Novità in Libreria

 

novita_libri-300x169ROMA – Oggi ChronicaLibri vi guida alla scoperta delle novità che troverete presto in Libreria. Mettetevi comodi, prendete carta e penna e appuntate i titoli che più stimolano la vostra curiosità. Iniziamo il nostro viaggio fra le proposte della Casa Editrice Nord, che proprio alla fine di questo mese pubblicherà “Flirt”, il romanzo fantastico di Laurell K. Hamilton; per febbraio invece è prevista l’uscita di “Scritto nel vento “, l’imperdibile bestseller di Beatriz Williams. Se siete amanti della letteratura gialla, noir e poliziesca, segnaliamo alcune imminenti novità che potrebbero interessarvi: “Il cerchio dell’odio” di Massimo Galluppi edito da Marsilio; l’ultimo lavoro di Patricia D. Cornwell, “Polvere” pubblicato da Mondadori e “Condominio R39” di Fabio Deotto di Einaudi editore. Molto interessanti anche le proposte targate Feltrinelli, fra queste ricordiamo in particolare “La trasmigrazione dei corpi” di Yuri Herrera e “Racconti di una vita” di Nadine Gordimer. Fra le novità della Casa Editrice Rizzoli, previste fra gennaio e febbraio, si annoverano “Via dei ladri” di Mathias Énard e l’ultimo lavoro di Andrea Vitali, “Premiata ditta Sorelle Ficcadenti”. Per gli appassionati della narrativa straniera, invece, ricordiamo “Andorra” di Peter Cameron edito da Adelphi e il romanzo di Clara Sanchez,“Le cose che sai di me” pubblicato da Garzanti. Il nostro excursus in libreria si conclude con due ultime segnalazioni: per chi vuole immergersi nelle intriganti atmosfere del genere Fantasy, suggeriamo “Silver. La trilogia dei sogni”, di Kerstin Gier edito da Corbaccio; mentre per gli amanti del  genere Rosa, ricordiamo “Aspettando domani”, il nuovo romanzo di Guillaume Musso edito da Sperling & Kupfer.
Nella speranza di aver saputo offrire qualche spunto interessante per le vostre future letture, ChronicaLibri vi augura come sempre un felice viaggio “in terre lontane”, ovviamente a bordo di un buon libro.

 

“L’ordine di Babele”, quando un thriller dura sessant’anni

copertina_babele_bigMarianna Abbate

ROMA – “Chi è mio padre?”. Questa domanda ha un potere indescrivibile, potrebbe smuovere mari e monti. È questa la domanda che si pone Emanuelle, nel momento in cui si rende conto che il mistero potrebbe non essere mai svelato. È lei la protagonista de “L’ordine di Babele” di Flavio Villani, edito da Laurana.

Sua madre, Isabelle, sta per morire, e lei, solo lei potrebbe rispondere a quell’unica domanda che non lascia riposare la figlia. Ma quella donna morente pare determinata a mantenere il suo segreto, con la stessa caparbietà che l’ha fatta tacere per tutti questi anni.

Solo una foto potrebbe aiutare la donna a ritrovare una traccia del suo passato, quella che ritrae Isabelle con due uomini: Vincent e Pierre. Due uomini legati da un’antica, torbida storia di spionaggio e tradimenti.

Vincent è un detective, inviato nella Saigon degli anni ’50 per trovare e uccidere il misterioso Babel, una geniale spia che è riuscita ad ingannare l’intelligence francese. Ma una volta lì, diventa anche lui vittima di ossessioni, manie, in un circolo di follia che lo porterà a perdere la moglie incinta. Quella moglie è Isabelle, fuggita con la bimba in grembo. E la bimba è Emanuelle.

Ma è davvero Vincenti il padre? O il padre si chiama Pierre? L’altro uomo della foto, psichiatra, sospettato di avere una relazione con Isabelle. Sospettato di essere Babel.

