Siamo contenti soprattutto di essere riusciti a creare un’identità editoriale.
I lettori riconoscono una linea costante di ricerca, di sperimentazione.
Ci divertiamo ancora a metterci alla prova nella scelta di autori che sono in ricerca di linguaggi nuovi. Con loro proviamo, sperimentiamo, ci scambiamo pareri. Un grande passo avanti è anche quello di aver creato all’interno della casa editrice una piccola squadra affiatata. Lavorare bene insieme è ancora più importante di azzeccare il titolo giusto.
Kellermann come sceglie i libri da pubblicare?
Abbiamo scelto la strada più difficile di non pubblicare a pagamento. Gli autori non sono costretti ad acquistare copie o a pagare fior di quattrini solo per rispondere al bisogno di vedere i propri pensieri su carta. Non abbiamo nessuno sponsor a coprirci. Questo implica dover mettere più attenzione quando si tratta di accogliere un progetto, e alla fine riusciamo a dar corso a non più di sette, dieci titoli all’anno, nelle varie collane. Se possibile, ristampiamo. Nella scelta, oltre al contenuto contingente del manoscritto, conta molto anche il rapporto personale che si instaura con l’autore. Con alcuni si crea un sodalizio, un rapporto amichevole, di collaborazione.
Perché proporre una intera collana di libri essenziali per la vita quotidiana domestica dalla veste grafica semplice e allo stesso tempo ricercata?
La Collana “Quaderni” è nata nel 1995. Siamo partiti dalla raccolta di usi e tradizioni in cucina e nella vita quotidiana delle nostre comunità. Qualcosa su cui ritrovarci anche nella forma grafica. Il quaderno è un supporto semplice, ma non per questo meno raffinato di un libro. IL fatto di essere tutti scritti a mano, illustrati con immagini sempre originali, “vestiti” con gli angoli arrotondati, l’etichetta applicata, i bordi colorati li rendono dei veri e propri pezzi unici, degli oggetti di artigianato nei quali i lettori si riconoscono. Tanto è vero che qualche pseudo-editore senza scrupoli non ha mancato di imitarci. Ma oltre alla forma e al contenuto ci deve essere la passione e l’amore per il proprio lavoro: e questo non si può scopiazzare.
Cosa trovano i lettori in questa collana così particolare?
In un periodo come questo, di grande incertezza per il futuro, di valori poco chiari, di mancanza di modelli, le persone trovano nei quaderni quei riferimenti legati ad un sentimento di nostalgia e di semplicità che aiuta a sentirsi parte di una comunità, a ricordare stili di vita più essenziali. Quegli stili che oggiAggiungi un appuntamento per oggi possiamo mantenere vivi solo scegliendo di andare controcorrente, non adattandoci al consumismo sfrenato e ad una inutile e controproducente dissipazione di energia.
“Gli Gnomi mangioni. A tavola con i bambini” parla dell’alimentazione ai bambini e per i bambini, cosa vi ha spinto a pubblicare questo libro?
Non potevamo disperdere l’esperienza di tanti anni di lavoro con i bambini fatto dall’autrice come cuoca nelle scuole materne. Questo le ha permesso di imparare a capire i gusti, le difficoltà, talvolta anche i capricci dei bambini, e con grande sensibilità ha tradotto le ricette in piccole storie ambientate in un bosco incantato, abitato da tanti piccoli gnomi golosi e mangioni. E’ un modo semplice per cercare di trasformare in un gioco anche l’esperienza del mangiare, che a volte con i bimbi più piccoli diventa una vera impresa…E’ bello per i bambini, ma è molto più utile per i genitori, che riescono a rilassarsi un po’.
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Recensione “Gli gnomi mangioni”