Interviste: Kublai, Libri Cibi e Incontri, il luogo che mette in relazioni parole e persone

Giulia Siena
LUCERA
– In questo spazio di libri le presentazioni avvengono su dei gradini, alle spalle di una vetrina e al cospetto di una sala da caffè con tanti scaffali e, di solito, moltissima gente. Alle volte si esce dalle stanze e si parla all’aperto. I lettori e i curiosi arrivano per ascoltare autori e romanzieri, critici e attori provenienti da tutta Italia e giunti in quest’angolo di Puglia per disquisire di libri con la naturalezza che evoca questo luogo. Kublai, Libri Cibi e Incontri  (Via A. Gramsci, 27) da due anni sovverte quelle logiche che volevano tacitamente i luoghi culturali più importanti come prerogativa dei grandi centri metropolitani. Kublai, invece, cambia le silenti regole dell’editoria, crea vitalità e confronto, porta gli autori al contatto diretto con la gente, lontano dai salotti più conosciuti e fuori dalle solite rotte. Continua

Interviste: Mariangela Maggiore e il sogno di una libreria per bambini e ragazzi. “Il sasso nello stagno” a Lucera

Giulia Siena
LUCERAMariangela Maggiore (nella foto in basso) è un architetto e fin da piccola aveva un sogno: aprire una libreria e dar vita a storie e intrecci. Quel sogno nel cassetto è diventato realtà il 25 ottobre del 2014 quando Il sasso nello stagno ha spalancato le sue porte a giovani lettori.

 

Mariangela è l’anima di questa libreria nel centro storico della città, nata nella corte del Museo di Archeologia Urbana “Giuseppe Fiorelli” di Lucera. Qui in queste stanze si raccolgono e raccontano storie; partiamo dalla tua.
La storia della libreria Il sasso nello stagno comincia il 25 ottobre del 2014, giorno dell’apertura. Ma il progetto, il sogno di una libreria ha radici più profonde che sono da cercarsi nel Flauto Magico, la libreria indipendente che i miei genitori avevano – anni fa – qui in città. Da bambina ho vissuto tra gli scaffali, ho assaporato l’aria e la vita di quel luogo suggestivo. Dopo essere diventata architetto, aver esercitato la professione, ho sentito l’esigenza di dare vita a quel progetto nascosto nel cassetto, creare una libreria per bambini e ragazzi. Continua

Libreria Cultora: dal 12 dicembre a Roma un nuovo indirizzo dove comprare libri e confrontarsi

Libreria Cultora_chronicalibri_newsROMA – Dall’esperienza di Cultora, il portale italiano dell’informazione culturale, nasce una nuova avventura: la Libreria Cultora, un luogo di incontro, scambio, ricerca, lettura e innovazione. La Libreria Cultora sarà a Roma in via Ferdinando Ughelli, 39 (metro Furio Camillo) e aprirà i battenti sabato 12 dicembre alle ore 18 con una breve presentazione dal titolo “Perché aprire una libreria in Italia nel 2016?” a cui prenderanno parte Francesco Giubilei (direttore editoriale Historica-Giubilei Regnani) e Daniele Dell’Orco (direttore Cultora.it). Continua

Festival della narrativa francese 2015: dal 22 ottobre al 26 novembre in 16 città italiane con 40 appuntamenti e 15 autori

Festival Narrativa Francese 2015_eventi e programmaROMA – Presentare “dal vivo” la letteratura francese più contemporanea, con autori di lingua francese recentemente pubblicati in italiano; Eclettismo di rigore dunque per rappresentare tutte le sfaccettature della letteratura francese: sperimentazioni letterarie, scrittura popolare e letteratura di tutti i generi. Questo è l’obiettivo del Festival della narrativa francese 2015, l’evento in programma dal 22 ottobre al 26 novembre in 16 città italiane con 40 appuntamenti e 15 autori. Continua

