino.
Tuttavia, la dinamicità conferita alla storia da questa costante non impedisce all’autrice di soffermarsi tra le pagine per dare il giusto spazio alla caratterizzazione – soprattutto sentimentale – dei personaggi, ed infatti altra caratteristica fondamentale de “I gemelli” è proprio l’ampio spazio conferito, nella narrazione, agli affetti e ai rapporti che si instaurano tra i vari protagonisti delle vicende.
Ad esempio, è davvero ben descritto il legame che si instaura tra Isabel e Amir, contraddistinto da intensi momenti di complicità, ma anche da punte di forte incomprensione a fronte di un accordo segreto tra lo stesso Amir e Denis (altro membro della sopracitata spedizione).Il libro presenta molti profili di interesse: non solo la storia riesce a catturare l’attenzione del lettore, ma inoltre il modus scrivendi dell’autrice, semplice e asciutto, permette di assaporare ogni singola riga dell’opera senza alcuna distrazione.
Inoltre, Manuela Raffa denota una spiccata abilità nell’elaborare colpi di scena: ogni vicenda ha un esito inatteso, inaspettato, cosicché la lettura è sempre stimolata dal desiderio di sapere come possa evolvere la situazione raccontata in quel particolare momento.
Lo stesso finale de “I Gemelli” crea un piacevole scompiglio e spinge perciò ad attendere l’ultimo capitolo (intitolato “Sotto il manto nero”) di questa bella trilogia, che merita di essere letta – soprattutto dagli appassionati del genere fantasy – per i suoi numerosi spunti di originalità.
Inoltre, Manuela Raffa denota una spiccata abilità nell’elaborare colpi di scena: ogni vicenda ha un esito inatteso, inaspettato, cosicché la lettura è sempre stimolata dal desiderio di sapere come possa evolvere la situazione raccontata in quel particolare momento.
Lo stesso finale de “I Gemelli” crea un piacevole scompiglio e spinge perciò ad attendere l’ultimo capitolo (intitolato “Sotto il manto nero”) di questa bella trilogia, che merita di essere letta – soprattutto dagli appassionati del genere fantasy – per i suoi numerosi spunti di originalità.