Nottetempo, La vita anteriore

La seconda prova narrativa di Mirko Sabatino merita la nostra lettura

Giulia Siena
PARMATu sei me che comincio, io sono te che finisci. E’ l’allucinazione di un moribondo, questa, oppure è il sogno di un nascituro”? L’uomo sorride. “Forse tutt’e due le cose insieme. La vita e la morte che si attraversano in un istante lungo, lunghissimo. Magari è questo, l’eternità”.

Di eternità, vissuto, perdite, famiglia, amicizia, incontri e fughe è fatto La vita anteriore, secondo romanzo dello scrittore, mio conterraneo, Mirko Sabatino. Tante tematiche – mi direte. Un po’ le solite tematiche – aggiungerete. Cosa c’è di nuovo? – chiederete. La vita anteriore è impastato di dolcezza e realtà ed ha un intreccio narrativo particolarissimo – vi risponderò: è diviso in quarto parti che anticipano e raccontano la storia di Ettore Maggio.

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Nella scrittura di Beati gli inquieti

Intervista a Stefano Redaelli, dolenti epifanie poetiche giunte su carta

Parlare di Beati gli inquieti significa raccontare la bellezza dell’ascolto; una bellezza che si cela anche dentro storie di dolore e buio abissale. Parlare di Beati gli inquieti è dare voce al silenzio assordante riguardo la malattia, alle strutture psichiatriche, alla solitudine dei pazienti. Parlare di questo libro e farlo con il suo autore, Stefano Redaelli (nella foto in basso), è fare insieme una riflessione; un esercizio accorto di poesia, memoria e consapevolezza.

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Morellini Editore: I passi di mia madre

Elena Mearini, costruire un romanzo per scrivere l’assenza

Il rumore è quello di passi veloci. L’esigenza è quella di porre una distanza – tanta – e la voglia è quella di cancellare. Bisogno di ricominciare. Annientare il passato per fare posto al futuro. Ma quale?
Le domande che Agata si pone sono tante e si affollano nella sua testa da tanto tempo, da anni, da quando sua madre, in una sera qualsiasi, decise di indossare un abito elegante, scarpe comode e il suo solito pesante make-up per fuggire. Voleva scappare da una famiglia “normale”, da un marito e una figlia spesso lasciati soli, a sera, per rifugiarsi tra le braccia di qualcuno, tra i rumori di un locale, tra le luci di una ribalta che non era mai arrivata.
I passi di mia madre è il nuovo romanzo di Elena Mearini, pubblicato da Morellini Editore nella collana Varianti diretta da Sara Rattaro.

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La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin

Enrico Ianniello tra la bellezza dei piccoli eroi

In una giornata di festa l’augurio più bello è quello dello stupore; lasciarsi stupire ed essere – ancora – capaci di godere delle improvvise gioie nascoste nelle piccole cose. Lo stupore odierno, nella giornata del Lunedì dell’Angelo, arriva dalle pagine di La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin (Feltrinelli), primo romanzo dell’attore e traduttore campano Enrico Ianniello. Il libro, pubblicato nel 2014, arriva su queste pagine in maniera tardiva, ma è stata una lettura sorprendente: riesce a catturare per la sua storia originalissima e per una scrittura leggera e profonda che alterna momenti di riso e momenti di profonda commozione.

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NEO: “Beati gli inquieti” perché loro conoscono l’amore

Emarginazione, follia e spiritualità

216 pagine, 15 euro, in libreria da poco più di un mese, candidato allo Strega e già in ristampa. Questi i dati tecnici di Beati gli inquieti, il romanzo frutto della penna di Stefano Redaelli, professore di Letteratura Italiana presso l’Università di Varsavia. Ma oltre le statistiche, qui, in queste pagine, a parlare è ben altro. La corsa allo Strega si è interrotta (svelata la dozzina dei semifinalisti), continua però il percorso di questo sorprendente romanzo.
Pubblicato da NEO, Beati gli inquieti nasce da una lunga esperienza sul campo e da una riflessione ricercatissima e approfondita sul valore letterario-filosofico (Merini, Tobino, Brentano) dell’alienazione mentale.
“Da anni conducevo ricerche sulla follia. Avevo letto migliaia di pagine di romanzi, saggi, articoli, ma studiarla non mi bastava più: volevo vederla da vicino, sentirla, parlarci”.