Skantinato58 Bibliocafè, un sogno di provincia tra libri e bontà

Skantinato58_chronicalibri intervistaGiulia Siena
FOGGIA – Siamo a Troia, un suggestivo paese dei Monti Dauni, in provincia di Foggia. Siamo qui per raccontarvi un posto che ci piace. Qui, qualche anno fa, Chiara Neri e suo marito Giuseppe Beccia, due giovani coraggiosi sognatori hanno deciso di aprire un luogo che raccogliesse libri, musica, colori e sapori del territorio. Hanno deciso che qui, in un soleggiato locale che si affaccia sulle colline circostanti, potesse nascere Skantinato58 (Via Ritucci ). Oggi Skantinato è ritrovo, luogo di scambio, lettura, location teatrale, spazio per insegnare l’arte della lettura e il piacere del disegno. Entrate a conoscerlo con noi attraverso le parole di Chiara.

 

Che cosa è Skantinato58?

Skantinato 58 Bibliocafè è tante cose insieme. Una biblioteca. Una libreria. Un spazio di aggregazione dove ascoltare della buona musica inedita, assistere ad uno spettacolo teatrale in una dimensione intima, partecipare a dei laboratori per sviluppare abilità e immaginazione. E poi è anche una caffetteria speciale, dove degustare un buon caffè o un tè equosolidali o prodotti a Km zero: dai salumi ai formaggi, dalle birre artigianali al vino, ovviamente.

Come e quando nasce in voi la voglia di creare un luogo di incontro e confronto, un posto in cui la grandezza dei libri si sposa con l’aroma del caffè e delle tante bontà locali?

Ogni progetto nasce da delle propensioni personali. Noi abbiamo unito il nostro amore per la lettura e per le storie belle, da leggere e da raccontare, con il piacere di sorseggiare un buon caffè da soli o in compagnia di un amico. Così abbiamo deciso di mettere a disposizione della comunità una parte di un fondo privato e degli spazi per tradizione di famiglia occupati da prove musicali, feste, riunioni editoriali o di impegno civile e politico. Infine, abbiamo deciso di allestire un angolo bar per sostenere un’altra filosofia di commercio, quello di “altromercato” appunto, e per valorizzare le eccellenze dell’economia del nostro territorio. Ne è nato un contenitore culturale a 360 gradi, dove poter discutere, interrogarsi, crescere.

La sfida di Skantinato è anche una sfida sociale: dare vita a una libreria-cafè in provincia. Creare una cosa del genere in un piccolo paese della Puglia da una marcia in più al vostro progetto?

A noi sono sempre piaciute le sfide. Quando siamo venuti a vivere a Troia, ormai quasi 5 anni fa, abbiamo deciso di scommettere sulla sua storia, sulla sua cultura, sulle sue tradizioni. Lo abbiamo fatto per amore, certo, ma soprattutto per la convinzione che la provincia di Foggia abbia un immenso patrimonio artistico-culturale di cui spesso si è inconsapevoli oppure, all’opposto, che si considera per eccessivo campanilismo come sufficiente a se stesso. Noi siamo convinti che fare cultura oggi, in particolare in provincia, non possa prescindere dalla voglia di contaminarsi, di ri-scoprire. E questa è la sfida che con Skantinato 58 portiamo avanti.

skantinatoSecondo voi perché un giovane dovrebbe scommettere sui libri e aprire una libreria oggi?

In questi ultimi mesi spesso ci siamo sentiti dire “Anche io avrei voluto aprire un posto così!” oppure “Avete realizzato uno dei miei sogni!”. Noi abbiamo creduto fino in fondo al nostro sogno. Noi ci siamo dati una possibilità e l’abbiamo voluta condividere con questa terra. C’è ancora tanta gente che ha voglia di ascoltare racconti e sorprendersi. Ci sono tante persone che hanno il desiderio di confrontarsi senza frenesia, senza o semplicemente oltre la cornice di un hashtag e di un mi piace. Noi nel nostro bibliocafè e nella nostra vita ne abbiamo incontrate tante. Per fortuna.

Quali sono i prossimi eventi preparati da Skantinato58 per grandi e piccoli lettori?

