Marilena Giulianetti
ROMA – “…No, poesia: / Non ti nascondere nelle grotte del mio essere, / non fuggire dalla Vita. / Rompi le inferriate invisibili della mia prigione, / spalanca le porte del mio essere / ed esci…” da La Mia Poesia Sono Io
Tascabile e prezioso. E’ la sorpresa che Fefè Editore ci propone per l’anno 2019: Rosa Negra. Venti poesie per un mondo migliore di Amilcar Cabral.
Com’è possibile racchiudere la personalità di Amilcar Cabral in pochi sostantivi? Intellettuale, poeta, ma soprattutto uno dei più noti leader anticolonialisti di tutta l’Africa e leader indiscusso della lotta di liberazione che portò Capo Verde all’indipendenza.
Si presenta così il testo Rosa Negra, selezione di venti bellissime poesie con testo originale a fronte dedicate alla libertà, al legame ancestrale con la terra di origine, alla dignità della vita. Continua
Categoria: novità editoriale
Un romanzo young adult ad Alta Leggibilità: “La figlia dell’assassina” di Giuliana Facchini per Sinnos
Giulia Siena
PARMA – Giuliana Facchini, autrice di tante storie e diversi racconti – tra i quali Io e te sull’isola che non c’è – torna in libreria con La figlia dell’assassina, pubblicato nella collana Zona Franca di Sinnos.
Rachele vive in una roulotte con suo fratello Joshua e suo padre Gerald. Vivono nel giardino dei Batista, a pochi passi dalla casa degli amici di famiglia, ma pur sempre fuori. Eppure la vita di Rachele non è stata sempre questa, anzi; lei, figlia di una facoltosa imprenditrice della moda made in Italy, aveva una vita agita: la scuola, le amiche, la danza. Un padre presente e pieno di fantasia e creatività. Un pomeriggio tutto cambiò, e da qual pomeriggio divenne “la figlia dell’assassina”. E’ come se lo stesso nome, Rachele, fosse sbiadito: dapprima i contorni (le amiche che si allontanano e la scuola che necessariamente deve cambiare) e poi il suo fulcro, fino a diventare del tutto perso (gli affetti, la casa, la città).
La donna che l’aveva messa al mondo si era sporcata di un crimine atroce, aveva ucciso la sua contabile che da anni prelevava, in segreto, dalle casse dell’azienda per dare sfogo ai suoi vizi di gioco. Un incubo per chiunque, figuriamoci per un’adolescente. Continua
“Il tortellino muore nel brodo”, un noir dallo sguardo gastronomico
Giulia Siena
PARMA – “Mi dispiace davvero, ma ci sono cose nella vita che si possono avere e altre no. Il tortellino al pomodoro proprio no. Il tortellino muore nel brodo”. La presa di posizione di Emilio Zucchini nelle prime pagine di questo libro dovrebbe metterci sulla buona strada, da questa affermazione dovremmo già capire diverse cose: Il tortellino muore nel brodo di Filippo Venturi (Mondadori) non è un libro di cucina, ma un romanzo, ed Emilio Zucchini non è un ristoratore qualsiasi. Zucchini, per tutti Zucca, ha uno sguardo attento e ironico, è perspicace ed è uno scapolo incallito che ama vivere tra i tavoli della sua trattoria e“la trattoria è ancora uno di quei luoghi che probabilmente non salveranno il mondo, ma di sicuro possono rendere migliore una giornata, o perlomeno un paio d’ore […] E la trattoria di Emilio è proprio questo: una scatola piena di ricordi e di antichi sapori a cui lui cerca di dare quotidianamente vita”. In un giorno qualsiasi, mentre è alle prese con le tagliatelle e il ragù – sono pochissimi i piatti che si diletta a cucinare prima di accogliere i clienti – fuori dal suo locale succede qualcosa che sconvolgerà la vita di diverse persone. Continua
Coccole Books: l’estate, il cambiamento e il coraggio tra le righe di “Mamma farfalla”
Giulia Siena
PARMA – Mamma farfalla, scritto da Daniela Valente – direttore editoriale della casa editrice Coccole Books – e illustrato da Marcella Brancaforte, torna in questi giorni in libreria rinnovato nello stile e nei colori. Il volume, già edito nel 2012, viene ripubblicato con una font ad alta leggibilità e promette di coinvolgere il lettore con un tema delicato e importante: la malattia e il coraggio per affrontare i cambiamenti.
La protagonista di questo racconto ha otto anni, gli occhi grandi, il cuore gentile e i capelli arruffati. La nonna la chiama “sciatu”, fiato, respiro della sua vita, perché anche se sono lontane poche chilometri, a dividerle c’è il mare. Continua
Arkadia: “Il caso letterario dell’anno” di Marco Visinoni inaugura la nuova collana di narrativa, Senza rotta
Giulia Siena
PARMA – “Aprii la porta e mi trovai davanti a me stesso. Era un me stesso più vecchio di una decina d’anni, con le basette brizzolate e le borse sotto gli occhi più accentuate. Per il resto era vestito uguale a me. Uguale a me quando uscivo di casa, intendo, perché a quell’ora ero ancora in mutande.
Ciao, mi disse.
