“La cucina dei 7 peccati”, 168 ricette per commensali che non hanno paura dell’inferno.

ROMA – Gremese porta in libreria “La cucina dei 7 peccati”, 168 ricette per commensali che non hanno paura dell’inferno: un cofanetto contenente 7 volumi, uno per ogni peccato capitale, per un totale di 168 ricette ispirate al fascino dei vizi e delle virtù più chiacchierate della storia. Gremese editore fa entrare i peccati in cucina e li declina in piatti e delizie da preparare per noi e i nostri commensali.

 
Superbia e invidia per sbalordire e ingelosire gli ospiti; ira per sfogare a tavola la cretività, lo stress e la rabbi accumulata durante la giornata,  accidia e avarizia per preparare piatti semplici e a buon mercato; gola e lussuria peccati indicati per una perfetta serata a due. Consommé di crostacei, dalle Rillettes di salmone agli agrumi, dalla Flemma di manzo alle arachidi, dalla Seduzione d’anatra in salsa di fichi, dalla Ferocia di Avocado o dai Seni di Venere velati di cioccolato.
Ricette per rendere speciale ogni giorno, accompagnate dai tempi di preparazione e di cottura e da fotografie che suggeriscono il miglior modo di presentare i piatti in tavola.

“Tutta la bontà del pane”, storia e ricette dell’alimento più antico

ROMA – “Tra i ricordi dell’infanzia che più di ogni altro sono vivi nella mia memoria c’è senz’altro la preparazione del pane: era una gioia affondare le mani in quella pasta morbida e appiccicosa alla quale la mamma con condenza settimanale si dedicava con amore. Sono sensazioni che mi porto dentro sin da piccola e che per anni sono rimaste sopite in me, anche mentre mi dedicavo ad altro.” Ingredienti semplici e tanta bontà, questo è il segreto di uno degli alimenti più antichi e conosciuti della storia dell’alimentazione, il pane.Preparato in casa con ingredienti genuini, il pane acquista un sapore ineguagliabile, arricchito anche dalla magia che solo le preparazioni casalinghe possono regalare. E’ questo lo scopo di Sara Papa, chef e panificatore di fama nazionale, che con “Tutta la bontà del pane” (Gribaudo) vuole accompagnarci alla scoperta del pane fatto in casa.
Il libro, diviso in due parti, svela i segreti dell’arte bianca: dalla scelta delle materie prime ai trucchi per ottenere un impasto perfetto, poi indicazioni di lievitazione e cottura. Attrezzi, ingredienti, farine e lievito vengono descritti nei minimi dettagli per offrire al lettore una visione d’insieme dell’arte della panificazione. Inoltre, il volume è ricco di ricette gustose, belle da vedere e fragranti da assaggiare.

“Pasta D’Autore” 125 anni della De Cecco firmati da 15 grandi Chef

Giulia Siena
ROMA
– Quando si decide di festeggiare i 125 anni della propria azienda con un libro si è consapevoli di aver raggiunto un traguardo importante. Un traguardo fatto di identità, qualità, etica e genuinità, elementi essenziali nella storia di questa azienda che affonda le sue radici nel XIX secolo. Era, infatti, il 1886 quando a Fara San Martino, un piccolo borgo in Abruzzo, nasce il Molino e Pastificio dei Fratelli De Cecco.