In questo mese e fino a marzo continua “Fiabe e Marmellata”, il ciclo di letture ad alta voce per bambini: siamo convinti che lo stimolo alla lettura passi per i più piccoli dall’esempio dei propri genitori e degli adulti in generale. Per questa ragione ormai da ottobre organizziamo ogni due domeniche un pomeriggio dove coppie di genitori, di nonni o di adulti leggono delle storie ai più piccoli e poi si passa tutti insieme ad attività laboratoriali e ad una sana merenda a base di pane locale e marmellata biologica e cioccolata spalmabile, rigorosamente del mercato equo-solidale.
Il 20 febbraio presenteremo “Fulmine” con l’autore Lello Gurrado; una storia intensa, che vede come protagonista un giovane di origine pugliese che va al nord a cercare stabilità ma si ritrova di fronte alle stesse ingiustizie che non accettava nel suo paese. Un ragazzo che non riesce a stare bene se non fa qualcosa per cambiare ciò che di brutto esiste al mondo Un ragazzo a cui ci sentiamo molto vicini. Ma poi ci sarà anche “Contagocce, brevi storie in una stanza”, uno spettacolo multiforme in due atti, che toccherà temi scottanti, puntando il dito contro il comportamento folle di alcune multinazionali responsabili della fame nel mondo e di conflitti armati. Sino a sfociare nel Mediterraneo, il “Mare nostrum” punto di contatto di popoli e culture. Un laboratorio per bambini il 13 febbraio, in cui realizzeremo tante maschere colorate. E ancora il lancio di una web radio in cui si parlerà di libri e di tanto altro.

Tre libri da consigliare ai nostri lettori?

“Bisognerà” di Thiery Lenain e con illustrazioni Olivier Tallec: la storia di un bimbo che osserva il mondo da un’isola lontana, metafora del ventre materno, e vede le sue tante imperfezioni. Lui pensa “Bisognerà cambiarlo e Bisognerà proteggerlo”. E, nonostante tutto, con coraggio deciderà di nascere e di provare a renderlo un posto migliore.
“Binario Zero. Storie da Foglio di Via”. Un libro che raccoglie le storie di quei nuovi poveri e degli esclusi della città di Foggia, che i ragazzi del periodico “FogliodiVia” hanno deciso di non lasciare nella polvere e nell’indifferenza. Infine, “Il desiderio di essere come tutti” di Francesco Piccolo; una storia provocatoria, che insegna a guardarsi dentro e in cui è impossibile, per affinità o opposizione, non rispecchiarsi.

 

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Intervista: Tommaso e Marco danno vita a TIBO, centro di gravità culturale

TIBO logo OK (1)Giulia Siena
PENNE
– Amici da vent’anni, Timmy e Bozzi – all’anagrafe Tommaso Matricciani e Marco Bozzi – un giorno decidono di lasciare il loro posto fisso e dare vita a un sogno: costruire un luogo dove cultura, creatività e divertimento si incontrano in una terra silenziosa ma di grande carattere. Nasce così TIBO (dall’unione dei loro nomi), il caffè letterario che a tutte le ore del giorno si adegua alle esigenze dei lettori, passando da caffetteria a birreria in pochi minuti. Aperto da qualche settimana, il TIBO è a Penne, in provincia di Pescara, (viale San Francesco, 23) ed è molto di più di quello che sembra, per questo abbiamo voluto che Tommaso e Marco lo raccontassero in un’intervista.

 

 


Marco e Tommaso, due sognatori coraggiosi che danno vita a TIBO. Come nasce questa storia?

Parte da molto lontano, precisamente dodici anni fa, quand’eravamo ancora fra i banchi del liceo, sentivamo l’esigenza di aver nel nostro paese un locale che offrisse qualcosa di più interessante del classico bar. Ma soprattutto ci sembrava assurdo dover far 25 km, scendere in città, per poter comprare un libro. Poi ci siamo trasferiti a Roma per studiare e lì abbiamo incontrato untibo2o dei più bravi librai indipendenti d’italia, Marcello Ciccaglioni, che ci ha letteralmente “allevati” fra le sue librerie Arion, dove abbiamo avuto la fortuna di imparare i trucchi del mestiere da professionisti straordinari. Poi dopo dieci anni di collaborazione abbiamo voluto mettere a frutto quanto imparato. Ed eccoci qui.

