Intervista: nasce Diari di bordo, Libri per viaggiare la libreria dove ritrovarsi per poi ripartire

Diari di bordo_parma_chronicalibriGiulia Siena
PARMA – “Il vero viaggio dello scoprire non consiste nel vedere paesaggi nuovi, ma nell’avere nuovi occhi”. Marcel Proust
Si presenta così Diari di bordo, Libri per viaggiare, la libreria nel cuore di Parma (borgo Santa Brigida, 9) che aprirà le porte lunedì 15 settembre per invogliare curiosi, appassionati e lettori e trascinarli nel mondo del viaggio. Alice Pisu e Antonello Saiz, i due coraggiosi librai, lo faranno attraverso guide, romanzi e poesie legate al viaggio. Diari di bordo, infatti, è una libreria specializzata, un posto magico in cui ogni libro, ogni pagina e ogni parola rimandano a un viaggio intrapreso, sognato o sperato. Poi qui, nel cuore del centro storico, tra le strade di ciottoli a due passi dal Duomo, ogni libro è scelto con quella cura, quella passione e quella voglia che deve avere ogni buon libraio. Diari di bordo è questo, è un posto di cui si sentiva la mancanza, un luogo dove ritrovarsi per essere poi pronti a ripartire.
Ma chiediamolo a loro, ad Alice e Antonello, cos’è Diari di bordo, Libri per viaggiare.

 

Alice e Antonello, due sognatori coraggiosi con un progetto comune che ha dato vita a Diari di bordo, una nuova, nuovissima libreria specializzata nel viaggio. Come è nata questa idea?

C’è un po’ di inconscio in un progetto del genere e c’è tanta, tanta passione, entusiasmo e voglia di poter condividere e suggerire. Aprire una libreria è sempre stato il nostro sogno, poi, per una serie di eventi, ci siamo trovati a mettere nero su bianco il nostro progetto e farlo diventare realtà. Abbiamo voluto, così, creare un luogo dove incontrarsi e confrontarsi, ma non un luogo qualsiasi; abbiamo creduto indispensabile specializzarci e abbiamo scelto il viaggio.

Che cos’è per voi il viaggio?
Il viaggio è qualcosa che inizia e che ti cambia, è un modo per perdersi e lasciarsi andare. E’ un’esperienza sensoriale e, allo stesso tempo, è ricchezza. Viaggiando ti arricchisci di nuovi saperi, di nuove lingue di nuove tradizioni e sei pervaso da quella linfa che ricevi nel toccare e nell’immaginare nuove terre e nuove situazioni.

Perché il lettore dovrebbe scegliere Diari di bordo, cosa può trovare qui?

Qui, da Diari di bordo – come suggerisce anche l’insegna, Libri per viaggiare – dal 15 settembre i lettori potranno trovare un’ampia selezione di guide, romanzi, racconti e poesie sul viaggio, avventure di altri viaggiatori affinché tutto sia stimolo continuo per scoprire nuovi posti, anche solo aprendo un libro. Così, chi vuole intraprendere un viaggio lo può fare lasciandosi guidare da una buona lettura. Un esempio? Se stai pensando di andare a Berlino perché non farti accompagnare da “Berlino. Un viaggio letterario”, il libro di Flavia Arzeni pubblicato da Sellerio?

 

alice pisu_antonello saiz_diari di bordo ChrlIl vostro voler suggerire e condividere titoli con i clienti è frutto di una vera e propria passione per i libri. Una passione che vi ha portato a selezionare tutti i volumi che saranno presenti tra gli scaffali di Diari di bordo. Come li avete scelti?

Il nostro intento è anche far sì che il lettore qui diventi curioso, si senta “coccolato” e abbia fiducia in quello che abbiamo scelto e che gli stiamo proponendo. Per questo abbiamo selezionato uno ad uno ogni volume, facendo scelte difficili e, a volte, sofferte. Abbiamo voluto dare spazio alla qualità e alle realtà editoriali meno pubblicizzate perché offrono cose interessanti. Questa selezione, poi, ci ha permesso di scoprire grandi libri e grandi personaggi: Anne “Londonderry” Kopchovsky, protagonista di “Il giro del mondo in bicicletta” di Peter Zeuthlin (Elliot), ai primi del Novecento sfidò i pregiudizi della società dell’epoca e intraprese il giro del mondo in bicicletta, diventando eroina e simbolo della libertà femminile.