Da allora l’azienda abruzzese ne ha fatta di strada, tanto che oggi De Cecco è il primo produttore di pasta ad avere la Certificazione di Prodotto.Per festeggiare i suoi primi 125 anni la De Cecco ha pubblicato “Pasta D’Autore”, il libro  presentato sulla Nave di Libri per Barcellona alla presenza di Cristiano Andreini e Gennaro Esposito, due dei 15 chef che hanno aderito all’iniziativa.
“Merito dei grandi chef negli ultimi vent’anni è stato, fra i tanti, quello di sdoganare la pasta dal solo ambito tradizionale e condurla nell’olimpo degli alimenti degni dell’Alta Cucina. – ha dichiarato Filippo Antonio De Cecco, presidente dell’azienda, nella prefazione del volume – Abbiamo raccolto in questo libro l’esperienza di alcuni degli Chef che meglio rappresentano la nostra italianità e, attraverso la pasta, vogliamo raccontare del loro lavoro fatto di intuizione, fantasia, ma anche, e soprattutto, di tanta ricerca e straordinaria capacità tecnica.”Infatti, il volume raccoglie le ricette di alcuni tra i più importanti chef italiani che, attraverso la pasta, ci illustrano la scelta degli ingredienti dei propri piatti. Nuovi percorsi di gusto e antichi sapori si legano seguendo l’estro degli chef alle tante forme dell’arte pastai della De Cecco.
“Cucinando racconti un territorio, una storia, una tradizione, un mondo; parlando di pasta di alta qualità raccontiamo la storia della cucina italiana fatta di pochi ma eccellenti ingredienti – ha dichiarato Gennaro Esposito alla presentazione del volume – Infatti, è dalla pasta che dipende la riuscita della ricetta: la sua qualità, consistenza e colore fa da amalgama con gli altri ingredienti, per questo è fondamentale “investire” sulla pasta, scegliendo sempre un prodotto di altissima qualità.
L’introduzione del libro, curata da Nicola Sorrentino – specialista di Alimentazione e Dietetica – spiega le proprietà nutrizionali della pasta, aiutando a comprenderne il ruolo indispensabile all’interno di una dieta bilanciata e l’importanza di optare per un prodotto di qualità.

“Four fish. Il futuro dell’ultimo cibo selvatico”

ROMA Slow Food Editore porta in libreria “Four fish. Il futuro dell’ultimo cibo selvatico” di Paul Greenberg, scrittore e da sempre appassionato pescatore. L’autore ci accompagna in un viaggio culinario alla ricerca dei quattro pesci che dominano i nostri menù – salmone, branzino, merluzzo e tonno – e svela il nostro rapporto compromesso col mare e la sua fauna. Solo tre decenni fa, quasi tutto il pesce che mangiavamo era selvatico. Oggi la sovrapesca dilagante e una rivoluzione biotecnologica senza precedenti ci hanno portati a un punto in cui il pesce selvatico e quello di allevamento occupano parti uguali di un mercato complesso. Alla fine abbiamo compreso che il nostro cibo è migliore se prodotto su piccola scala, in armonia con i ritmi della natura. “Four Fish” di Paul Greenberg analizza questo assunto dal punto di vista dell’oceano, in modo appassionato e brillante. I pesci di cui ci cibiamo meritano lo stesso tipo di rispetto e di coscienza politica dei prodotti della terra.

“Parlami d’amore ragù. Sfizi e vizi degli italiani a tavola”

ROMA – Cucina e ironia, un binomio insolito, ma vincente. Se volete saperne di più leggete “Parlami d’amore ragù“, il nuovo lavoro di  Rocco Moliterni edito da Mondadori nella collana Gastronomia miscellanea.
Variazioni sul tema “cucina”: tanti affrontano questo tema – in tv, alla radio sui giornali, in libreria – ma pochi lo fanno con ironia. Ci ha pensato il giornalista Rocco Moliterni con questo volume che raccoglie 100 divertenti pezzi, per lo più provenienti dalla rubrica “Fratelli di teglia”, pubblicata dall’aprile 2010 ogni giovedì sulla pagina di enogastromia “Il bello & il buono” del quotidiano “La Stampa”. Gli argomenti? Variano dai piatti preferiti da personaggi famosi (Garibaldi, Manzoni, Cavour, Rossini…) a specialità regionali (gli strangolapreti, i salumi, la porchetta…), dai misteri sull’origine di alcuni classici (carbonaro, insalata russa, carpaccio…) a prodotti del nostro immaginario (Idrolitina, Buondì Motta, Fernet Branca) e della pubblicità (Cornetto Algida, Birra Peroni…). E per alleggerire l’excursus storico, ogni pezzo si conclude con un divertente calembour (da “Parlami d’amore ragù” ai “Ragazzi della via glu-glu”, da “Prima che il gallo chianti” a “Meglio tordi che mai”. Gran finale: 50 ricette che prendono spunto dai pezzi proposti. In menù: finanziera, costoletta alla milanese, polpette e risotti… E qua e là spunti di “gossip” a sorpresa: Radezky innamorato, degli gnocchi di zucca e della lavandaia milanese che glieli aveva preparati. Ma che amava anche la cotoletta (“alla milanese”, naturalmente), al punto da mandarne alla corte imperiale la ricetta raccomandando di usare carne di maiale e non di vitello, perché non si parlasse di plagio.