TIBO è musica, libri e buon bere. Cosa sarà per tutti questo spazio?
Il Tibo vuol essere un centro di gravità culturale a 360 gradi, vorremmo raccogliere e accogliere tutte quelle esigenze artistiche e letterarie di cui è ricco il nostro paese. Per questo abbiamo creato una sala adatta a laboratori, presentazioni , performance, reading e mille altre cose. Il tutto naturalmente accostato ad una ricercata caffetteria dove proporremo le eccellenze del nostro territorio: birra artigianale, vino bio e locale, e prodotti a km 0. E poi ci sono i Libri, l’anima e il corpo del nostro progetto.

Volevate portare a Penne, la vostra città, un posto di cui sentivate la mancanza, ma è una grande sfida oggi lasciare le metropoli per tornare alle origini?
Diciamo che è una sfida molto stimolante. A Roma avevamo un posto fisso sicuro, che di questi tempi è merce assai rara, ma sentivamo il bisogno, ogni qualvolta tornavamo a casa, di fare qualcosa per il nostro territorio. L’idea della libreria viene dalla considerazione che abbiamo del libro, unica forma di vera resistenza al degrado culturale e sociale. Woody Allen diceva che si legge per legittima difesa, noi abbiamo l’idea che leggere è il primo passo per l’emancipazione mentale e per costruire un futuro più degno. A Penne, una cittadina di meno di quattordicimila abitanti, non c’è mai stata una vera e propria libreria e questo ha fatto scattare l’idea folle e eccitante di provarci.

Secondo voi perché un giovane dovrebbe scommettere sui libri e aprire una libreria oggi?
A livello commerciale mi sento di dire che ogni persona, anche lettori non abituali, può trovare in libreria libri che possono interessarlo e stimolarlo, data la vastità della produzione editoriale. Il compito del libraio è proprio quello di abbinare il libro giusto alla persona giusta, costruire cosi un rapporto di fiducia che possa diventare nel tempo un percorso di lettura condivisa, facendosi trovare pronto ad esaudire le richieste più diverse di un pubblico sempre più esigente e attento. In sintesi non esiste al mondo una persona che non abbia bisogno di un libro, ergo abbiamo bisogno di librerie e librai.

tibo1Il lettore che tipo di libri troverà qui al TIBO?
Abbiamo cercato di inserire quanti più settori possibili spaziando dai Classici latini fino alle ultime novità, diversi scaffali sono dedicati alle edizioni tascabili di narrativa proprio per venir incontro alle esigenze di un pubblico più giovane non in grado di spendere grosse somme per acquistare un libro. Naturalmente abbiamo un reparto di saggistica che comprende scienze, filosofia, religione e politica/attualità. Molta attenzione è stata data alla graphic novel ma il fiore all’occhiello è il settore ragazzi: dove oltre ai soliti titoli abbiamo proposto anche dei libri più particolari adottando case editrici come Orecchio Acerbo e Topipittori. Purtroppo dati gli spazi non grandissimi del Tibo per aumentare il nostro catalogo abbiamo stretto un accordo commerciale con le Arion di Roma in modo tale da avere in giro di pochi giorni la disponibilità di oltre 80mila titoli.

Come avete selezionato i libri presenti tra gli scaffali di questo nuovo progetto?
Innanzitutto abbiamo messo dentro libri che abbiamo letto e che ci sarebbe piaciuto raccontare e diffondere anche se ormai passati di moda o “datati”. Poi all’interno dei vari settori abbiamo cercato di selezionare quei titoli che per esperienza devono esserci obbligatoriamente accostandoli alle nuove uscite che ci sembravano più interessanti. Tuttavia è una selezione in continuo divenire, vorremmo costruire il Tibo insieme ai nostri clienti, insomma un percorso condiviso.