Emanuelle riuscirà a contattarli entrambi, ricostruendo per quanto possibile, gli avvenimenti di quegli anni oscuri e concitati. Nessuno le darà risposte esplicite, nessuno le dirà nulla. Nessuno dirà nulla di chiaro neanche al lettore, ma gli indizi sono molti e forse è meglio così. Emanuelle capirà, potrebbe capire anche il lettore.

Flavio Villani fa parte di quelle persone coi piedi per terra che hanno un mestiere, oltre a quello di scrittore. Lui è un neurologo, ma nonostante il suo mestiere sia complesso e faticoso, trova il tempo e la voglia di scrivere. E, nota bene, scrivere con qualità.

Perché tengo a specificare questo punto? Troppo spesso ci troviamo di fronte a persone illuse, che immaginano che il mestiere di scrittore possa mantenerci dio alla pensione e magari, farcene accantonare una. Nel mondo editoriale di oggi, questo è molto poco probabile. Quindi se amate la scrittura davvero, se volete davvero diventare scrittori, senza rotolare nell’autocommiserazione perché nessuno vi offre centinaia di migliaia di euro per i vostri romanzi, fatelo. Cercate un lavoro, impegnatevi. E la sera stanchi, scrivete. Vi stupireste di sapere quanti scrittori storici, entrati nella grande letteratura, pubblicavano a proprie spese i loro romanzi.

I 10 Libri più venduti della settimana e i 10 Libri del 2014

10LIBRI chronicalibriROMA – Parlare di classifiche non ci entusiasma; guardare alle classifiche dei libri più venduti per scegliere un libro non è mai stato nella nostra natura. Ma le classifiche, si sa, dettano il mercato, e allora noi vi aggiorniamo. Nell’aggiornavi, oltre alla classifica dei 10 Libri più Venduti nella seconda settimana del 2014, vi segnaliamo 10 Libri che saranno in libreria nei prossimi mesi e che potrebbero cambiare, rinnovare e sconvolgere il panorama letterario di questo intero anno.

 

Nella classifica dei 10 Libri più Venduti di questa settimana (dal 6 al 13 gennaio 2014) troviamo libri di diverso genere e scrittori di diverso tipo: ottime voci della letteratura internazionale e personaggi della tv, scribacchini italiani e scrittori italiani, classici della letteratura per ragazzi e fantasy dal sapore cinematografico. Scegliete voi, scegliete anche – e soprattutto – fuori dalle classifiche.

1. “Gli sdraiati” di Michele Serra, Feltrinelli
2. “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Luis Sepùlveda, Guanda
2. “Splendore” di Margaret Mazzantini, Mondadori
4. “Diario di una schiappa. Guai in arrivo!” di Jeffrey Patrick Kinney, Il Castoro
5. “La strada verso casa” di Fabio Volo, Mondadori
6. “Il gioco di Ripper” di Isabel Allende, Feltrinelli
7. “E l’eco rispose” di Kaled Hosseini, Piemme
8. “Hunger Games” di Suzanne Collins, Mondadori
9. “L’oroscopo 2014” di Paolo Fox, Cairo Editore
10. “Hunger Games. Il canto della rivolta” di Sazanne Collins, Mondadori

 

I 10 Libri del 2014

1. “L’uomo di fiducia” di Herman Melville, tra pochi giorni in libreria pubblicato dalle Edizioni e/o
L’uomo di fiducia è il romanzo più oscuro, satirico e divertente di Melville: una critica feroce dell’ottimismo del sogno americano, una visione del mondo moderna e disincantata, e una commedia del travestimento dal profondo significato simbolico in cui niente è davvero come sembra. Pubblicato nel 1857, L’uomo di fiducia è l’ultima opera che Herman Melville diede alle stampe nella sua vita.