“Piccola pasticceria salata”, il piacere del dettaglio

ROMA – La Piccola pasticceria salata come non l’avete mai provata. Finalmente in libreria il volume di Luca Montersino pubblicato da Mondadori. Pizzette, focaccine, forte salate, ma anche biscottini salati ai gusti assortiti, cantuccini alle arachidi, dacquoise noci e gorgonzola… L’acquolina in bocca è d’obbligo: merito di un pasticciere capace di sorprendere per la sua versatilità nel mondo del salato. Ed ecco blinis, tortillas, beignet, e tante altre delizie rigorosamente salate, da gustare come aperitivo, antipasto o in una cena a buffet. Partendo da una carrellata di ricette di base il volume, suddiviso in vari capitoli, ci introduce nel mondo delle tartellette, dei lievitati e fritti, dei classici ma anche dei salutistici, con buona pace dei dietologi. Oltre 80 proposte, tutte illustrate, sequenze fotografiche e trucchi di lavorazione per dare risalto a un soggetto da tempo trascurato ma oggi finalmente in auge grazie a uno degli chef più creativi del panorana italiano. (scheda libro a cura della casa editrice)

“La maestra di cucina”, cucinare è facile se sai come farlo

ROMA “La maestra di cucina” (Dalai Editore) di Alessandra Spisni è arrivato in libreria a novembre e da allora ha scalato le classifiche di vendita. Il grande pubblico l’ha conosciuta grazie alle ricette, semplici e squisite, che prepara su Rai Uno a La prova del cuoco. Ma Alessandra Spisni e molto più di una cuoca televisiva. Chef dall’età di 25 anni, ha dedicato tutta la sua vita alla cucina, aprendo nel 1993 una scuola frequentata da allievi provenienti da tutto il mondo, una vecchia casa nella quale si insegna l’arte di ricevere secondo la tradizione bolognese. In questo libro, che contiene tutte le ricette che l’hanno resa famosa (dalle tagliatelle fatte in casa al pollo alla cacciatora, dal Tortellino d’oro al Ciuccio mascarpone e Nutella) Alessandra insegna a cucinare come lei. Con semplicità, con gli ingredienti giusti e in tempi più che ragionevoli, adatti a chi in cucina non ci passa la giornata ma in tavola ama il cibo buono e sano. Perché e facile cucinare come una vera chef se sai come farlo. (scheda libro a cura della casa editrice)

“Magna Roma. 110 ricette per cucinare a casa i piatti della tradizione romana”: un viaggio alla scoperta di antichi sapori intramontabili