Libri e birra. Abbinamento perfetto?
L’idea che sta dietro al Tibo è quella di una riqualificazione culturale del territorio mediante i libri e tutto quello che una libreria può offrire come spazio di aggregazione. Strada facendo abbiamo capito però che l’Abruzzo è ricco di eccellenze enogastronomiche che vengono riconosciute in tutto il mondo ma che paradossalmente sono semi sconosciute dagli abruzzesi. La birra è un esempio lampante. Attualmente ci sono diciannove birrifici artigianali metà dei quali di livello internazionale ma nei locali e nei pub si continua a consumare e importare birra da altri paesi con un evidente impatto negativo per l’ambiente e soprattutto per l’economia della nostra regione. Per questo stiamo cercando di prendere solo prodotti a Km 0 o, comunque, sotto i 50 km di distanza. Per la birra siamo rivenditori ufficiali del birrificio Almond 22, una garanzia di qualità che ha alle spalle più di vent’anni di storia e successi raccolti in tutto il mondo e ha la produzione a meno di sei kilometri da noi.

I 3 libri da consigliare ai lettori: libri per inaugurare questa nuova avventura.
“Oltre il confine” di Comarc Mccharty, un libro dal respiro enorme che per bellezza d’immagini e scrittura elegante disarma anche il lettore più preparato, “ Dimentica il mio nome” di Zerocalcare, graphic novel della maturità del fumettista romano che ha il merito di aver portato questo settore ai grandi numeri dei bestseller, “Bella mia” di Donatella Di Pietrantonio, impossibile non omaggiare una scrittrice di Penne che ha scritto un romanzo duro e bellissimo che infonde speranza e voglia di ricostruzione sia affettiva che materiale dopo l’evento traumatico del terremoto dell’Aquila del 2009.

 

Grazie e in bocca al lupo a Tommaso e Marco per la nuova avventura!

 

10 Libri contro i sintomi influenzali

10 libri contro l'inflenzaGiulia Siena
ROMA – Ci risiamo. Inizia il primo freddo e ci risiamo. All’inizio era solo qualche starnuto, uno fastidioso prurito in gola, un po’ di spossatezza e un atavico bisogno della coppia “divano+plaid”. Poi, oltre questi segnali e nonostante le dovute precauzioni (caramelle per la gola, latte e miele, sciarpa, piumino, piumone, analgesico e aspirina), è arrivata qualche linea di febbre! Ci risiamo, come ogni anno – o quasi – ecco arrivata la prima influenza. Se pensate, però, che la solita e stagionale influenza- e la noia che ne deriva – si combatte solamente con il riposo, qualche medicina e i rimedi della nonna, avete sbagliato, c’è ben altro. Cosa? I libri! Sono nati per voi i 10 Libri contro i sintomi influenzali; non vi resta che mettervi a letto, stare al caldo, aprire un libro e coccolarvi, qualche volta si può!

 

1. “Lezioni americane” di Italo Calvino, Mondadori
Scaccia l’influenza perché il genio è cercare il sapere ed essere consapevoli che non sarà mai una ricerca finita.
2. “Dieci donne” di Marcela Serrano, Feltrinelli
Scaccia l’influenza perché si percorrono le strade tortuose di vite di donne.
3. “Storie strane” di Villy Sørensen, Del Vecchio Editore
Scaccia l’influenza perché è un viaggio in storie quotidiane e bizzarre, antiche, attuali e contrapposte.
4. “Film parlato e altri racconti” di Irène Némirovsky, Adelphi
Scaccia l’influenza perché racconto e immagini si susseguono in una danza perfetta.
5. “Non c’è niente che non va, almeno credo” di Maddie Dawson, Giunti
Scaccia l’influenza perché ogni cosa potrebbe sempre cambiare, all’improvviso.
6. “Il dono della menzogna” di Ronaldo Correia De Brito, Gran Vìa
Scaccia l’influenza perché è un intimo e indimenticabile omaggio alla saudade.
7. “Il silenzio delle conchiglie” di Helen Keller, Edizioni e/o
Scaccia l’influenza perché racconta una nuova vita fatta di coraggio, scoperte e nuove emozioni.
8. “Io amo. Piccola filosofia dell’amore” di Vito Mancuso, Garzanti Libri
Scaccia l’influenza perché parla della più profonda, intensa e controversa delle avventure umane.
9. “Il gioco del mondo” di Julio Cortázar, Einaudi
Scaccia l’influenza perché ogni momento è buono per andare alla ricerca di se stessi.
10. “Appunti per un discorso sull’odio” di Andrea Alessandro Di Carlo, Bébert Edizioni
Scaccia l’influenza perché è una lunga e attenta riflessione sugli istanti, le paure, le attese.

