Alessia Sità
ROMA – “Ci fu un attimo di attesa. Ormai ci avevano fatto l’abitudine. Quella sarebbe stata un’altra scossa come le altre. Bastava restare calmi e aspettare che la terra smettesse di sussultare.”
La vita può cambiare o finire in una sola notte. A scoprire questa amara verità è la giovane protagonista di “Terremoto”, il romanzo di Ermanno Detti edito da Bohem Press Italia, nella collana Bohemracconta. La tranquilla e serena esistenza della vivace Marina viene sconvolta drammaticamente prima dalla scoperta di essere stata adottata, a pochi mesi dalla sua nascita, e poi da una devastante scossa di terremoto, che in pochi minuti distrugge completamente la sua amata città e la sua casa. Sfuggita miracolosamente alla catastrofe e ignara della sorte toccata a famiglia e amici, la piccola ragazzina inizia un lungo viaggio alla ricerca della propria identità e dei propri genitori biologici, di cui conserva un unico ricordo: un anello. L’incontro con due bizzarri personaggi, Bill e Betty, sarà fondamentale per la giovane, che gradualmente tenterà di riappropriarsi del futuro che le è stato strappato violentemente in una sola notte. Il desiderio di conoscere le proprie radici diventa il presupposto principale per poter ricominciare, per poter iniziare a costruire un domani, ma senza dimenticare il passato. “Il terremoto poteva tutto, ma non poteva togliere a Marina la possibilità di immaginare il suo futuro”. Con uno stile semplice e scorrevole, Ermanno Detti ci regala una toccante storia dei nostri giorni, riuscendo a riaccendere la speranza anche nei momenti più difficili, quando la disperazione e la paura sembrano prendere il sopravvento.
Categoria: ragazzi
“L’autobus di Rosa”, la forza di cambiare la storia
Giulia Siena
ROMA – “Per questo ti ho portato qui oggi, per ricordarti che c’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Io l’ho perso tanti anni fa. Tu tieni gli occhi aperti: non perdere il tuo”. E’ una storia fatta di ricordi, rimpianti, confidenze e speranza. “L’autobus di Rosa”, il libro di Fabrizio Silei, illustrato da Maurizio A. C. Quarello e pubblicato da Orecchio Acerbo, è il racconto di un anziano al proprio nipote. Un visita a un vecchio autobus all’interno di un museo è l’inizio di una storia cominciata nel 1955 in Alabama. Continua
"Anna dai capelli rossi" irrefrenabile sacerdotessa della fantasia
Marianna Abbate
ROMA – Certe volte vivere un’infanzia senza televisione può avere i suoi vantaggi. Non dico che l’infante si renda immediatamente conto dei benefici, ma è innegabile che il tempo guadagnato/rubato alla tv può essere sicuramente ben impiegato. Io, ad esempio, ho usato innumerevoli ore che gli altri hanno dedicato a Sailor Moon (con mia immensa invidia) nel leggere e rileggere la bellissima saga di “Anna dai capelli rossi” di Lucy Maud Montgomery, che molti di voi sicuramente conoscono dall’omonimo cartone animato. Ebbene il libro (o meglio: i libri) sono infinitamente migliori e ora vi spiego perchè.
Se ben ricordate la dote principale di Anna era la fantasia. Le mille storie che inventava per abbellire le sue origini di orfanella, i cavalieri fatati e gli spiriti del bosco sono tutti frutto della fantasia. Una fantasia esuberante e mai doma, che l’ha spesso portata a cacciarsi nei guai, ma che le ha permesso di vedere il mondo con occhi sognanti e innamorarsi ogni giorno di una farfalla.
Ora, non prendete le mie parole per collosa melassa, ma la fantasia si può sviluppare in un solo modo: con la lettura. Le farfalle, i boschi, le fate sono molto più belle nella nostra mente di quanto non lo possano essere sullo schermo. Persino le streghe sono più originali nei nostri pensieri di quelle uniformate che ci capita di guardare nei film. Quando leggiamo vediamo il mondo con i nostri occhi e non con quelli di un regista, limitato dalla propria fantasia e dalle conquiste della tecnologia. Nella nostra mente il 3d esiste da sempre!
E’ questo che Anna di Colleverde ci insegna ancora oggi: di chiudere gli occhi e guardare col cuore.
