LABirinti Festival – Narrazioni tra arte e vita: Torino dal 25 al 27 ottobre

LABirinti Festival_torino_2013_chronicalibriTORINO – LABirinti Festival – Narrazioni, tra arte e vita è in programma a Torino (presso l’OPEN 011 di corso Venezia, 11) da venerdì 25 a domenica 27 ottobre. Un’originale programmazione di incontri, in un’inconsueta e innovativa commistione fra letteratura, multimedialità e cinema, sarà l’aspetto caratterizzante dell’evento.
Gli editori presenti: Aguaplano, Avagliano, Ediciclo, La vita felice, Edizioni e/o, Voland, Quodilibet, Scritturapura Casa Editrice, Marsilio, Transeuropa Edizioni, Instar, Gaffi Editore, Kowalski, Edizioni La Linea, Whitefly, ‘Round midnight edizioni, Las Vegas Edizioni, Miraggi Editore, Mucchi Editore, Eris, Portaparole, Fernandel, Salvatore Sciascia Editore, Indiana.

 

Gli autori: Claudio Morandini, Matteo Marchesini, Vito Santoro, Vito Ferro, Anna Toscano, Daniela Marcheschi, Marco Lazzarotto, Fabrizio Elefante, Daniela D’Angelo, Andrea Pomella, Fernando Coratelli, Giuseppe Giglio, Grazia Valente, Tiziano Fratus, Franz Krauspenhaar, Francesco Signor, Andrea Caterini, Davide Rondoni, Anna Maria Carpi, Massimiliano Borelli, Giuseppe Lupo, Massimo Maugeri, Cristina De Laurentis, Vanni Santoni.

 

Leggi QUI il programma completo di LABirinti Festival 2013.

“Guida teorico-pratica per soli uomini all’uso del ferro da stiro”: 1992, quando gli uomini volevano ancora stirare

Todd Williams_guida teorico pratica per soli uomini_longanesi_chrLGiulia Siena
ROMA “Per prima cosa, restate calmi: il ferro da stiro è uno strumento. Appartiene alla stessa categoria di oggetti di cui fanno parte un trapano o una morsa. Magari lo considerate un lampante emblema di femminilità, la prova tangibile che siete un povero castrato, ma allora forse siete anche quel genere di uomo che giudica la caccia con l’arco un passatempo da femminucce”. Il ferro da stiro è solo un attrezzo, un oggetto di metallo creato per facilitare la vita di chi stira; tra questi ci sono anche gli uomini. A loro, soprattutto a loro, forse solamente a loro (ma utile anche per noi donne), è dedicata la “Guida teorico-pratica per soli uomini all’uso del ferro da stiro”. Pubblicato nel 1992 da Longanesi, questo piccolo e interessante opuscolo di E. Todd Williams è – come dice il titolo – una spassosissima guida all’utilizzo del ferro da stiro. Questo amico/nemico delle massaie viene visto dai maschi della specie umana come una fumante minaccia alla propria virilità: stirare non è da veri uomini, ma le camicie si indossano necessariamente senza pieghe!

 

Allora, cari uomini, smettete di piagnucolare e guardate in faccia la realtà: dovete stirare e nessuno vi aiuta, nessuno lo farò al posto vostro. Dovete – esorta l’autore – rimboccarvi le maniche e imparare ad andare su è giù sull’asse da stiro con un aggeggio ferroso e spesso ingrato a disinnescare e appianare solchi dovuti al lavaggio. Ma non tutto è perduto; il libro dispensa alcuni piccoli accorgimenti da tenere a mente per venirne a capo: 1. non trovate scuse, dovrete farlo voi; 2. scegliete le camicie giuste (tutti sanno che il lino è il peggior tessuto da stirare); 3. istruitevi sul vostro nemico ferro da stiro, spesso ha anche alcuni pregi; 4. capite come lavare e asciugare, vi faciliterà il lavoro; ora comincia il bello… imparare a stirare! Dalla teoria si passa alla pratica, dallo scetticismo alla determinazione per portare a casa (e tenere a casa!) il risultato.

 

Un libro divertente, pratico e geniale; un testo ironico e immediato che purtroppo è tra le pubblicazioni fuori catalogo, un vintage da accaparrarsi al volo.