2.”Il cardellino” di Donna Tartt, in primavera per Rizzoli.
Il cardellino è l’animale raffigurato nel piccolo dipinto che viene affidato a Theo da uno dei prigionieri prima di morire. Questo tesoro sarà l’unica costante, il centro di gravità permanente nella vita deragliata di Theo, simbolo di un’innocenza impossibile da riscattare. E insieme miccia di una pulsione autodistruttiva destinata a tormentarlo per sempre. Tra i salotti dell’Upper East Side e la desolazione della periferia Las Vegas, tra amori impossibili e vizi inconfessabili, capolavori rubati e vertiginose fughe lungo i canali di Amsterdam.

3. “Il giardino dei dissidenti” di Jonathan Lethem, tra qualche mese in libreria per Bompiani
Il romanzo parla di due donne, Rose Zimmer, una comunista irriducibile e volubile che terrorizza il suo quartiere e la sua famiglia con la forza della sua personalità e l’assolutismo delle sue convinzioni; e sua figlia Miriam, americana anti-americana, ugualmente appassionata, impegnata a sfuggire alla soffocante influenza di Rose. All’inseguimento dei propri ideali, tutti lottano per rincorrere le proprie passioni e i propri sogni utopici in un’America in cui ogni forma di radicalismo è vista con perplessità, ostilità o indifferenza.

4. “Exit Strategy” di Walter Siti, in libreria da aprile per Rizzoli
Il protagonista del romanzo è Walter Siti, un uomo che ha deciso di abbandonare quella illusione di onnipotenza in cui si è cullato per trent’anni, e che dopo tante storie effimere si è adattato alla relazione “umana troppo umana” con un nuovo compagno. Per lui e per assumersi nuove responsabilità si è trasferito da Roma a Milano. A questo percorso personale fa da sfondo un contesto sociale che dimentica e perdona, impazzisce e rinsavisce.
5. “Racconti di una vita” di Nadine Gordimer, in libreria da marzo per Feltrinelli
Cinque decadi di racconti inediti in Italia, dal 1952 al 2007. Questo è “Racconti di una vita”, il nuovo libro attraverso il quale Gordimer disegna la geografia delle relazioni umane con un acume psicologico affilatissimo e una sorprendente mancanza di sentimentalismo. Il suo essere radicata a un momento politico, un luogo e una fede, non ha mai diminuito i suoi talenti come artista. La sua scrittura si mette così al servizio dell’umanità e diventa un memento potentissimo dell’agonia vissuta in Sudafrica e un estremo tentativo d’intervento umano fra due fazioni di una società che sembra disperatamente divisa.

6. “Voyeur. Romanzo per immagini” di Flavio Caroli, in libreria tra qualche giorno per Mondadori.
Per un fotografo lo sguardo è lo “strumento filosofico” per comprendere il mondo. L’eros e la bellezza, o viceversa l’orrore delle guerre (vissute in prima persona) dell’ultimo mezzo secolo, sembrano raccogliere il loro senso nella vita sempre essenziale delle forme in cui si manifestano le cose. Ma l’ultima verità , sul limite estremo dell’esistenza, porta bellezze e consapevolezze che lo sguardo non aveva saputo cogliere, interpretare e utilizzare.

7. “Nulla, solo la notte” di  John Williams, in libreria da febbraio per Fazi.
Questa è la storia di Arthur Maxley, giovane studente americano di San Francisco che si definisce un parassita. Siamo alla fine degli anni Quaranta e la vicenda si concentra in un’unica giornata del ragazzo, scandita da alcuni piccoli e grandi eventi. L’appuntamento con il padre, assente da anni per via di un lavoro che lo conduce in giro per il mondo e in quei giorni tornato in città, è un momento a cui Arthur si avvicina con grande emozione, incerto sul suo esito, ma d’altra parte carico di aspettative.