Questo potrebbe essere già un ottimo suggerimento ma vi voglio mettere alla prova (in senso buono!) e voglio che mi consigliate tre libri per l’autunno; tre libri per uno quindi sei, sei suggerimenti di lettura.

Comincio io, Alice, suggerendovi “Passaggio a Teheran” di Vita Sackville-West (Il Saggiatore), un libro affascinante per i racconti e per i luoghi che descrive. A farlo è l’autrice, una donna che viaggia da sola negli anni Trenta. Proseguirei, poi, con “Viaggio al buio” il libro di Eleonora Goio ed Ennio Zingarelli (Besa) che racconta di un viaggio intrapreso da due persone incontratesi poco prima di partire e che da Udine ripercorre l’antica Via della Seta. Chiudo con “In bici dalla Siberia” di Rob Lilwall (Ediciclo), il viaggio personale di un insegnante di geografia che lascia tutto e arriva fino in Siberia solo con la sua bicicletta.

Per me, Antonello, un ottimo suggerimento è “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, il libro che mi ha fatto capire cosa è la narrativa di viaggio. Attraverso questo libro vivo Procida, i suoi profumi e le sue sensazioni, pur non essendoci mai stato. Penso sia questo il vero senso della letteratura di viaggio. Un altro ottimo libro che mi sento di consigliare è “Sensi di viaggio” di Marco Aime (Ponte alle Grazie) perché analizza il viaggio dal punto di vista sociologico raccontando paesaggi, atmosfere e persone. Infine, come non leggere “Il mio primo viaggio in Grecia” di Konstantinos Kavafis (Argo), diario di un viaggio attraverso la Grecia nei primi anni del Novecento.

 

Buone letture!

“Anche leggere un libro, in fondo, è come fare un bel viaggio, che al termine lascia la medesima sensazione di nostalgia, se si è abbastanza pazienti da arrivare in fondo”.

“In Vespa a Capo Nord”, un viaggio che passa dal Pisa Book Festival

Copia di Layout 1PISA – Sarà presentato durante l’XI edizione del Pisa Book Festival (Palazzo dei Congressi – Sala Blu, 16 novembre ore 11.00) “In Vespa a Capo Nord. 9.680 Km, 34 giorni, 50 Km/h on the road”, il libro di Filippo Logli pubblicato da Exòrma Edizioni. 

Da Pontedera a Capo Nord, in due a cavallo della mitica Vespa. Una PX del 1982, 125 di cilindrata, che dopo anni a riposo in cantina percorre 9.680 chilometri in 34 giorni – e nel mezzo si fa anche una crociera sui mari del Nord in barcastop! In questo diario di viaggio ogni pagina è un’avventura. Dalla ricerca di finanziatori e sponsor – perché questo è un viaggio a costo zero – alle prime brevi uscite sulle strade di casa; dalle scalate estreme nella terra dei troll all’incontro con chi, tramite Couchsurfing, offre ospitalità sul proprio divano anche al Polo Nord. Tappa dopo tappa, chilometro dopo chilometro, Filippo Logli ci racconta il piacere di guardare il mondo con lentezza, di farsi sorprendere da scenari mozzafiato, da incontri singolari, e dalle pieghe inattese che un imprevisto – per esempio un guasto meccanico o un banale fuori programma – può far prendere al viaggio. Senza dimenticare l’affetto e l’aiuto di tutti i Vespa Club incontrati, e lo stupore e l’ammirazione di chi in giro per l’Europa ha incrociato il cammino dei due temerari vespisti e si è fatto incantare dal fascino di questo mezzo storico e immortale.

