MdS: “Colpo di scena”, il racconto nel racconto dal sapore cinematografico

Giulia Siena
ROMA
– Roberto si racconta; la sua vita va per immagini. Tutto è stato un succedersi di fotogrammi, felici e meno. Nella sua storia il cinema è ovunque. La sua passione per i film, ai quali fu iniziato dalla mamma, è diventato un mestiere: difficile, chiacchierato. Ora è un critico cinematografico che ha messo in tasca la propria laurea in Filosofia e si è fatto osservatore. Ora, soprattutto, è un padre al capezzale del figlio. E da lì aggiunge tasselli di ricordi ai giorni che ha vissuto; al suo racconto si mescolano quelli che ha scritto negli anni, tutti calati in buio atavico, tutti intrisi di horror e sangue. E’ la prima volta che quegli scritti escono dalle loro intime pagine e raggiungono l’orecchio di Stefano, cercano disperatamente la sua attenzione, un suo cenno. Roberto attende un colpo di scena; ed è da qui che prende il nome il libro di Andrea Guglielmino pubblicato da MdS Editore.

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Marsilio: “I Romanov. Storia di una dinastia tra luci e ombre” di Raffaella Ranise

Daniela Distefano
CATANIA
“Fino al XVI secolo la Russia è stata un paese arretrato, di scarsa rilevanza nel panorama politico internazionale e incapace di competere con le sofisticate corti europee e le signorie italiane, in pieno Rinascimento. Tuttavia, nell’arco di due secoli, questa terra fredda e inospitale ha saputo trasformare il modesto Principato di Moscovia nella patria degli zar tra il XVII e XVIII secolo divenire protagonista della storia europea”.

Ci sono disegni divini tracciati con una penna o matita talmente marcata che non è prevista alcuna sbavatura al loro tracciato. E la parabola impressa sul foglio può essere tanto ascendente quanto discendente. E’ solo il destino il motore immobile, come è stato il caso dei Romanov, una dinastia che ha segnato le sorti della Russia spalmate nell’arco di secoli.

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Intervista a Davide Bregola: “Fossili e storioni”, reportage da un fazzoletto di terra che è il mondo

Giulia Siena
PARMA
Fossili e storioni. Notizie dalla casa galleggiante, il nuovo libro di Davide Bregola pubblicato da Avagliano, è un reportage di un viaggio lungo il Po. La narrazione, attenta, analitica e – a tratti – poetica, scaturisce da un contatto diretto con il grande fiume che avvicina e accomuna diversi territori, molte persone, tante differenti realtà. Bregola, infatti, ha deciso di spogliarsi della quotidianità e immergersi nell’atmosfera fluviale fatta di silenzi, ritmi, pregi e limiti: per diversi mesi la sua dimora è stata una casa galleggiante. Da lì ha raccontato; dopo aver osservato, ascoltato, toccato e assaporato il fiume e le sue storie. Ma il viaggio di Davide Bregola nella Pianura Padana è cominciato molto tempo prima: la sua scrittura, infatti, è sempre stata legata a questo paesaggio modellato dal tempo e dall’acqua. Quale occasione migliore, quindi, se non la pubblicazione e la lettura di Fossili e storioni per conoscere meglio un autore che vive la scrittura e, attraverso essa, guarda al mondo?

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Aria d’estate in casa Biancoenero Edizioni: “Agente 008 Missione vacanze”

Giulia Siena
PARMA
– Se cercate una storia breve, divertente e piena di colpi di scena siete sulla giusta pagina: oggi parliamo di Agente 008 Missione vacanze. L’autore del libro, pubblicato nella collana Mini Zoom della casa editrice romana Biancoenero, è Daniele Movarelli, mentre le illustrazioni sono affidate a Umberto Mischi.

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Rubbettino: “La pozza del Felice” di Fabio Andina

Daniela Distefano
CATANIA
“E’ lui che bussa e mi sveglia. Non sono
nemmeno le cinque e mezza. Scendo le scale e apro la
porta e lo vedo lì nel buio sotto ad un ombrello. Braghette
corte, camicia sbottonata, scalzo. Entra un’aria fredda e
piove. Mi vesto ed esco. Ad un chiodo piantato nel muro
qui fuori c’è appeso il termometro regalatomi dalla
Vittorina. Cinque gradi. Non è mica così freddo, mi dico.
Sarà che non sono abituato a svegliarmi tanto presto.
Ieri avevo incontrato il Felice qui fuori
dalla mia baita in un pomeriggio di sole, sulle cime delle
montagne si addensavano le prime nuvole grigie che
avrebbero poi oscurato il cielo ancora prima del tramonto.
Stavo dando l’impregnante alla porta della legnaia, era
passato vestito uguale e sempre a piedi nudi e con un
sacchetto di plastica pieno di cachi. Avevamo scambiato
due parole poi gli avevo chiesto se potevo seguirlo nelle sue
giornate. Per vivere un po’ come fa lui”.