 8. “Nostalgia” di Eshkol Nevo, da febbraio in libreria per Neri Pozza
“Nostalgia” è il romanzo d’esordio con cui Eshkol Nevo si è fatto conoscere in tutto il mondo. Una storia profonda e poetica, e dal montaggio narrativo sorprendente, che dimostra come nessuno sia in grado di scandagliare l’animo umano e riflettere sul desiderio, sul passato e la ricerca del proprio posto nel mondo, come lo scrittore israeliano. La storia è quella di Noa e Amir, due studenti ebrei: lei studia fotografia a Gerusalemme, lui frequenta psicologia a Tel Aviv. Giovani e innamorati, decidono di andare a vivere insieme in un villaggio di nome Castel, situato a metà strada tra le due città, dove dal 1948 si è stabilita una comunità ebraica proveniente dal Kurdistan. Qui la coppia si lascia contagiare dal clima drammatico del luogo e solo quando ognuno di loro riuscirà a superare la nostalgia per un passato mai dimenticato, le loro vite torneranno ad avere un senso, e riprenderanno a muoversi, seppur in direzioni diverse.
9. “I fratelli Rico” di Georges Simenon, in libreria tra qualche giorno per Adelphi
Sono cresciuti nelle strade di Brooklyn, i tre fratelli Rico; e lì hanno cominciato, ciascuno a modo suo, a lavorare per l'” organizzazione “: Tony, il minore, si limita a guidare le macchine, Gino è diventato un killer e Eddie, il maggiore, un piccolo boss di provincia. Tutto procede come al solito ma il destino di Tony è segnato.

 

10. “Viole nere” di Tess Gallagher, in libreria da marzo per Einaudi
“Viole nere” è una raccolta che riunisce il meglio della produzione letteraria di Tess Gallagher e mostra il mondo da cui l’autrice trae ispirazione: la provincia del sud e del nord ovest degli Stati Uniti, quello in cui rappresentanti di cosmetici, redattori di giornali locali, insegnanti in pensione vedono stravolgersi le proprie esistenze per l’irrompere di una violenza o di una crisi. La Gallagher, moglie dello scrittore Raymond Carver, raggiunse la notorietà con “Spontaneamente”, una raccolta di poesie scritte per Carver.

 

 

 

 

 

#anatalemettiamocilafaccia grazie a tutti!

Siete tanti, siete belli: VI AMIAMO!! Buon Natale da tutta la redazione di Chronicalibri!

Per sapere tutti i nomi di chi ha partecipato all’iniziativa vi rimandiamo alla nostra pagina Facebook

 

Nessuno dovrà dimenticarsi de “La lunghissima notte di Portospada”.

La lunghissima notte di PortospadaGiulio Gasperini
AOSTA – Non si deve mai dimenticare il passato, soprattutto quando è stato doloroso e gravato da errori. Perché altrimenti si è condannati a ripeterlo. Questa lezione il genere umano non riesce a impararla. Né pare quasi biologicamente refrattario. Ed è proprio per sottolineare questra estrema verità che Paolo Valentino ci accompagna nell’avventura de “La lunghissima notte di Portospada”, romanzo per ragazzi edito da Lupo Editore (2013). Valentino crea un mondo intero, sfaccettato, un mondo geniale e gentile. Tanto da aver arricchito il volume con una cartina, raffigurata come quelle vecchie dei pirati, per rappresentare su carta il mondo affascinante di Portospada. E questa particolare attenzione iconografica trova una perfetta corrispondenza nella creazione di una storia appassionante e incalzante, una moderna favola che insegna con divertimento e con partecipazione.
La vicenda affonda i suoi antefatti negli anni precedenti un’età dell’oro in cui il narratore ci porta subito. Portospada è un’isola che vive una stagione bellissima, piena di amicizie e di ricchezza. Ma la tragedia pare incombente, in una sorta di accelerazione che lascia ben presto poco spazio ai dubbi. Una lunghissima notte si stende sull’isola. Il sole sorge sempre più tardi e tramonta sempre più presto. Non ci sono spiegazioni logiche, né motivazioni climatiche. Si tratta di un evento straordinario. Sarà troppo tardi quando tutti si accorgeranno che a tornare è il pirata Nero de la Loah, costretto per cinquant’anni all’esilio dall’isola grazie a un potente incantesimo di Ignazio Quantici, Supremo Maestro di Stregoneria. Ma la popolazione di Portospada ha dimenticato la ferocia, la violenza, il terrore che il vecchio pirata aveva provocato e questo finisce per indebolire la protezione. Il pirata ha inoltre dalla sua parte la strega Janis, che ottiene la sua straordinaria arte magica e i suoi inesauribili poteri dall’acqua marina.
Alcuni uomini, tra cui un vecchio pirata e un cartografo diventato stilista, si assumono il compito di sconfiggere il pirata, spezzando gli incantesimi che lo proteggono, mentre un giovanissimo cronista, Biagio del Mare, diventa attento cronista di tutti gli eventi. Grandi protagonisti, inoltre, tutti i gatti, randagi e no, di Portospada, che collaborano nel salvare la bellissima isola e i suoi gentili abitanti.
Una bella storia moderna, ricca di divertimento ironia e intelligenza, che unisce lo stupore della magia all’amore per gli animali e al rispetto della natura.