Novità: “Andirivieni”, una vita in viaggio

andirivieni_200pxROMA “Si dice che la testa non serva solo a usare il cappello. Si dice anche che le gambe e i piedi non esistano solo per usare le scarpe. Con le gambe e i piedi camminiamo, corriamo… viaggiamo”. Il viaggio è il tema centrale di “Andirivieni”, il libro di Isabel Martins Minhós e Bernardo Carvalho pubblicato in queste settimane da La Nuova Frontiera Junior.

 

L’andirivieni degli uomini, che percorrono chilometri e chilometri in automobili, navi e aerei, ci sembra al giorno d’oggi facile e scontato. Ma sulla terra non siamo gli unici: come noi, molti uccell mammiferi e pesci si muovono in cerca di cibo o di un buon clima. E questi incredibili viaggiatori non solo ci sorprendono per le distanze che percorrono, ma anche per l’enorme rispetto che, al contrario di noi, hanno nei confronti della natura e dell’ambiente.

 

Andirivieni è colori, viaggio e cultura del viaggio. Andirivieni è un libro illustrato (adatto dai 5 anni) ci sfida a riflettere sul nostro arrogante stile di vita quando viaggiamo, perché spesso, ignorando le esigenze e le culture dei luoghi che visitiamo, possiamo mettere a repentaglio il fragile equilibrio del pianeta.

 

 

Novità Guide e Viaggi, tanti itinerari tutti da scoprire

newton_guidaROMA – Tempo di viaggi. Tempo di scegliere da quale terra vogliamo farci affascinare e quale guida accompagnerà la nostra avventura. Tra le diverse proposte in libreria partiamo dalla“Guida segreta ai paradisi naturali d’Italia”, di Gabriele Salari con la prefazione di Fulco Pratesi. Il volume, pubblicato da Newton Compton racconta l’italia come un paradiso naturale, ricco di sorprese: la montagna e il mare che si sfiorano e poi  passare dai tremila metri dell’Etna ai fondali di Ustica senza bisogno del passaporto.

 

 

touring_liguriaTouring Club porta in libreria “Cinque Terre e il Golfo dei Poeti”, la prima Guida social (sulla pagina Facebook, raggiungibile anche tramite QRCode dalla copertina, è possibile condividere foto), una guida e una web community per scoprire e vivere al meglio la vacanza. Grazie al formato maneggevole, alla grafica fresca e alle pagine apribili a finestra, questa guida è  simpatica e facile da usare: in apertura curiosità, tradizioni, storia del territorio, mappa d’insieme e info pratiche; nelle pagine seguenti decine e decine di segnalazioni per tema e località aggregate per macro Aree: Arte, Natura, Mare, Relax e Divertimento, Gustare, Escursioni/Trekking e puntualmente localizzate sulle mappe di dettaglio; in chiusura il meglio per dormire a seconda dei propri gusti e budget.