Pertanto nei caldi pomeriggi di Agosto, quando i vostri figli non possono uscire per via del sole rovente, spegnete la tv e nascondete il telecomando. Trovate nelle vostre librerie i vecchi libri per ragazzi e guardateli, mentre il mondo fatato delle mille storie li trascina con sé.
E nel frattempo trovatevi anche voi qualcosa di interessante da leggere, meglio se dalla copiosa vetrina di chronicalibri.
"I promessi conviventi", la storia di un amore storico nel XXI secolo
Giulia Siena
ROMA – “Ora dovete sapere che nella sua attività di agente immobiliare, don Gongolondio aveva in progetto di far firmare un contratto di locazione a una giovane coppia che aspirava, una volta affittata la casa, a convivere: oggi infatti non va più di moda sposarsi, ci si limita a stare sotto lo stesso tetto, come se la famiglia potesse essere sostituita da articoli e norme sulla coabitazione. Si trattava di due giovani di buona morale, Renzo Travaglino e Lucia Mondina.” “I Promessi Conviventi”, recentemente pubblicato dalle Edizioni Il Ciliegio , è la rivisitazione de “I Promessi Sposi” dall’irriverente penna di Roberto Bianchi. I personaggi del romanzo storico di Alessandro Manzoni, vengono attualizzati: trasportati nel XXI secolo, Renzo e Lucia devono combattere contro le difficoltà della vita quotidiana, i caotici ruoli sociali e le prepotenze dei “nuovi ricchi”. Allora procedendo nella lettura incontriamo l’opposizione di don Cattivigo, gli ostacoli burocratici dei due innamorati, le vendette di Gongolondio, le manifestazioni di Renzo e le difficoltà lavorative ed economiche dell’attuale società.
Con uno stile acuto, satirico e un po’ amaro, Roberto Bianchi racconta l’amore ai tempi degli imprenditori e delle star televisive, senza dimenticare la sostanza che ha reso immortale il romanzo storico più conosciuto al mondo.
Sicuramente una favola reale, ma forse un po’ troppo complicata per bambini dai 9 anni; aspettiamo almeno gli 11 anni per far conoscere ai giovani lettori “I Promessi Conviventi”.
"Operazione cambio vita", da San Paolo un romanzo per adolescenti insofferenti
Giulia Siena
ROMA – Aphrodita è la protagonista di “Operazione cambio vita”, il libro di Kari Ehrhardt pubblicato dalle Edizioni San Paolo. Apfrodita vorrebbe essere normale, ma già nel suo cognome, Anders (che in tedesco vuol dire “diverso”) è racchiuso il gene della stranezza. Lo stesso gene che tutta la sua famiglia si vanta di avere! Aphrodita sogna una famiglia ordinaria, una casa senza un water dorato nella propria stanza e dei vestiti sportivi. Invece, è costretta a indossare dei pantaloni alla turca dai colori vivaci che attirano le battutine di tutta la classe, a sopportare la confusione della propria casa e crescere con genitori senza alcuna regola. Ma Aphrodita non può continuare così, non può nascondere la propria natura di persona normale sotto capelli arruffati e ampie camicie. Decide, allora, di cominciare “l’operazione cambio vita” grazie all’aiuto della sua fidata amica Hannah.
La nuova vita prevede anche un nuovo nome: Aphrodita Anders diventerà Katja Neumann, ma non mancheranno imprevisti e colpi di scena poiché ogni vita, anche la più normale, presenta ostacoli e difficoltà.
“Il fantasma del Generale” e “La Fortuna Sfortunata”, novità per i più piccoli dalle Nuove Edizioni Romane
Siamo nel 1899, nel sonnolento paese di Borgo, e tre amici sono alle prese con Il fantasma del Generale, attorno a cui, nel paese, si concentrano paure, storie, invenzioni. Una storia sui fantasmi, sulla difficoltà di diventare grandi, sull’amicizia, raccontata con maestria da Guido Quarzo. Sempre di amici e paure si parla ne La Fortuna Sfortunata. Qui Francesco Enna e Iole Sotgiu raccontano di bambini alle prese con problemi di tutti i giorni. Con un po’ di fantasia e il sorriso sulle labbra, i piccoli protagonisti riescono a risolvere brillantemente ogni intoppo. Un libro per ridere, per pensare, per stare bene.
Per lettori grandi e piccoli, due libri tutti da scoprire, tra paure, misteri, soluzioni inaspettate.