 

 

Festival Letteratura 2013, al via la cinque giorni di cultura e attualità

festletMANTOVA “La metamorfosi è ormai attesa, ogni anno, si direbbe da sempre:  Mantova si risveglia e sprigiona un’energia che attrae, fonde, mescola e crea. Grandi scrittori, artisti, intellettuali sono un tutt’uno con i loro attenti e fedelissimi lettori; elementi architettonici si confondono con le sagome della gente, cittadini mantovani si mischiano con turisti, affezionati frequentatori con neofiti e curiosi, grandi  temi d’attualità con trame narrative di fantasia. E la città sembra uscire  dalle pagine di un romanzo, con un’atmosfera surreale. Reali sono invece le persone, le piazze, le vie, l’allegria e la pace, reale è la mescolanza di caos e serenità, di movimento e approfondimento, di amore e psiche, di precisa organizzazione e libero pensiero […]” Nicola Sodano, Sindaco di Mantova

Torna puntuale, ormai da diciassette anni, il Festival Letteratura di Mantova. Da oggi, fino a domenica 8 settembre, le piazze, le strade e i luoghi della città lombarda ospiteranno la nuova edizione della kermesse divenuta modello dei tanti – troppi – festival nazionali legati al mondo editoriale. Per cinque giorni, i 239 eventi in programma faranno di Mantova la capitale internazionale della cultura; l’internazionalità, inoltre, sarà il punto di forza dell’edizione 2013. La letteratura europea, latinoamericana e africana si incontreranno a Mantova attraverso libri, scrittori e critici: Emmanuel Carrère, Almudena Grandes e Mathias Énard; poi Margaret Drabble, critica letteraria, tra le più prolifiche e autorevoli narratrici inglesi; l’autore finlandese Tuomas Kyrö, l’ungherese László Krasznahorkai; Dan Lungu, voce tra le più brillanti e pungenti della letteratura romena post-comunista e Clara Usón, esponente della nuova narrativa catalana.

Festivaletteratura2013Oltre ai tanti e interessanti scrittori stranieri tornano al Festival anche molte e note penne italiane: Francesco Abate, Eraldo Affinati, Paolo Cognetti, Paolo Giordano, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Paola Mastrocola, Melania Mazzucco, Roberto Saviano, Hans Tuzzi e Andrea Vitali.

 

Al Festival Letteratura 2013 la scrittura incontra nuovamente la cucina: dopo il successo delle passate edizioni saranno riproposti gli incontri tra cucina e letteratura (Casa Slow). Tra le proposte di quest’anno un laboratorio di pasticceria per grandi e piccini curato dal maestro siciliano Corrado Assenza, una conversazione sul vino naturale tra Giovanni Bietti e Corrado Dottori, una cena funebre ispirata ad “À rebours” di Huysmans e lo Shabat di tutti, una vera cena di Shabat curata da Miriam Camerini.

 

Festival Letteratura Mantova. Cinque giorni. 239 appuntamenti. Tanta curiosità. Ci auguriamo anche tanti libri.

 

 

“Le finestre del mistero”, con Zoom Gialli il divertimento del libro è per tutti

Le finestre del mistero_biancoeneroGiulia Siena
ROMA
– Marta è sola a casa e per le prossime settimane ci dovrà stare spesso, anzi sempre. Tutta colpa della sua gamba ingessata che la costringe alla solitudine, mentre la mamma è a lavoro, suo fratello Eugenio a comportarsi da secchione a scuola e il suo amico Francesco tra la scuola e il coro. Per fortuna la mamma è stata così buona da spostarle il letto vicino la finestra, in modo che ora non sia più così estraniata dal mondo. Dalla finestra può vedere la vita del quartiere che continua tranquilla. Ma qualcosa attrae, più di altre, la sua attenzione. E’ la finestra di fronte, quella dell’appartamento dei signori Rossi.

Comincia così, come ogni buon giallo che si rispetti, “Le finestre del mistero”, il libro di Alberta Nobile con le illustrazioni di Eleonora Marton, pubblicato nella collana Zoom Gialli della biancoenero edizioni.