Voland: “Guida alla Roma ribelle”, il viaggio tra le storie inattese

guidaromaribelle_chronicalibriGiulia Siena
ROMA
– Roma è un viaggio. Roma è un percorso nella storia, un’escursione nei fasti del passato e una piacevole passeggiata nella complessità presente. Roma contiene un po’ tutto quello che potrebbe riservarci il futuro e raccoglie le gioie e le difficoltà del quotidiano. Roma è italiana, Roma è multietnica. Roma è cattolica, papalina, liberale e laica. Roma è molto più di una città; è un mosaico di emozioni, lotte, opportunità, ingiustizie, speranze, sogni, vite, odori, ritardi, realtà e luoghi. I luoghi sono quello che di Roma rimane e rimarrà, lo scenario su cui, da secoli, si è mossa la storia. I luoghi, che oggi testimoniano le evoluzioni e i naturali cambiamenti che la capitale italiana ha subito negli anni, sono anche all’esterno delle canoniche rotte turistiche e vengono esplorati e descritti in “Guida alla Roma ribelle”. Scritto da Rosa e Viola Mordenti, Lorenzo Sansonetti e Giuliano Santoro, il libro pubblicato nella collana Finestre della Voland (nella stessa collana anche “Guida alla Parigi ribelle” e “Guida alla Barcellona ribelle”) vuole raccontare luoghi, personaggi ed eventi calanti nel proprio contesto storico. Questo ha permesso agli autori di rapportarsi “con la storia e le storie senza nostalgia né distacco, a contestualizzare il passato senza archiviarlo né trasformarlo in un feticcio, a pensare alla memoria facendola vivere nella città che abitiamo ai giorni nostri”.
“Guida alla Roma ribelle” da semplice libro diventa, così, un manuale, una guida e un compagno di viaggio per esplorare i rioni e i quartieri popolari della città, gli edifici, i palazzi e i monumenti, le piazze borghesi e quelle della rivolta. Si parte da Piazza del Popolo, la piazza che accolse l’abbraccio e il monito di Martin Lutero: “Ti saluto, Roma santa! Sì, veramente santa a motivo dei santi martiri del cui sangue grondi!”; la piazza ricordata da Jack Kerouac per il bellissimo dipinto di Caravaggio custodito a pochi passa da li, nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Si cammina poi verso via dell’Oca di Elsa Morante, passando per via Margutta di Picasso e attraversando via Condotti e i fasti de Il Caffè Greco. Si costeggia il Lungotevere e si arriva a Campo de’ Fiori, “la piazza del libero pensiero”, il luogo simbolo della Roma libertaria; qui si incontrano personaggi come Cristina di Svezia, Giorgio Labò e Gianfranco Mattei. Continua il viaggio e si ricordano i duecentottantaquattro anni di cultura del Teatro Valle, l’antico “nasone” (fontana) del Pantheon e i drammi e il fascino del Ghetto. Si sale la scalinata del Campidoglio e si conosce Violet Albina Gibson, si passa alla dolce malinconia e ricchezza della Basilica di Massenzio per poi arrivare nel quartiere Monti. Si arriva alla casa natale di Guillaume Apollinaire, alle strade di Mario Monicelli e nella chiesa di Sigmund Freud, San Pietro in Vincoli. Saliamo verso Porta Pia, attraversiamo la fascinosa via Veneto di Kurt Cobain e arriviamo alla stazione Termini raccontata da Daounda Sanogo, un uomo qualsiasi. Ripartiamo dalla multietnica Piazza Vittorio, attraversiamo via Tasso per poi cambiare del tutto scenario. Oltrepassiamo il Tevere e siamo alle porte del Vaticano, nella contraddittoria via di Porta Castello, nell’ex Cinema Castello, negli anni sede del locale Muccassassina (anni ’90), centro stampa dell’Agenzia romana del Giubileo (2000) e attuale sede di una università “improntata alla conoscenza e alla diffusione della verità”. Attraversiamo i Borghi, via Cola di Rienzo e giungiamo a piazza Risorgimento, accorgendoci che è tutto qui, in questi metri percorsi, che si racchiude il fulcro della Roma controversa che affascina e intimorisce. Prima di continuare il nostro viaggio che ci porterà nuovamente oltre il fiume, tra Trastevere, Testaccio, Monte Sacro, San Lorenzo e poi fuori dai rioni fino a Pietralata, San Basilio, Centocelle e Ardeatino, ci fermiamo ad ammirare una Roma che continua a raccontare, una Roma ribelle che prima di partire con la fiumana di parole ha solo bisogno che qualcuno le chieda: Roma, perché ribelle? Allora partirà il viaggio, uno splendido itinerario tra ricordi, curiosità e storie inattese.

