Nella scrittura di Beati gli inquieti

Intervista a Stefano Redaelli, dolenti epifanie poetiche giunte su carta

Parlare di Beati gli inquieti significa raccontare la bellezza dell’ascolto; una bellezza che si cela anche dentro storie di dolore e buio abissale. Parlare di Beati gli inquieti è dare voce al silenzio assordante riguardo la malattia, alle strutture psichiatriche, alla solitudine dei pazienti. Parlare di questo libro e farlo con il suo autore, Stefano Redaelli (nella foto in basso), è fare insieme una riflessione; un esercizio accorto di poesia, memoria e consapevolezza.

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NEO: “Beati gli inquieti” perché loro conoscono l’amore

Emarginazione, follia e spiritualità

216 pagine, 15 euro, in libreria da poco più di un mese, candidato allo Strega e già in ristampa. Questi i dati tecnici di Beati gli inquieti, il romanzo frutto della penna di Stefano Redaelli, professore di Letteratura Italiana presso l’Università di Varsavia. Ma oltre le statistiche, qui, in queste pagine, a parlare è ben altro. La corsa allo Strega si è interrotta (svelata la dozzina dei semifinalisti), continua però il percorso di questo sorprendente romanzo.
Pubblicato da NEO, Beati gli inquieti nasce da una lunga esperienza sul campo e da una riflessione ricercatissima e approfondita sul valore letterario-filosofico (Merini, Tobino, Brentano) dell’alienazione mentale.
“Da anni conducevo ricerche sulla follia. Avevo letto migliaia di pagine di romanzi, saggi, articoli, ma studiarla non mi bastava più: volevo vederla da vicino, sentirla, parlarci”.

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Cristò Chiapparino riparte con NEO

La carne: smettete di pensare al mondo che conoscete già

Smettete di pensare al mondo come lo conoscete già. Quel mondo non esiste più. E non è colpa di una pandemia o dei recentissimi fatti di cronaca, no. Del mondo come lo conoscete ora – nel bene e nel male – non rimane che un ricordo nella testa e nei pensieri di un ottantenne e risale a quando l’uomo aveva otto anni.

Cristò Chiapparino pubblicò La carne qualche anno fa, nel 2015, con l’attenta Intermezzi Editore; ora, la sua scrittura asciutta e levigata torna a farsi leggere in questo romanzo dalle tinte fosche e i tratti geniali ripubblicato da Neo Edizioni.

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NEO Edizioni: il viaggio a ritroso di Cecilia M. Giampaoli

Azzorre, tornare lì dove tutto accadde

Giulia Siena
PARMA
Cecilia Maria Giampaoli è una bambina quando, l’8 febbraio del 1989, un aereo partito da Bergamo e diretto a Punta Cana si schianta contro il versante di una montagna nelle Azzorre. 144 persone perdono la vita, tra questi suo padre.
Quasi trent’anni dopo Cecilia ripercorre quella rotta, arriva all’isola di Santa Maria per salire sul Pico Alto e guardare da vicino il luogo che le ha strappato la presenza e l’affetto di suo padre. Non cerca colpevoli, non cerca risposte, non cerca di elaborare il lutto, il suo è un viaggio “necessario” per rimettere insieme quello che è stato con quello che oggi è lei. Nasce così Azzorre, un diario che ha le sembianze di un romanzo, pubblicato da Neo Edizioni.

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NEO: “Le affacciate” e la paura tempo che avremmo

Giulia Siena
PARMA
– Leggere un libro non è quasi mai un percorso che parte dal titolo. Tieni tra le mani Le affacciate, il romanzo di Caterina Perali pubblicato da Neo Edizioni, e ti chiedi quale sia il senso di questo titolo. Per spiegarlo – soggettivamente, sia chiaro – devi procedere con la lettura e incontrare quattro donne molto differenti tra loro; ognuna di esse si è posta in maniera differente alla vita. Ognuna di esse è giunta dove voleva? E Nina, la protagonista?

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Neo: “Cometa”, miserie e follie di uomini attuali

Giulia Siena
PARMA – Dire che con Cometa Gregorio Magini cerchi la provocazione è inesatto. Gregorio Magini, attraverso il suo Cometa, scrive e descrive vite distratte che brancolano in una normalità qualunque resa anomala da tonnellate di silenzio. Magini descrive la normalità dell’oggi, nulla di più, e il fatto che lo faccia attraverso la percezione del piacere e del dolore non ne muta il contenuto. Cometa, il romanzo in libreria da poco più di venti giorni pubblicato da NEO Edizioni, ha i tratti fondamentali di un romanzo di formazione, ma non aspettatevi personaggi risoluti, vincenti e soddisfatti; aspettatevi – e ci tengo a sottolinearlo – personaggi dissennati, persi e soli che cercano nel piacere fisico il sussulto primordiale della vita; che trovano nella casa materna il proprio porto sicuro. Aspettatevi una scrittura tagliante e precisa, ma mai scurrile, nonostante l’apparenza. Continua

