Giorgia Sbuelz
ROMA – L’ avvocato G. è uno di quegli uomini che pensa di non esser capace di tradire la moglie.
Non per onestà, ma perché quelli come lui “hanno perso la sintassi della seduzione e credono di non riuscire più a ritrovarla neanche se si concentrano bene o comperano il manuale più aggiornato e se lo studiano come dio comanda.”
Un giorno entra nel suo studio la signora M., una donna all’antica, aveva pensato lui. Lei, di rimando, aveva constatato che quell’uomo le faceva voglia proprio per il fatto che aveva l’ aria di quello che non avrebbe mai tradito la moglie, e in più la trattava con aria di sufficienza, atteggiamento questo davvero irresistibile! Continua
Categoria: narrativa e poesia
“Appunti di meccanica celeste”, i voli pindarici delle anime di Dara
Giulia Siena
PARMA – “Perché non è la morte a essere inspiegabile ma la vita, che a volte è incomprensibile come attraversiamo la nostra rete quotidiana di buchi senza caderci dentro, come riusciamo a poggiare i piedi sull’esile filo che separa i vuoti”.
E’ un tempo differente, cristallizzato, in cui il moto della vita è impercettibile. La scrittura si fa strumento e saggezza, costruisce un nido ovattato. Qui il lettore si sente a proprio agio. Appunti di meccanica celeste è il secondo romanzo di Domenico Dara e il suo punto forte è la narrazione. Come in Breve trattato sulle coincidenze, sempre pubblicato da Nutrimenti, Dara accoglie il lettore in una interessante rete narrativa; la storia viene cucita su una scrittura densa, chirurgica e malinconica. Continua
E come tetto del mondo solo un cielo di poesia
Giulio Gasperini
AOSTA – Lucia Cupertino è un’antropologa culturale che padroneggia molte lingue. La sua raccolta poetica, Non ha tetto la mia casa/No tiene techo mi casa, è infatti una pubblicazione italo-spagnola, edita da Editorial Casa de Poesía, e dà voce a una doppia anima poetica, in cui la lingua diventa strumento, dimostrando come la potenza della poesia sia comune a ogni idioma: “Noche como un techo / notte come un tetto / esperanza para todos”.
Lucia Cupertino plasma un mondo poetico estremamente concreto, donandoci uno sguardo attento e puntuale su alcuni momenti di vita concreti e pulsanti, come un’inquadratura cinematografica che gradualmente si stringe su un dettaglio della scena: “Sul primo binario passando, un treno / imprime quel nero di fiati / o forse sveglia la donna sola a letto”. È uno sguardo che non si lascia sfuggire nulla e che riesce a cogliere una nota di poesia in ogni casualità: “Non piega il vento questi grattacieli / […] / s’impiglia ad un ramo una busta”.
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La poesia tellurica di Claudia Ruggeri
Giulio Gasperini
AOSTA – Claudia Ruggeri è una poetessa sorprendente. Così poco conosciuta ma dalla voce poetica così potente e perturbante. Le Edizioni Terra d’ulivi, di Elio Scarciglia, l’ha riproposta al pubblico in Canto senza voce, con allegato il documentario intitolato alla poetessa, dello stesso Scarciglia, in un viaggio attraverso componimenti intensi e suadenti, nelle quali la parola è scossa da una forza tellurica di significati e significanti, che squassa e scontorna immagini banali e stereotipate: “Io aspetto che accada / qualcosa di grande / di forte. / E tu accadi ogni notte”.
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Salani, “Dante per chi ha fretta”: una vignetta per comprendere la fortuna di un capolavoro immortale
Daniela Distefano
CATANIA – Dove si trovi esattamente in questo momento è arduo da stabilire però è certo che la mappa per l’aldilà che ha approntato 750 anni fa è ancora fruttifera di indicazioni, segnali stradali nel cammino dalla Vita al Trapasso. Parliamo di Dante Alighieri, la nostra eredità non solo letteraria, il nostro cervello più menzionato, la voce più articolata della nostra poesia, l’uomo che ha amato una donna- angelo con gli occhi puri di un devoto.