Siamo a Leontica, “una frazione – recita Wikipedia – di 351 abitanti del comune svizzero di Acquarossa, nel Canton Ticino (distretto di Blenio)”. Il narratore abita da un anno nella baita di famiglia, “fuggito dalla città”. Lì vicino vive il vecchio Felice, spirito indipendente assorbito dalla sacralità di ogni giorno, e grondante vitalità alla veneranda età dei novant’anni.

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Graphe.it: “L’arte di fare il cattivo”, saggio sull’origine e le metamorfosi dell’Orco

Giulia Siena
PARMA
“Orcus è parola latina, con la quale nel mondo romano antico s’indicava genericamente la morte, ma insieme anche una divinità e il luogo dove abitano i defunti.
Trasferitosi dagl’inferi pagani, dove era sinonimo di spavento, l’Orco presso di noi già da tempo ha trovato alloggio nelle fiabe dove mena vita per lo più tranquilla in luoghi remoti o solitari”.

L’Orco, nell’immaginario comune, è una figura onnipresente ma – fisicamente – sempre un po’ nebulosa.

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NEO: “Genesi 3.0” di una realtà grottesca

Giulia Siena
PARMA
Genesi 3.0 di Angelo Calvisi (NEO) è una favola nera ambientata in un lontano videogioco dalle tinte fosche. Siamo in nessun luogo e siamo nella campagna più selvaggia e amara. Siamo in una realtà scarna, assurda e grottesca. Siamo in un mondo vuoto in cui si costruiscono muri. Siamo tra la banalità della povertà e l’arguzia della lotta. Siamo nella durezza della vita, nel dolore del rifiuto e nel disincanto dell’accettazione. Siamo tra le pagine di un romanzo, accanto a Simon. Eppure quello che era non è più; Simon sembra averlo imparato. Dopo aver vissuto quasi come un nomade tra un capanno e una casa spoglia fuori dal tempo e dalla civiltà deve tornare nella Capitale.

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Tunué: “Ricrescite” di Sergio Nelli

Marilena Giulianetti
ROMA
– Un diario steso nell’arco di un anno. Un uomo non più giovane. Un figlio piccolo che muove i primi passi con sguardo curioso di tutto ciò che lo circonda. E poi i vulcani, i ricordi di Firenze, la vita di campagna che dal passato torna prepotente a fare capolino sul presente. E’ un anno che scorre veloce quello raccontato da Sergio Nelli in Ricrescite, edito da Tunué. Veloce e lento, denso e rarefatto nello stesso tempo.

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Voland: Simone Innocenti in “Vani d’ombra”, tra buio e iniziazione

Giulia Siena
PARMA
– Michele Maestri ha dodici anni e attraverso il suo sguardo entra nel mondo. Michele Maestri è il protagonista di Vani d’ombra, il romanzo di Simone Innocenti in libreria dal 30 maggio pubblicato dalla casa editrice Voland.
Michele è curioso, vive in un paese e quest’estate di molti anni fa, per ammazzare la noia, posa gli occhi sul palazzo di fronte. Michele ha tredici anni e decide che dall’albero può catturare meglio i baci che Milena, la colf del notaio, elargisce ogni giorno a un uomo diverso. Da quella postazione vantaggiosa e attraverso il binocolo avuto in dono dai propri genitori entra tra le pieghe di quel vestito rosso fuoco e nei movimenti maliardi e acuti della donna.

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“I sentieri delle ninfe” che ci salvano dall’abbandono

Giulio Gasperini
AOSTA
– La realtà del mondo, in ogni sua declinazione ed espressione artistica, è popolato da Ninfe, che da sempre travalicano i miti della polverosa mitologia e si scontornano nelle loro manifestazioni di presenza. Ecco cosa sembra dirci Fabrizio Coscia, nella sua opera I sentieri delle Ninfe nei dintorni del discorso amoroso edito da Exòrma Edizioni. Le Ninfe, da sempre, sono entità magiche e incantate, che popolano il mondo naturale, tanto da dividersi proprio per provenienza e impegno: le ninfe delle acque, quelle dei boschi, quelle delle valli, quelle dei fiori e così via, verso un campionario che rasenta l’infinito mutevole.

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