“A Sud di Lampedusa” prende vita grazie a una mostra di Eloisa Guidarelli

a sud di lampedusaPARMAA Sud di Lampedusa (minimum fax) di Stefano Liberti non è solo un libro: dopo il successo di pubblico è diventato un documentario di Andrea Segre con la sceneggiatura nata dalla collaborazione proprio con l’autore e Ferruccio Pastore. Ora, A Sud di Lampedusa prende vita, forme e colori diversi e diventa una vera e propria galleria di immagini create da Eloisa Guidarelli, in mostra alla Libreria Diari di Bordo di Parma fino al 16 novembre. Si comincia oggi, 16 ottobre ore 18 con una reading in libreria davanti alle bellissime immagini create dalla Guidarelli nell’ultimo anno.

 

Stefano Liberti – vincitore con questo libro del Premio Indro Montanelli – è uno dei pochi giornalisti italiani che seguono gli aspetti meno conosciuti dei movimenti migratori dell’Africa verso l’Europa: senza fidarsi dei luoghi comuni o dei proclami ufficiali, ha scelto di esplorare la «geografia del transito» tra il Sahel e il Maghreb, risalendo alla sorgente di un flusso umano di cui spesso vediamo solo la foce. Ha incontrato migranti che preferiscono chiamarsi avventurieri, politici africani sudditi dei diktat europei, gruppi di clandestini bloccati in mezzo al deserto e piccole città sorte dal nulla, e ci restituisce il quadro vivo e sfaccettato di un fenomeno che l’appiattimento mediatico riduce e generalizza, ingestibile «emergenza».

10 Libri per combattere il Lunedì

LunedìROMA – Abbiamo assistito all’invasione sui social network delle lunghe liste di libri, musica e film. Noi, i 10 Libri, li avevamo ideati nascendo, per sopperire alla carenza di idee quando sorgeva la domanda: “E ora, cosa leggo?”. Abbiamo pensato a 10 Libri per combattere la noia, i 10 Libri per la Giornata Mondiale della Terra, i 10 Libri delle donne, i 10 Libri per una notte insonne, libri per bambini, ragazzi, lettori attenti, lettori svogliati, feste, festività, occasioni e regali. Abbiamo dato centinaia di consigli – sempre in liste da dieci – anche quando nessun social network si intrometteva tra le tue carte. Abbiamo pensato a tante occasioni per leggere e ci siamo lasciati sfuggire la più “banale”: quella per sopravvivere al lunedì leggendo. Oggi, per voi, i 10 Libri per combattere il Lunedì.

 

1. Anch’io sono scrittura. L’autobiografia di Octavio Paz, SUR
Combatte il Lunedì perché ci permette di conoscere la vita e l’opera dell’autore in ordine cronologico, dall’infanzia fino agli ultimi giorni, passando per la formazione letteraria, la passione politica, l’amore per la poesia, i viaggi, i riconoscimenti, la malattia, i ricordi personali.
2. Shotgun Lovesongs di Nickolas Butler, Marsilio
Combatte il Lunedì perché è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l’amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.