 

“Attraversare i luoghi, ascoltare le storie che li raccontano e individuare linee di confine, raccogliere le voci di chi vive in un posto o di chi lo narra: è stato un metodo di lavoro, un modo di costruire relazioni, analogie e differenze della Roma che non si è mai piegata alle logiche dei poteri”. 

 

A Natale, storie russe sotto l’albero

Marianna Abbate

ROMA – Cechov ci raccontò la storia dello sfortunato zio Vanja in un complesso dramma di quattro atti. Luigi Mancuso decostruisce la struttura teatrale dell’opera, trasformandola in narrativa, per regalare anche ai lettori più piccoli l’atmosfera irripetibile della campagna russa. Lo zio Vanja diventa così un racconto, molto più fruibile, per chi ancora non è abile nella lettura, ma anche per chi vuole soltanto dilettarsi con una bella storia, tè e biscottini.

Lo zio Vanja e altre storie russe” pubblicato da Nuove Edizioni Romane, è il regalo ideale per grandi e piccini.

Il libro ci regala altre due storie, questa volta atti unici: “Una proposta di matrimonio” e “Le nozze”. Inconfondibile il sapore della Russia di fine ‘800, in bilico tra modernità e tradizioni, tra gusto del passato e sete di modernità.

Come sempre, attraverso un libro possiamo aiutare i bambini a comprendere la realtà odierna, le contraddizioni e i problemi che da sempre accompagnano un popolo in gara con l’Occidente. E se anche non vogliamo addentrarci in dietrologie, possiamo sempre deliziarci con una bella storia magistralmente narrata.

 

Vot’Antonio? No, Vota Socrate!

Marianna Abbate

ROMA – Chi ha detto che a sbagliare sono solo gli uomini? Anche nel disegno divino a volte possiamo trovare delle lacune. E così Socrate, uno degli uomini migliori per arbitraria decisione, non può usufruire del dono della vita eterna per un errore tecnico. Incastrato per oltre duemila anni, attende il suo turno fino a che san Pietro non si accorge del gravissimo mancamento verso il filosofo. Vogliamo lasciarci forse sfuggire la notevole conversazione tra i due? Fortunatamente nei paraggi passava la bravissima cronista Ada Fiore, che ha potuto origliare in prima persona quanto detto dal santo al filosofo e viceversa. Continua

Tante novità per i piccoli lettori

novita_libriROMA – Siamo al periodo più ricco dell’anno per quanto riguarda le uscite di libri e di pubblicazioni per bambini. Per questo motivo oggi la rubrica Leggendo Crescendo di ChronicaLibri vi propone una mini carrellata tra le ultime novità dedicate ai più piccoli.