Alessia Sità
ROMA – Si intitola “Magna Roma” l’ultimo libro di Ilaria Beltramme edito da Mondadori nella collana “Come fare”. Se amate la cucina casereccia e non volete rinunciare ai piaceri della tavola, questo valido ricettario vi farà scoprire i sapori e i profumi della cucina romana, regalandovi allo stesso tempo un imperdibile percorso storiografico.
Tante ricette gustose da sperimentare e degustare, riscoprendo anche antichi sapori prelibati: dagli Spaghetti alla gricia alla Trippa alla romana, dai Rigatoni con la pajata alla Coda alla vaccinara.
Il cibo è sempre più la chiave d’accesso al vero cuore di una città. Nella cucina c’è la storia, la geografia, il gusto e più in generale l’identità di un’intera comunità. Per quanto riguarda Roma, già Livio Jannattoni, Ada Boni e Aldo Fabrizi hanno pubblicato i ricettari definitivi, quelli con le vere ricette della tradizione romana: l’abbacchio, la coda alla vaccinare, i carciofi, la gricia e altre leccornie. Ilaria Beltramme con Magna Roma recupera in modo molto rispettoso questo patrimonio culinario, aggiungendo due elementi molto importanti: il primo è la sostituzione degli ingredienti che nel frattempo sono scomparsi dai supermercati; il secondo è svelare curiosità e aneddoti legati alle singole ricette. Anche l’appendice è molto gustosa perché contiene appunti sull’alimentazione ai tempi di Roma antica, notizie sui menu dei Conclavi, i giochi da osteria e la vera storia della “società dei magnaccioni”.

Arriva “Le mie migliori ricette. GialloZafferano”, il libro che nasce dal web

libro di ricette di giallozafferanoROMA – “Cucinare è raccontare una storia: quella della ricetta, delle infinite versioni elaborate in luoghi diversi e in momenti lontani, dei passaggi attraverso i quali è arrivata fino a chi la prepara. È una storia nella quale non credo ci debbano essere segreti, altrimenti si rischia che non ci sia più nessuno in grado di continuarla. GialloZafferano è il mio modo di raccontare quella storia: ho raccolto 130 ricette inedite e non, pescandole dal grande archivio che è diventato il mio blog e dalla mia creatività. Ci sono le mie preferite, i miei cavalli di battaglia, una decina di piatti “insospettabili” per stupire, tantissime idee per suscitare meraviglia e per preparare piatti espresso (ma da urlo), quelle che proprio non si può non cucinare una volta nella vita, le più ricercate dagli utenti e quelle che faranno impazzire i vostri bambini. E ancora: sofà food, finger food, Street food, piatti adatti a banchetti luculliani, a cenette tra innamorati, a serate con gli amici… Oltre, naturalmente, ai miei “segreti”: da madre di tre figlie posso dire senza incertezze che la cucina è bella se è condivisa, se il tavolo sul quale si mangia può accogliere tante persone, se è occasione di confronto e di ascolto. Tutto, con un paio di doverose eccezioni, è rigorosamente italiano: perché la nostra è la cucina più appassionante al mondo e perché vale la pena essere consapevoli dell’infinita varietà di possibilità, incroci e sapori che possiamo creare con gli ingredienti della nostra terra.” (dall’introduzione di “Le mie migliori ricette. GialloZafferano”, Sonia Peronaci, Mondadori)

Arriva in libreria “Molto buono! Il meglio della cucina italiana in 1000 ricette”

ROMA – Oltre 800 ricette tutte fotografate e provate, facili ma originali, per sperimentare ogni giorno gustose e semplici variazioni sui “soliti ingredienti”, ma anche raffinate e di gran classe per le occasioni speciali. Questo è “Molto buono! Il meglio della cucina italiana in 1000 ricette”, il libro portato in libreria da Food Editore proprio in questi giorni. La semplice suddivisione per argomenti (salse e condimenti, antipasti, primi piatti, carne, pesce, uova, salumi e formaggi, verdure, frutta e dolci) rende il libro molto intuitivo e facile da consultare. Ogni sezione apre poi con un approfondimento sugli ingredienti, con una selezione delle varietà più comuni e con una breve scuola di cucina. Un libro con un occhio alla tradizione e uno al futuro, indispensabile per tutti gli amanti della cucina italiana.