Ciao, risposi”.
Ritorno al futuro: ciò che si palese davanti agli occhi di Leifur, in quel monolocale dissestato di via Boldrini 3 a Bologna, è la propria immagine deformata dal tempo, ma non troppo mutata. Come in una scena inflazionata e poco geniale, l’uomo arriva con l’Almanacco dei risultati delle lotterie di tutti gli anni a venire e sprona il giovane a tentare la fortuna per mutare le sorti del futuro. Continua
Voland: Giorgia Tribuiani porta in libreria”Guasti”, accettazione della perdita
Giulia Siena
PARMA – “Io non credo che l’uomo sia un’opera d’arte, e vuole sapere perché? Perché l’arte è un prodotto dell’uomo, il segno tangibile della sua grandezza, certo, ma anche della sua fragilità. Arte è solitudine, il tentativo di fermare qualcosa di vero e la speranza che qualcuno si fermi a guardarlo. […]”
Tutto è fermo in quella grossa stanza in cui Giada entra tutte le mattine. E’ fermo fino all’arrivo dei visitatori; per questo non è molto diverso dalle grandi esposizione fotografiche in giro per il mondo, quelle in cui erano presenti entrambi: lui, il genio dello scatto che cattura il momento e lei, la sua compagna devota. Ora lui è inerme, egli stesso un’opera catturata nel gesto fasullo di premere il clic della propria reflex. Eppure è lui che ha scelto di devolvere il suo corpo, una volta cessato di vivere, all’arte. Continua
Orecchio Acerbo: “Il nuovo palazzo della Sirenetta”, favola moderna di rispetto e consapevolezza
Giulia Siena
PARMA – “No, non voglio sposarmi! Voglio ballare!”
Sirenetta ha un sogno; un sogno non riconducibile all’amore verso un umano, ma l’amore per sé stessa e per la propria libertà. Da questa consapevolezza comincia la storia de Il nuovo palazzo della Sirenetta, il libro di Marco Taddei con le illustrazioni di Tamara Tantalo. Il volume, pubblicato da Orecchio Acerbo nella collana Albi, è nato dal concorso “Notte di Fiaba”.
Ogni giorno la nonna racconta a Sirenetta del mondo degli umani. Lì, sulla terra, donne e uomini si tendono in un abbraccio e insieme danzano, stretti stretti. Muovono le gambe per ballare e quel movimento sinuoso e complice attira l’attenzione di Sirenetta. Continua
Neo: “Cometa”, miserie e follie di uomini attuali
Giulia Siena
PARMA – Dire che con Cometa Gregorio Magini cerchi la provocazione è inesatto. Gregorio Magini, attraverso il suo Cometa, scrive e descrive vite distratte che brancolano in una normalità qualunque resa anomala da tonnellate di silenzio. Magini descrive la normalità dell’oggi, nulla di più, e il fatto che lo faccia attraverso la percezione del piacere e del dolore non ne muta il contenuto. Cometa, il romanzo in libreria da poco più di venti giorni pubblicato da NEO Edizioni, ha i tratti fondamentali di un romanzo di formazione, ma non aspettatevi personaggi risoluti, vincenti e soddisfatti; aspettatevi – e ci tengo a sottolinearlo – personaggi dissennati, persi e soli che cercano nel piacere fisico il sussulto primordiale della vita; che trovano nella casa materna il proprio porto sicuro. Aspettatevi una scrittura tagliante e precisa, ma mai scurrile, nonostante l’apparenza. Continua
Mondadori: “Le ferite originali” di Eleonora Caruso, quando l’amore è fascino e malattia
Giorgia Sbuelz
ROMA – L’origine di tutto lo scibile umano alla fine risiede lì, in un incavo nel profondo della coscienza che risponde agli impulsi primordiali di amore e non amore. Un sistema binario che muove le fila dell’esperienza terrestre divisa in eterno fra eros e thanatos. Un incavo, dicevamo, o un ventre prolifero dove germoglia la declinazione di amore in forme armoniche, o una ferita infetta, generata dalla negazione stessa del principio amoroso, che spurga solo dolore e caos.
Il punto è questo, Le ferite originali di Eleonora Caruso, nuova uscita Mondadori, è la storia di una ragazzo che ferisce per arrivare a svelare la natura della propria ferita. Continua
Via del Vento, “Il tiranno”: Heinrich Mann osservatore del suo tempo
Giulia Siena
PARMA – Il tiranno, il volume che raccoglie due racconti inediti di Heinrich Mann – fratello del più celebre Thomas – si apre e si chiude con due scene fortemente evocative, dove i gesti accompagnano la parola e ne fanno azione, movimento, commedia. Il teatro, infatti, entra nelle parole dell’autore tedesco e la pagina si fa “luogo letterario in cui è possibile condurre un’affilata critica sociale” come spiega la curatrice del volume, Claudia Ciardi. Il tiranno, il racconto da cui prende il nome questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1908 come novella dà subito l’idea della prosa di Mann, mentre la Scena è un abbozzo di commedia del 1924; insieme danno vita a Il tiranno, libro pubblicato da qualche settimana in Italia dalle sempre sorprendenti Edizioni Via del Vento. Continua