3. Causa di forza maggiore di Nothomb Amélie, Voland
Combatte il Lunedì perché quando irrompe l’imprevisto comincia una nuova vita, nel bene e nel male.

4. Mare d’inverno di Grazia Verasani, Giunti
Combatte il Lunedì perché è un romanzo ironico, amaro e vero sull’amicizia tra donne.

5. Taipei di Tao Lin, ISBN
Combatte il Lunedì perché seguire Paul, il protagonista, da Brooklyn fino in Taiwan attraverso social network, disastri e amori è un gran bel viaggio.

6. Gli eroi imperfetti di Stefano Sgambati, Minimum fax
Combatte il Lunedì perché questa è una storia oscura e sensuale, che mescola giallo, eros e romanzo di formazione, popolata da personaggi le cui vite si intrecciano illuminando in modo indimenticabile le paure, i desideri e le speranze che pulsano sotto l’apparente normalità di tutti noi.

7. Felici i felici di Yasmina Reza, Adelphi
Combatte il Lunedì perché la felicità – nell’a­more o nell’assenza di a­more, all’inter­no di una coppia o al di fuori di ogni legame – è un talento.

8. Mala Castra di Remo Teglia, Avagliano
Combatte il Lunedì perché è narrazione, racconto e amara cronaca di una umanità che cambia.

9. Il Malpensante di Gesualdo Bufalino, Bompiani
Combatte il Lunedì perché leggere aforismi, pensieri e umori e malumori è sempre un buon esercizio di distrazione.

10. 10 Modi per imparare a essere poveri ma felici di Andrea Pomella, Laurana
Combatte il Lunedì perché imparare a svincolarsi dalle logiche del danaro potrebbe essere la ricetta per il futuro.

 

 

Intervista: nasce Diari di bordo, Libri per viaggiare la libreria dove ritrovarsi per poi ripartire

Diari di bordo_parma_chronicalibriGiulia Siena
PARMA – “Il vero viaggio dello scoprire non consiste nel vedere paesaggi nuovi, ma nell’avere nuovi occhi”. Marcel Proust
Si presenta così Diari di bordo, Libri per viaggiare, la libreria nel cuore di Parma (borgo Santa Brigida, 9) che aprirà le porte lunedì 15 settembre per invogliare curiosi, appassionati e lettori e trascinarli nel mondo del viaggio. Alice Pisu e Antonello Saiz, i due coraggiosi librai, lo faranno attraverso guide, romanzi e poesie legate al viaggio. Diari di bordo, infatti, è una libreria specializzata, un posto magico in cui ogni libro, ogni pagina e ogni parola rimandano a un viaggio intrapreso, sognato o sperato. Poi qui, nel cuore del centro storico, tra le strade di ciottoli a due passi dal Duomo, ogni libro è scelto con quella cura, quella passione e quella voglia che deve avere ogni buon libraio. Diari di bordo è questo, è un posto di cui si sentiva la mancanza, un luogo dove ritrovarsi per essere poi pronti a ripartire.
Ma chiediamolo a loro, ad Alice e Antonello, cos’è Diari di bordo, Libri per viaggiare.

 

Alice e Antonello, due sognatori coraggiosi con un progetto comune che ha dato vita a Diari di bordo, una nuova, nuovissima libreria specializzata nel viaggio. Come è nata questa idea?

C’è un po’ di inconscio in un progetto del genere e c’è tanta, tanta passione, entusiasmo e voglia di poter condividere e suggerire. Aprire una libreria è sempre stato il nostro sogno, poi, per una serie di eventi, ci siamo trovati a mettere nero su bianco il nostro progetto e farlo diventare realtà. Abbiamo voluto, così, creare un luogo dove incontrarsi e confrontarsi, ma non un luogo qualsiasi; abbiamo creduto indispensabile specializzarci e abbiamo scelto il viaggio.