salento_itinerari_addaDalla Liguria alla Puglia, Adda Editore propone “Salento Itinerari ed escursioni” di Carlos Solito, una guida ai luoghi da non perdere:
 dopo il tour urbano alla città di Lecce, il primo “on the road” riguarda la costa adriatica partendo da San Cataldo fino a Santa Maria di Leuca. Segue la costa ionica risalendo dal capo di Finibus Terrae fino a nord di Porto Cesareo ai confini con la provincia di Taranto. Nell’entroterra, a nord di Lecce, si passa dalle campagne e paesi del Tavoliere Messapico fino all’isola linguistica e culturale della Grecìa Salentina, appena sotto il capoluogo. Ancora un itinerario copre quei luoghi che dalle campagne neretine seguono la dorsale delle Serre Salentine. L’ultimo parte da Maglie e arriva a lambire il Capo di Leuca muovendo nell’immediato entroterra della costa adriatica meridionale. Completano il viaggio 15 escursioni brevemente introdotte nelle loro caratteristiche salienti e dettagliatamente descritte nel percorso e nel tempo di percorrenza riferito a un escursionista medio.
isole tremitiSi snoda tra la Puglia e il Molise “Isole Tremiti e Termoli”, il libro di Donatella Langiano ed Edoardo Agresti pubblicato nella collana Guide d’Italia di Polaris. Natura, turismo e cultura uniscono queste due terre: Termoli con il suo antico borgo marinaro, i caratteristici vicoli stretti e l’affascinante sistema della pesca al trabucco è una piacevole sosta prima di partire verso le Isole Tremiti, dove storia e mito si fondono nel mare blu cobalto. Qui, l’isola di San Nicola è testimone della storia, iniziata con i Greci per continuare, in un susseguirsi di eventi, con l’insediamento dei tre diversi ordini monastici e la realizzazione dell’abbazia-fortezza, monumento tra i più enigmatici della Puglia medioevale. La più selvaggia isola di San Domino, invece, con i suoi sentieri ombreggiati dai pini d’Aleppo e le sue innumerevoli cale, anfratti e grotte offre al viaggiatore un totale contatto con la natura e momenti di pieno relax. Completano il testo cartine geografiche, disegni e mappe dei percorsi consigliati nonché informazioni utili per itinerari di visita a piedi, canoa e barca, per consentire così una perfetta organizzazione del proprio viaggio. Inoltre le fotografie di Edoardo Agresti ne fanno un volume piacevole anche per una rilettura successiva: esse colgono infatti l’essenza dei luoghi, permettendo al turista viaggiatore di sentirsi ancora parte del viaggio stesso.

 

meridiani_sudtirolRisaliamo la Penisola per scoprire “Alto Adige-Südtirol. Speciale”, la nuovissima pubblicazione di Editoriale Domus nella collana Meridiani. Il volume guarda al mondo con occhi curiosi, e più che descriverlo, lo interroga lasciando che siano i luoghi a raccontarsi attraverso la natura, i monumenti, i paesaggi urbani, i volti e le storie della gente, le espressioni artistiche e culturali, la moda e lo sport. Ogni numero è un viaggio non convenzionale in città e paesi che pagina dopo pagina, attraverso reportage giornalistici, servizi fotografici, racconti di famosi scrittori svelano la loro anima più profonda.

“Spagna Sud”, spesso il viaggio parte dagli scaffali

spagna sudROMA –  E’ in libreria da solo poche settimane “Spagna Sud”, la nuova guida di Touring Editore pensata per i viaggi primaverili verso le più belle mete della Spagna.
Nata come una guida completa a tutte le bellezze architettoniche, paesaggistiche e storiche della parte meridionale della Penisola Iberiche e le sue isole, la nuovissima guida è valido supporto per conoscere il fascino del territorio senza perdere il gusto del viaggio. Madrid e la sua Comunità, Castiglia La Mancha, Castiglia e Léon, Estremadura, Murcia e Andalusia, Comunità Valenciana, più l’espansione atlantica delle Canarie, compongono questa porzione di Spagna a sud del Duero.



10 capitoli, otre150 foto a colori, 28 tra carte, piante e una sezione con tutti i suggerimenti per organizzare al meglio il viaggio. Guida alle informazioni pratiche 168 informazioni utili, 395 indirizzi dove dormire, 315 ristoranti e tapas bar, 102 suggerimenti per il tempo libero, 50 negozi, 33 eventi da non perdere.