Henrik Lange negli anni ’90 era illustratore di libri per ragazzi. Oggi vive in Svezia, dove lavora insieme a Katarina alla realizzazione dei volumi della sua ormai famosissima serie Per chi ha fretta. Dopo uno studio approfondito di Dante, della sua epoca e della sua opera Henrik e Katarina hanno concepito per i lettori italiani (Salani) affidandone la traduzione ad Alessandro Storti. Continua
Carmine Abate: “Il banchetto di nozze e altri sapori”, una terra “rapinosa” che produce sogni e prelibatezze
Daniela Distefano
CATANIA – Tardilet, krustulet, qenullilet, skallilet sono dolci tradizionali per il Natale, specialità della cucina arberesh; il loro profumo aleggia nell’ultimo libro di Carmine Abate, Il banchetto di nozze e altri sapori (Mondadori), un’autobiografia culinaria per far conoscere un angolo della Calabria che sprigiona “una magarìa rapinosa”. L’Arberìa è l’insieme di cinquanta comunità italo-albanesi presenti nel Sud Italia.
Nato nel 1954, emigrato da giovane ad Amburgo, Carmine Abate oggi vive in Trentino. Continua
Memento vivere, l’alleanza tra vita e morte
Giulio Gasperini
AOSTA – La morte si aggira sempre tra di noi. Riempie tutti gli spazi della nostra vita, persino quelli più quotidiani, meno solenni e ufficiali. La si trova sul divano, sulle scale, appoggiata agli stipiti delle porte; come un’ombra, saldamente cucita ai limiti del corpo. Le fotografie di Los respiros del Alma, di Donatella D’Angelo e Josè Lasheras, danno un concreto riferimento visivo al potere delle parole delle liriche della stessa Donatella D’Angelo, a comporre Memento vivere, edito da Edizioni del Foglio Clandestino nella collana Square 17.
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Salani: “Una rivoluzione sentimentale”, dalla periferia per ricominciare a vivere
Giulia Siena
PARMA – “E allora, spiegatemelo voi, piccoli rivoluzionari, insegnate anche a me a fare la Rivoluzione. Spiegatemi perché per una volta che ho provato a forzare i miei confini ho dovuto sperimentare il fallimento, la solitudine, l’abbandono. E’ questa la Rivoluzione?”
Zelda, occhi grandi, ricci biondi, casco in testa e scudo sul cuore. Zelda, come nessuna in quella periferia di mondo che è Scogliano, terra dei fuochi, terra di nessuno. Zelda, Vespa bianca, muri bianchi per nascondersi dal mondo mentre tutto urla. Lei, Zelda, protagonista della penna di Viola Ardone in Una rivoluzione sentimentale (Salani), è un’altra donna: si circonda di solitudine, non si lascia trafiggere dal vivere quotidiano, non si sporca le mani, non entra nelle vite degli altri. Zelda rimane fuori. Fuori da tutto. Continua
Exòrma: “Né in cielo né in terra”, Roma nel libro di Paolo Morelli
Marilena Giulianetti
ROMA – Roma e i suoi rioni. Non la città dei papi e degli imperatori. Non l’affascinante centro monumentale o la meta di giovani in cerca di divertimento.
Con il romanzo Né in cielo né in terra, targato Exòrma Edizioni, l’autore Paolo Morelli punta la sua lente d’ingrandimento sulla città popolare, e quindi popolana, fatta dei piccoli vecchi quartieri, città nella città.
Né in cielo né in terra è un po’ come dire né carne né pesce: il luogo fisico e la sua identità, assieme a quella di chi lo abita da sempre. E se non sei più uno che “c’è sempre stato” e di fatto non sei nemmeno arrivato da poco, allora sei perso nei ricordi, nascosto in soffitta oppure in giro in cerca di qualcosa che non trovi più. Continua
Anteprima Sinnos: “Centrifuga”, la periferia raccontata da 29 scrittori. Sabato 22 ottobre in 13 librerie d’Italia
Giulia Siena
PARMA – Centrifugare, ovvero separare, trarne l’essenziale, togliere il superfluo. La centrifuga è cambiamento, lo stesso che da anni il Centro Leggimi Forte propone attraverso i libri nelle città, paesi e periferie della Campania, lì dove di solito i libri non arrivano. La centrifuga mescola, unisce e sconvolge, per questo 29 autori – per adulti e per ragazzi – si incontrano tra le pagine di questa antologia, ideata dalla scrittrice Patrizia Rinaldi, e raccontano le periferie, ognuno a suo modo; voci differenti che, attraverso le “scoperte”, i “ricordi”, le “parole”, le “cronache” e “l’arte” danno voce a diversi modi di interpretare vivere e ricordare la periferia. Pubblicata da Sinnos, Centrifuga, Fughe, ritorni e altre storie verrà presentata domani, sabato 22 ottobre, in contemporanea in 13 diverse librerie di tutta Italia, da Trieste a Palermo. Continua