ROMA – Fabio Genovesi, autore di Chi manda le onde (Mondadori), ama definirsi “un tentativo di persona” e così, con la spontaneità di chi riconosce e si lascia guidare dalla propria voglia di stupirsi di fronte alla vita, affronta anche questo romanzo, scelto da Mondadori per concorrere al Premio Strega 2015. Il viaggio, il mare, quello tanto caro all’autore nato e cresciuto a Forte dei Marmi, fa da sfondo a Chi manda le onde, un libro ricco di storie e personaggi: una ragazzina albina che ama guardare lo splendore del sole e per vedere ha bisogno di tanta immaginazione, sua madre, un supplente innamorato che si ferma sempre al primo passo, un orfano arrivato da Chernobyl che canta canzoni antiche e un astioso bagnino in pensione.
Tante vite, tante voci per un romanzo corale magistralmente diretto da Fabio Genovesi. Il merito dell’autore è, infatti, quello di “dirigere” le tante storie verso un obiettivo unico: “la vita è in movimento – ama ripetere lo scrittore – ed è impossibile per un autore raccontare una sola storia e da un solo punto di vista”. Allora Genovesi ha analizzato e descritto anime differenti e quasi alla deriva, personaggi che trovano nel mare il proprio punto di riferimento, figure le cui esistenze si modificano improvvisamente, come cambiate dall’arrivo repentino di un’onda sulla spiaggia, come cose “drammatiche, meravigliose, e arrivano come le onde”.
“Un romanzo dovrebbe raccontare la vita e la vita è quello che ti succede mentre pianifichi di fare altro”.