“La strada da fare”, viaggio catartico nella regione che c’è

Giulia Siena
PARMA“Incavare. Questo tempo non è stato vuoto, ma è servito per creare vuoto. Avevamo la necessità di mettere una distanza per poter dare nuova forma alle cose, ai rapporti – il nostro –, agli eventi – quel viaggio. Gutta cavat lapidem, dicevano gli antichi. Avevamo bisogno di un’occasione solida per ripartire da quello spazio, per riempircene di nuovo, ma questa volta insieme. Due passi in Molise nasce così. Il progetto vero e proprio è venuto parecchio tempo dopo”. 
Maria Clara Restivo è una viaggiatrice, non di professione, certo, ma una di quelle persone che vivono il viaggio come parte integrante della propria vita. Il viaggio è un altrove che si vuole raggiungere e apprezzare, un silenzio da ascoltare, meditare e da cui lasciarsi accudire. La Restivo ama percorrere i luoghi e raccontare gli odori che ha attraversato, i visi e le emozioni che ha incontrato. L’andare è scritto nelle sue vene: il colore olivastro della pelle ricorda la Sicilia, mentre il suo accento è emiliano e la sua città attuale è Torino. Da quando, a nove anni, suo padre le ha insegnato a fare lo zaino è partita sempre per percorrere i binari e raggiungere un luogo. Però, La strada da fare. In cammino nella regione che (non) c’è – pubblicato da NEO Edizioni – è un libro che narra di un “cammino in un dove”, non per raggiungerla ma per attraversare e sviscerare una sola terra, il Molise. Continua

Premio Strega 2017: Neo, lo spudorato “Grande Nudo” tra i 27 libri selezionati

Giulia Siena
PARMA – Ti intrappola tra le pagine, cattura la tua attenzione, ti colpisce allo stomaco e ti trascina in vite sospese e disgraziate. Grande Nudo di Gianni Teti, pubblicato da Neo Edizioni, si conquista la ribalta e si merita un posto tra i 27 libri ufficialmente candidati per il Premio Strega 2017. La soddisfazione è grande per la casa editrice che dopo XXI secolo di Paolo Zardi torna a concorrere nel più prestigioso premio nazionale con Grande Nudo, l’ultimo romanzo della “Trilogia del vento” firmata dall’autore sardo.

Questo non è un libro normale: sono storie di vite lacerate e difficili. Siamo ovunque e siamo in nessun luogo. Apriamo gli occhi in un bar, tra le piastrelle di un bagno in ristrutturazione, siamo in un corridoio polveroso tra cose dismesse; siamo in una stanza al buio, in una caserma o sul ciglio di una strada, siamo dietro una porta o seduti annoiati su una sedia in cucina; Continua

“Mailand” di Nicola Pezzoli: Konrad e la trappola narrativa dalla quale si viene sempre catturati

mailand_recensione ChronicalibriGiulia Siena
PARMA – 1987. Corradino, già protagonista di Quattro soli a motore e Chiudi gli occhi e guardaè un giovane studente universitario confuso e confusionario. Ha lasciato Cuviago, la madre apprensiva e la nonna anafettiva per cominciare la sua avventura a Mailand. Mailand, traduzione tedesca di Milano, ovvero la grande città, fonte di vizi, virtù, paure, scoperte e competizioni. Mailand è il banco di prova di Konrad, chiamato così dai suoi compagni di stanza: il piacentino Marco e il siciliano Beniamino. Un trio niente male per divertirsi e giocare a Risiko, per evadere da quegli studi già troppo sbagliati. Gli ingredienti per la favola del fuori sede ci sono tutti per questo terzo capitolo che chiude la trilogia di Corradino e ne fa un unico grande romanzo firmato Nicola Pezzoli. Continua

NEO: “Sfida all’Ok Dakar”, ovvero la sfida di un uomo insicuro

Sfida all'Ok Dakar_chronicalibriGiulia Siena
PARMA Sfida all’Ok Dakar, il romanzo di Otello Marcacci, è un libro targato NEO Edizioni. E non poteva essere altrimenti. In questo romanzo c’è tutto quello che la casa editrice abruzzese garantisce da sempre con i suoi libri: trama originale, colpi di scena, sorrisi, lacrime e un protagonista inconfondibile, un protagonista che tiene in piedi tutto, inconsapevolmente e non.
Eugenio Bollini non ha più verve. Un tempo era un ciclista famoso, un uomo che sapeva il fatto suo; ma ora è un semplice quarantenne paranoico, indebitato, insicuro e perennemente smarrito. Continua