“GiraPuglia”, 12 itinerari per una regione buona tutto l’anno

ROMA – “Dalle scogliere del Gargano ai monti Dauni, dalle Murge alla Valle d’Itria, dalla Messapia al Salento, la Puglia punta ancora una volta sull’eccellenza della semplicità, sul sapiente accostamento di materie prime di qualità, sull’indole di un popolo che sa accogliere e condividere.” Guidati da questi buoni propositi e da “GiraPuglia” si può partire alla scoperta di un territorio che riesce ogni volta a sorprendere. Stiamo parlando della Puglia, regione dalle antiche tradizioni storiche, dal fascino naturalistico e dall’ampia offerta enogastronomica. La regione dei due mari viene raccontata in “GiraPuglia” attraverso dodici itinerari del gusto per esplorarla in qualsiasi stagione dell’anno. Attraverso questo semplice e completo volumetto arrivato alla sua terza edizione e pubblicato da Tirsomedia, il turista, il curioso e il buongustaio potranno intraprendere ogni volta un viaggio diverso: esplorare le vigne di Nero di Troia o di Negroamaro, perdersi nelle bellezze architettoniche dei castelli di Federico II di Svevia, seguire le strade dell’olio extravergine di oliva attraverso le 5 DOP della regione, oppure lasciarsi trasportare dal ritmo della Valle d’Itria.

 

Tutto questo è la Puglia e molto altro si può scoprire con “GiraPuglia”; non solo una guida ma un vero e proprio universo proiettato in una terra sempre viva.

Un viaggio all’insegna della solidarietà

 Silvia Notarangelo

ROMA – I motivi per intraprendere un viaggio sono tanti. Si può partire spinti dalla curiosità di conoscere luoghi e culture diverse, per puro divertimento, per fuggire o evadere dalla routine quotidiana. Tra le ragioni più nobili c’è, senza dubbio, il desiderio di aiutare chi ha più bisogno. Un’aspirazione condivisa anche da Mariella Carimini e Silvia Gottardi, due amiche inseparabili, unite dalla passione per i viaggi ma soprattutto dalla stessa sensibilità verso chi è meno fortunato.
donne al volante TRANSAFRICA” (Polaris) è il resoconto dettagliato e appassionante della loro ultima avventura, un’avventura sostenuta e incoraggiata dalla Gazzetta dello Sport.
Quando, più di due anni fa, le ragazze si sono presentate al quotidiano rosa con un progetto tanto lodevole quanto ambizioso, il giornale di Andrea Monti ha creduto in loro, conquistato da un sincero entusiasmo e dalla voglia di misurarsi con una “missione impossibile”. Da allora, da quel primo incontro, le due amiche hanno portato in giro per il mondo il nome della Gazzetta e del suo indimenticabile direttore Candido Cannavò.
Nel 2011 è scoccata l’ora della seconda missione: un viaggio attraverso l’Africa, da Milano a Cape Town, per un totale di 16.000 km. Destinazione ultima, la Casa del Sorriso Cesvi di Philippi, una struttura dove sono accolte donne vittime di violenza e malate di AIDS. È a loro che Silvia e Mariella hanno donato il ricavato del viaggio.
Dopo una crociera di otto giorni per raggiungere l’Egitto, ecco che il 1° agosto la nave sbarca ad Alessandria: per la rosa Land Rover Discovery, prontamente ribattezzata Gazzamobile2, è il momento di iniziare la Transafrica. Come ogni viaggio che si rispetti, non sono mancati imprevisti, contrattempi, incomprensioni ma anche piacevoli sorprese. Le giornate, lunghe e faticose, sono state dense di incontri ma anche di occasioni per riflettere e confrontarsi con realtà molto diverse.
A completare questo piacevole volume un ricchissimo apparato fotografico e alcune utili schede di approfondimento con notizie, curiosità e suggerimenti per ognuno dei sette Paesi attraversati dall’instancabile Gazzamobile e dalle due inarrestabili amiche.