 

Emme Edizioni presenta tante e diverse novità in catalogo, tra queste c’è “Angelina Diavoletto” di Nicoletta Costa. Pubblicato nella collana Prime letture, il libro ha come protagonista è Angelina, una bambina che di angelico ha solo il nome, in realtà è un vero diavoletto… A scuola non sta mai ferma, fa impazzire la maestra. In giardino si scatena e si sbuccia sempre le ginocchia. Meno male che ci sono le lunghe vacanze estive! Presto arriva settembre e Angelina si deve preparare a iniziare un nuovo anno si scuola: pettinarsi, stare seduta, ascoltare in silenzio… che noia! Eppure quando rientra in classe e rivede i suoi compagni, la maestra e il suo bel disegno appeso alla parete, Angelina si rende conto che la scuola dopo tutto non è così male…
i-cioccolatini-di-mister-pigSempre nella stessa collana arriva “I cioccolatini di Mister Pig”, il libro di Fabrizio Silei con le illustrazioni di Ivan Bigarella. Mister Pig, neanche a dirlo, è un bel maiale che fa il rappresentante di spazzole. Un giorno però perde il lavoro e si ritrova a vendere i prelibatissimi cioccolatini del Commendator Diavolon. – Si ricordi che deve venderli e non mangiarseli! – lo avvisa malignamente il principale. Figuriamoci! In vent’anni Mister Pig avrà venduto milioni di spazzole e non ne ha mai neanche avvicinata una alla testa. Stavolta però è diverso: quei cioccolatini hanno davvero un gusto speciale. Basta assaggiarne uno e fermarsi diventa quasi impossibile.

 

Per lettori più grandi e più consapevoli (dagli 11 anni) Emme Edizioni propone “Primo Levi: l’uomo, il testimone, lo scrittore”, di Frediano Sessi. Da anni molti giovani, spesso con i loro insegnanti, leggono Primo Levi (Se questo è un uomo, La tregua e altri racconti), cercando anche di capire la sua vita di uomo, di testimone e di scrittore. Come per i grandi autori del nostro Novecento, la risposta a gran parte delle domande su Primo Levi si trova nell’intreccio dell’opera con la vita. Un’opera fatta di saggi, testimonianze, racconti, romanzi, poesie, lettere, articoli di giornale, interviste, e per questo ricca e complessa, non semplice da decifrare, come del resto i percorsi della sua vita che vanno dall’amore per la montagna alla scelta della resistenza, al lavoro di chimico e a tanto altro ancora. Questo libro offre ai giovani lettori, e agli adulti che li accompagnano nella crescita culturale, una biografia essenziale che percorre gli scritti di Primo Levi, dall’adolescenza alla vecchiaia, intrecciandoli con i momenti di vita più importanti e con i percorsi di testimone che hanno caratterizzato tutta l’esistenza dello scrittore piemontese; un lungo lavoro svolto attraverso l’analisi di documenti spesso inediti. Proprio nella scoperta della sua vita emerge la grandezza di Primo Levi: la sua umiltà profonda, il riconoscere la sua fragilità di fronte alla storia e all’esistenza, e insieme la sua forza e vitalità.