Che cos’è per voi il viaggio?
Il viaggio è qualcosa che inizia e che ti cambia, è un modo per perdersi e lasciarsi andare. E’ un’esperienza sensoriale e, allo stesso tempo, è ricchezza. Viaggiando ti arricchisci di nuovi saperi, di nuove lingue di nuove tradizioni e sei pervaso da quella linfa che ricevi nel toccare e nell’immaginare nuove terre e nuove situazioni.

Perché il lettore dovrebbe scegliere Diari di bordo, cosa può trovare qui?

Qui, da Diari di bordo – come suggerisce anche l’insegna, Libri per viaggiare – dal 15 settembre i lettori potranno trovare un’ampia selezione di guide, romanzi, racconti e poesie sul viaggio, avventure di altri viaggiatori affinché tutto sia stimolo continuo per scoprire nuovi posti, anche solo aprendo un libro. Così, chi vuole intraprendere un viaggio lo può fare lasciandosi guidare da una buona lettura. Un esempio? Se stai pensando di andare a Berlino perché non farti accompagnare da “Berlino. Un viaggio letterario”, il libro di Flavia Arzeni pubblicato da Sellerio?

 

alice pisu_antonello saiz_diari di bordo ChrlIl vostro voler suggerire e condividere titoli con i clienti è frutto di una vera e propria passione per i libri. Una passione che vi ha portato a selezionare tutti i volumi che saranno presenti tra gli scaffali di Diari di bordo. Come li avete scelti?

Il nostro intento è anche far sì che il lettore qui diventi curioso, si senta “coccolato” e abbia fiducia in quello che abbiamo scelto e che gli stiamo proponendo. Per questo abbiamo selezionato uno ad uno ogni volume, facendo scelte difficili e, a volte, sofferte. Abbiamo voluto dare spazio alla qualità e alle realtà editoriali meno pubblicizzate perché offrono cose interessanti. Questa selezione, poi, ci ha permesso di scoprire grandi libri e grandi personaggi: Anne “Londonderry” Kopchovsky, protagonista di “Il giro del mondo in bicicletta” di Peter Zeuthlin (Elliot), ai primi del Novecento sfidò i pregiudizi della società dell’epoca e intraprese il giro del mondo in bicicletta, diventando eroina e simbolo della libertà femminile.

Questo potrebbe essere già un ottimo suggerimento ma vi voglio mettere alla prova (in senso buono!) e voglio che mi consigliate tre libri per l’autunno; tre libri per uno quindi sei, sei suggerimenti di lettura.

Comincio io, Alice, suggerendovi “Passaggio a Teheran” di Vita Sackville-West (Il Saggiatore), un libro affascinante per i racconti e per i luoghi che descrive. A farlo è l’autrice, una donna che viaggia da sola negli anni Trenta. Proseguirei, poi, con “Viaggio al buio” il libro di Eleonora Goio ed Ennio Zingarelli (Besa) che racconta di un viaggio intrapreso da due persone incontratesi poco prima di partire e che da Udine ripercorre l’antica Via della Seta. Chiudo con “In bici dalla Siberia” di Rob Lilwall (Ediciclo), il viaggio personale di un insegnante di geografia che lascia tutto e arriva fino in Siberia solo con la sua bicicletta.

Per me, Antonello, un ottimo suggerimento è “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, il libro che mi ha fatto capire cosa è la narrativa di viaggio. Attraverso questo libro vivo Procida, i suoi profumi e le sue sensazioni, pur non essendoci mai stato. Penso sia questo il vero senso della letteratura di viaggio. Un altro ottimo libro che mi sento di consigliare è “Sensi di viaggio” di Marco Aime (Ponte alle Grazie) perché analizza il viaggio dal punto di vista sociologico raccontando paesaggi, atmosfere e persone. Infine, come non leggere “Il mio primo viaggio in Grecia” di Konstantinos Kavafis (Argo), diario di un viaggio attraverso la Grecia nei primi anni del Novecento.

 

Buone letture!

“Anche leggere un libro, in fondo, è come fare un bel viaggio, che al termine lascia la medesima sensazione di nostalgia, se si è abbastanza pazienti da arrivare in fondo”.