VerbErrando: Soli mai più

Veruska Armonioso
ROMA
– Ho errato per un po’. Del resto, era proprio questo il mio scopo in questo giornale, errare e, intanto, produrre parole. Solo che nel mio errare, nelle ultime settimane, non ho prodotto più niente.
Mi sono accorta che mi mancava lo scrivere solo cinque minuti fa. Stavo rispondendo a una lettera elettronica di una mia amica e le parlavo di ovvietà stampo anziana di paese, ossia di quanto fosse bello essere sani, vivi, felici e di quanto fossi disposta a rischiare tutto pur di avere la felicità. Si parlava di immobilità, emotive, geografiche. Di persone non disposte a muoversi per prendersi un lavoro, una casa, una vita, un amore. E si parlava anche di persone che, invece, fanno passi, vanno avanti e, intanto, costruiscono loro stesse.
Costruire è un tema che tratto spesso qui, il fatto è che ho passato tutta la mia vita a costruire… per me, per me con altri, per poi scoprirmi sola.
Un’altra amica, una giornata diversa: ieri.
Entrambe occupate a maneggiare una tazza di tè e lei mi dice: “E’ un problema non avere paura, in questo modo non si può condividere niente di duraturo con chi ne ha, è troppo difficile metterla in pratica la condivisione, pur volendola fortemente”.
“La paura che paralizza è la vera carogna. Dove c’è paura non ci può essere tutto il resto, non ci può essere struttura” le rispondo salomonica.
“Allora è un problema avere struttura, in questo modo non si può condividere niente con chi non ne ha.”
Ci sono persone pietrificate dalla paura; ricolme di convinzioni limitanti, di voci diaboliche e autodistruttive, non vedono niente con chiarezza. A volte non vedono niente di niente. Un aerosol di incertezze e caos che gli entra dalla bocca e dalle orecchie, per poi toccare gli organi interni e arrivare al cervello. Lì, dove risiede la ragione e l’emozione, tutto si avvolge di una nebulosa.
Poi arriva un tardo pomeriggio di primavera, la vita si riattiva, gli ormoni sono in pentola quasi pronti per l’ebollizione e basta un attimo, un incontro fortunato, e tutto sembra più chiaro.
La forza del primo sguardo, del primo sorriso, della prima stretta di mano. La forza della curiosità verso l’ignoto e la voglia di conoscere, svelare, avere ben presente che ti fa tornare giovane…

“Ero giovane, e la sincerità mi era abbastanza facile. […]
<Non è bene avere troppa fretta> disse il maestro.
<Penso di essermi già calmato> […]
<Tu sei pieno di entusiasmo. Quando l’entusiasmo si spegne, si rimane disgustati. La tua presente opinione su di me mi amareggia, ma ancora di più mi angustia il cambiamento che avverrà in te con la disillusione>.
<Mi reputa così volubile? Le do così poco affidamento?>
[…]
<Non è che non mi fidi di te in particolare. Non mi fido degli uomini in generale.>
[…]
< Allora non ha fiducia nemmeno in sua moglie?>
< Non ho fiducia nemmeno in me stesso. E dal momento che non posso credere in me, non posso crede nemmeno negli altri. E non posso far altro che maledire me stesso>.
<Se la prende così seriamente, non potrà fidarsi mai di nessuno.>
<Non si tratta soltanto di un mio pensiero. Io ho dato la mia fiducia e, dopo averlo fatto, mi sono spaventato. Mi sono tremendamente spaventato[…] Comunque non devi darmi troppo retta, perché potresti venire tradito, e in questo caso ti vendicheresti crudelmente dell’inganno>.
<Maestro, che cosa intende dire?>
<Se oggi si sta in ginocchio davanti a una persona, domani le si potranno mettere i piedi in testa. Rifiuto l’ammirazione di oggi per evitare le ingiurie del futuro. Preferisco sopportare la solitudine adesso, piuttosto che trovarmi ancora più solo negli anni a venire. Vedi, la solitudine è il prezzo che noi dobbiamo pagare per essere nati in questa epoca moderna, così piena di libertà, indipendenza, ed egoistica affermazione individuale>.”

Non ho paura di dire che la solitudine è ineludibile. Ho avuto paura per lungo tempo di restare da sola. Avevo paura di non poter avere calore per me, un abbraccio, una voce che mi chiamasse “amore”. Chiedevo tutto questo come l’ultima sigaretta per un condannato a morte. Temevo la morte. Abbracciavo la morte nella mia vita, seppur non accettandola. La accoglievo tutti i giorni.
Sono stati gli anni più bui della mia esistenza, la mia vita senza me. Ero presente per chiunque altro eccetto me, giusto per giustificare la mia esistenza.