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10 Libri del cambiamento

Nuova stagione, nuove letture!

L’arrivo imminente di una nuova stagione porta con sé il cambiamento; quel cambiamento così atteso e desiderato nonostante la fissità del tempo che viviamo. Quali letture potrebbero accompagnarci in questa transizione verso un nuovo periodo dell’anno? Quali libri racchiudono – in maniera espressa o solo come chiave di lettura soggettiva – la voglia, l’esigenza o la storia di una trasformazione?

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Vague edizioni: Cali, viaggio nell’assenza

“Solo i bambini sanno amare” e questo basta

Cosa comprende un bambino della morte? Cosa sente oltre l’assenza, il distacco, la frustrazione, la confusione e il dolore? Ogni bambino, in età differenti, comprende la morte in maniera diversa; quello che fa Bruno, a sei anni, quando perde la madre, è diventare un osservatore. Bruno è troppo piccolo per partecipare al corteo, può solo guardare dalla finestra, osservare la figura allontanarsi, mentre tutti gli altri cercano di cancellare le tracce del passaggio materno sulla terra.

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Cristò Chiapparino riparte con NEO

La carne: smettete di pensare al mondo che conoscete già

Smettete di pensare al mondo come lo conoscete già. Quel mondo non esiste più. E non è colpa di una pandemia o dei recentissimi fatti di cronaca, no. Del mondo come lo conoscete ora – nel bene e nel male – non rimane che un ricordo nella testa e nei pensieri di un ottantenne e risale a quando l’uomo aveva otto anni.

Cristò Chiapparino pubblicò La carne qualche anno fa, nel 2015, con l’attenta Intermezzi Editore; ora, la sua scrittura asciutta e levigata torna a farsi leggere in questo romanzo dalle tinte fosche e i tratti geniali ripubblicato da Neo Edizioni.

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Mondadori: il romanzo di Livia Franchini

Gusci. Una storia d’amore e guarigione

Giulia Siena
PARMA
– “La vita continua a macinare e io le sto dietro. Marzo sembra ancora lontano, ma lo so: arriverà la primavera quando meno ce lo aspettiamo. Arriverà il momento di un nuovo inizio”.
Ruth attende un nuovo inizio. E’ come se, dopo dieci anni, si fosse ridestata da un sogno e ora deve ritrovare la strada: cercarsi, riconoscersi, riadattarsi. In questi dieci – lunghi – anni la storia d’amore con Neil, il ragazzo dell’agenzia di viaggi che ha fatto di tutto per avvicinare quella giovane infermiera imperfetta e inconsapevole.

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La Lepre Edizioni

La gatta della Regina di Domitilla Calamai e Marco Calamai de Mesa

Daniela Distefano
CATANIA
– Scritto a quattro mani, La gatta della Regina (La Lepre Edizioni) di Domitilla Calamai e Marco Calamai de Mesa, ideale seguito del romanzo La mantella rossa, ma anche racconto a sé, narra le peripezie di tre fratelli – Álvaro, Inés e Juan de Mesa – a cominciare dal 1519. Sono trascorsi quasi vent’anni da quando Diego de Mesa e Clara Fonseca, i protagonisti di La mantella rossa, si sono stabiliti a Tenerife, tappa cruciale per le navi in viaggio verso le Indie. I loro figli sono i rappresentanti della prima generazione di castigliani nata e cresciuta nell’isola. Attra­verso le loro storie si narra un mondo in espan­sione.

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