 

Layout 1Edizioni Lapis propone “Il colore della libertà” (dai 10 anni) di Yaël Hassan tradotto da Francesca D’Ottavi. Max Fischer è sempre stato uno studente esemplare, da uniforme rossa e voti eccellenti, ma da quando ha conosciuto Felix, un vecchio antiquario che tiene nascosti nella sua cantina libri e filmati del secolo scorso sottratti alla Censura del regime, è diventato un “marrone”, marchio indelebile di onta e infamia. Lo accusano di pensieri sovversivi e di prendere parte al piano che vuole rovesciare il sistema. È solo, Max, emarginato da tutti i suoi compagni. Grazie all’amicizia con Felix sente per la prima volta parlare di libertà e democrazia, e con lui scoprirà cosa vuol dire battersi per un ideale: cambiare il presente e renderlo migliore.

Sempre per le Edizioni Lapis vi presentiamo “Oh no, George!” un albo illustrato tutto nuovo e divertente pubblicato nella collana I Lapislazzuli. Scritto da Chris Haughton, il libro parla dell’irrequieto cane George: Harry esce per lo shopping e George gli promette che farà il bravo. Ma le tentazioni in casa sono troppe: la torta in cucina è così buona… e George adora la torta. La terra nel vaso è così soffice… e George adora scavare nella terra…
Cosa farà George? E Harry si arrabbierà?

 

Valentina Edizioni inserisce nel suo catalogo numerose novità, tra queste c’è “Volo via” (3-7 anni) di Cristina Petit. Questa è la storia di una mamma che ha sempre fretta e della sua bambina che dopo un lungo viaggio torna a casa cambiata. Una tenera storia sul rapporto tra madre e figlia raccontata dal punto di vista di una bambina di quasi cinque anni, Carolina. Dopo un divertente e bizzarro viaggio Carolina capirà l’importanza e l’amore racchiusi in ogni istante che sua mamma riesce a dedicarle.

io-a-gesu-bambino-non-ci-credo-mica-0_56944--400x320Una tematica difficile e allo stesso tempo perfetta per il Natale è affrontata in “Io a Gesù Bambino non ci credo mica!”, il libro di don Poalo Alliata e Carla Manea. Il libro parte da una notizia sconvolgente; il dottor Corn Flakes sta per annunciare la sua straordinaria scoperta: Gesù bambino non è mai nato, è tutta un’invenzione! Ma è proprio così? Ha ragione lui? L’angelo Serafino piomba lì per caso, raccoglie la sfida del professore e ci porta a vedere come sono andate veramente le cose…

Sara Vannelli torna con “Dovevo dirtelo”, racconti contemporanei

Dovevo dirteloGiulia Siena
ROMA“Non so se i pensieri abbiano un colore, se sbiadiscano o se si sciolgano. Quello che so è che girano forte, ci inseguono, corrono e fanno salti al di là”. I racconti di Sara Vannelli sono vivaci, veloci e immediati come alcuni pensieri che ti prendono in ostaggio tenendoti immobile e insonne. Sono racconti in cui si respira l’impazienza e la complessità dell’amore (La prima volta, Ti voglio addosso), la gioia e il silenzio del viaggio (Le andrebbe di parlare un po’?) la disperazione e la speranza per una maternità tanto attesa ( Tutto quel che puoi, È come se non finisse mai), i sorrisi e la nostalgia di un passato che ha portato via con se la spensieratezza e la poesia (Me ricordo). Trenta racconti, quelli contenuti in “Dovevo dirtelo” – il libro che sancisce il ritorno di Sara Vannelli nel panorama editoriale italiano – che segnano l’approdo dell’autrice romana a una scrittura che si è fatta più carezzevole e matura, quasi un esercizio sintattico capace di scuotere l’emozione. Il libro, pubblicato dalle Edizioni La Gru nella collana Catarsi, è un susseguirsi di personaggi, di storie e di sentimenti che tentano di accordarsi tra loro; ad emergere è l’amore. L’amore viene scritto, descritto, modellato, ricordato, plasmato tanto da plasmare, poi, il corso dei racconti: l’amore si fa ragione, bisogno, obiettivo, passione, carne e motore di tante e diverse azioni.
L’amore si fa viaggio, ritorno e nuova destinazione.
Vedi QUI la videointervista a Sara Vannelli realizzata con iTvRome.