“Benché avessi stabilito di vivere come se fossi morto, a volte il mio cuore rispondeva al movimento del mondo esterno, e sembrava quasi danzare con energia repressa. Ma non appena io tentavo di farmi strada attraverso la nube che mi circondava, una forza dotata di uno spaventoso potere mi si avventava addosso, non so da dove, e mi serrava il cuore; io arrivavo al punto da non potermi più muovere. Una voce mi diceva <Hai ragiona e non fare nulla. Resta dove sei>. E ogni desiderio di azione mi abbandonava di colpo. Dopo un attimo, il desiderio ritornava. E io tentavo ancora una volta di farmi strada, poi di nuovo venivo frenato. E urlavo, con furia e dolore < Perché mi fermi?> Con una risata crudele, la voce mi rispondeva <Lo sai molto bene>. Allora capitolavo in una resa senza speranza.
Ti prego di credere che, benché tu possa avere avuto l’impressione che io abbia condotto una vita monotona e senza complicazioni, in me si è sempre svolta una penosa lotta senza soste. […] Quando infine mi fu evidente che non potevo rimanere più a lungo in quella prigione, e che non ne potevo evadere, fui spinto a concludere che il gesto più facile, per me, fosse il suicidio. Potresti chiederti come mai arrivassi a quella conclusione. Ecco… il fatto è che quella terribile forza strana che mi afferrava al cuore ogni volta che pensavo alla mia fuga dentro la vita, mi lasciava almeno l’illusione che io fossi libero di trovare una via d’uscita dentro la morte. Se proprio volevo muovermi, potevo farlo soltanto verso la mia fine. In due o tre occasioni tentai di seguire questo unico corso che il destino mi lasciava aperto. Ma ogni volta venni trattenuto dal sentimento che mi univa a mia moglie. Inutile dirti che non avevo il coraggio di trascinarla con me. Né potevo confessarle ogni cosa. Come potevo derubarla della vita che le era stata assegnata, e forzarla a condividere il mio personale destino? Perciò esitai. In seguito, osservando mia moglie, mi dicevo che avevo fatto bene a esitare. E riprendevo a vivere, privo di speranze, avvertendo gli occhi di mia moglie puntati su di me.”

Ho combattuto contro draghi a mani nude, e attraversato il fuoco, e camminato a piedi nudi sopra il ghiaccio in questi ultimi mesi, per arrivare qui, oggi, ventinove ottobre duemiladodici, a dire che non ho paura più.
Non ho paura più di quelle voci. Le manderò a fanculo ogni volta che mi diranno “lascia la presa, vieni via con me” e mi girerò dall’altra parte, alla mia destra, verso chi mi ama, verso chi mi dice “stai con me”, verso chi mi dice “voglio che sorridi”, verso chi mi apre le braccia, verso chi mi sorride.
Penso che i nostri tempi moderni, questi giorni di grandi e pesanti gravi, necessitino di una rete affettiva fitta ed elastica. Da soli siamo persi. Restare da soli, dare retta a quella voce che ci dice che “la solitudine è un prezzo da pagare” vuol dire serrare la strada alla felicità.
Io accetto, oggi, di essere la prima alleata di me stessa. Ma sola, da sola, mai più.

Brani estratti da “Il cuore delle cose” di Natsume Sōseki – ed. Neri Pozza

 

 

“New York: viaggio nella Grande Mela”: una guida per scoprire una delle città più affascinanti

Alessia Stà
ROMA –
L’estate è ormai alle porte. Se ancora non avete scelto cosa fare per le vostre vacanze, vi consiglio di leggere la nuova guida edita da Polaris: “New York: viaggio nella Grande Mela” di Corinna Bajocco, troverete tante informazioni interessanti su una delle città più affascinanti tutta da scoprire.
La letteratura relativa alla City è vastissima, romanzi, poesie, film, articoli, canzoni; eppure c’è un denominatore comune. Ognuna di queste espressioni artistico letterarie racconta una NY immensamente grande e immensamente piccola. Una NY personale, soggettiva, vissuta, pensata e descritta assecondando la propria singolarità. Questa soggettività è la più grande verità relativa alla Grande Mela: la metropoli immensa, dove la pluralità delle voci e la multiculturalità delle espressioni trovano la loro più completa realizzazione, è tuttavia anche un piccolo centro, una piccola realtà personalissima per ogni singolo abitante o futuro abitante o semplice turista in cammino fra le sue strade. Sia che ci si perda in questa città per la prima volta o per la centesima si percepisce un senso di intimità e tuttavia straordinaria potenza. Così che da lontano ci immaginiamo una metropoli eccessiva, rumorosa, verticale; dal di dentro invece respiriamo un bizzarro senso di comfort e familiarità come se tutto ciò che ci accade stesse accadendo nella propria città, nel proprio quartiere, a casa propria. Il libro racconta, oltre alla necessarie e più tradizionali indicazioni di viaggio, queste mille finestre aperte sulla città, questa moltitudine di occhi che la osservano, questo continuum di persone che la abitano e questo immenso senso di fascino e curiosità che attrae viaggiatori da tutto il mondo. Ci sono perciò percorsi, visite, cose da fare e vedere, eventi, festival, parate e piccoli pomeriggi di insolito shopping così come farebbero i newyorchesi, così come se fossimo newyorchesi. E ci accompagnano le voci di scrittori, artisti, architetti, curatori, personal shopper, perditempo, musicisti, professori e malviventi. Ne esce fuori una guida in puro stile Polaris.

“Bye Byte: Internet e nuove tecnologie per organizzare il viaggio perfetto”

ROMA – Se desiderate organizzare un viaggio impeccabile  leggete “Bye Byte: Internet e nuove tecnologie per organizzare il viaggio perfetto”, la guida di Simone Bardi e Fabrizio Lanciotti pubblicata da Polaris Edizioni.
Quando un esperto informatico giramondo, programmatore per multinazionali, stringe la mano a un geniale ingegnere in piena sintonia con il terzo millennio ecco che fatalmente nasce questo manuale. “Bye byte” propone, in modo rigoroso e brillante insieme, le istruzioni per una perfetta valigia da tecnoesploratori ma non solo. I due “geek” – come vengono definiti gli appassionati, diciamo i fanatici delle nuove frontiere, da qui l’adozione del ‘geco’ come accompagnatore nei vari capitoli – ci svelano segreti e consigli per affrontare un viaggio nel modo più moderno, sicuro e confortevole sfruttando le opportunità offerte dal Web e dal mercato tecnologico. Una preziosa guida per tutti, dagli sprovveduti più totali (la maggioranza) agli esperti più navigati, dai tecnoscettici ai tecnoentusiasti.

L’avventura parte dall’idea del viaggio, dalla possibilità sempre più semplice, ma anche più insidiosa, di organizzarlo fai da te grazie ai siti Internet: ecco quindi i consigli su quali consultare e quali no, come prenotare un volo o un albergo nel modo più tranquillo ed economico, quali guide scegliere, le assicurazioni che vale la pena stilare in Rete, i vantaggi e i limiti dei blog, i tranelli, o addirittura le truffe, da evitare, le risorse inesplorate e le occasioni da cogliere al volo. Si passa poi alla v@ligia, con la “a” che diventa una chiocciolina per ribadire il concetto di un bagaglio tecnologico, nel senso di intelligente: ciò che è indispensabile portare e cosa invece conviene lasciare a casa, o magari acquistare a destinazione.
I consigli più preziosi per portare con voi il minimo indispensabile fardello telematico evitando eccessi di peso e di ingombri, tra cellulari, navigatori, computer portatili, ipod, iphone, iphone, smartphone, netbook e altre diavolerie “indispensabili”. Senza dimenticare le macchine fotografiche, digitali s’intende: reflex o compatte? Una vera sfida combattuta a colpi di pro e contro. Ma anche videocamere, navigatori satellitari, chiavette e una certezza, anche se siete agli antipodi: restare collegati con il mondo.