 

Marta non ha dubbi, da quello che lei può vedere dalla sua finestra, i signori Rossi si comportano in maniera alquanto curiosa: non lavorano, ricoprono le finestre con pezzi di carta e sono alquanto schivi poiché non salutano nessuno e sono sempre sospettosi. Allora Marta decide di condividere i suoi dubbi con Eugenio e Francesco. I “2+1” – questo il nome del trio – passeranno all’azione: dapprima con un’osservazione hitchcockiana dalla finestra, poi passeranno a un metodo infallibile, la perlustrazione della spazzatura. Qui scopriranno che i coniugi Rossi non cucinano, mangiano cibi in scatola, latte e banane. Gli elementi per l’indagine aumentano e loro sono pronti a mettersi a lavoro: Marta continuerà la sua osservazione, Eugenio farà ricerche in biblioteca e Francesco si farà aiutare dalla zia a esaminare alcuni campioni di elementi sottratti dalla spazzatura. Tutto questo li porterà a una grande scoperta.

 

“Le finestre del mistero” è un racconto spassosissimo (consigliato per ragazzi di 10-11 anni) di un piccolo grande mistero che nasce dall’osservazione dell’altro. Di chiara ispirazione hitchcockiana, la storia di Alberta Nobile pone l’attenzione sul gioco di squadra dei tre protagonisti, sulla loro capacità di analisi e sulla stessa capacità di dialogo e discussione con gli adulti. All’interno del libro – in modo semplice e curioso – vengono abbattute le barriere tipografiche e la comprensibilità del testo è facilitata dall’inserimento di parole “difficili” spiegate e inserite nel contesto.
Dopo Zoom, la collana di “storie divertenti” ad Alta Leggibilità pensata per ragazzi dagli 8 agli 11 anni, la casa editrice biancoenero – una delle prime realtà ad affrontare il tema della dislessia con un progetto editoriale ad Alta Leggibilità – porta in libreria Zoom Gialli. Zoom Gialli è divertente come Zoom, è leggibile come Zoom (grazie alla nuova font biancoenero©, disegnata rispettando accorgimenti visivi che facilitano la lettura di tutti, in particolare dei lettori dislessici) e così come tutti i libri della collana Zoom anche questa collana è Letta e approvata dalla Redazione Ragazzi all’interno di un progetto che biancoenero edizioni porta avanti con le scuole e le biblioteche. Ma a differenza di Zoom questa nuova collana è dedicata ai gialli: tiene il lettore sulle spine e racconta storie strabilianti di piccoli detective e segreti da svelare.

Nella stessa collana anche “Detective al mare”, il libro di Mila Venturini con le illustrazioni di Sara Gavioli, perfetto per una facile e avvincente lettura anche sotto l’ombrellone.

Festival Caffeina, la carica della cultura

viterbo_caffeina_festivalVITERBO – Continua fino a domenica 7 luglio la settima edizione del Festival Caffeina. Il quartiere medievale di San Pellegrino a Viterbo è da alcuni giorni il quartier generale della cultura: 25 palchi di diverse dimensioni accolgono ogni giorno oltre 40 eventi con scrittori, editori, artisti, giornalisti e appassionati da tutta Italia.

 

Tra i grandi eventi in programma anche la serata speciale di martedì 2 luglio con i cinque finalisti del Premio Strega: Paolo Di Paolo, Alessandro Perissinotto, Romana Petri, Walter Siti, Simona Sparaco, con letture di Ennio Fantastichini, Alessandro Haber e Laura Morante. Inoltre, venerdì 5 luglio, in esclusiva nazionale, il vincitore del Premio Strega tornerà a Caffeina e si confronterà con Giuseppe Antonelli (Radio Rai, il Sole 24 Ore), Mario Baudino (La Stampa), Raffaella De Santis (la Repubblica), Paolo Fallai (Corriere della Sera), Piero Santonastaso (Il Messaggero).

“Immagino che nei due incontri con i finalisti e con il vincitore si parlerà delle dinamiche che ci sono attorno e dietro il premio, ma credo e spero che a Caffeina si parlerà soprattutto dei libri che concorrono, libri importanti che raccontano il nostro Paese, le nostre radici – dichiara Stefano Petrocchi, coordinatore esecutivo della Fondazione Bellonci – Lo Strega non premia gli editori, ma i libri, e questo è sempre il dato da cui partire. Siamo felici di poter collaborare ancora con gli amici di Caffeina, un Festival ogni anno più bello e più grande nonostante la scarsezza di risorse che ha colpito tutto il mondo culturale.” 

 

QUI il programma

“Letti di notte”, la prima notte d’estate si illumina di libri

letti di notte_CHRLMILANO – I libri illumineranno la notte del 21 giugno grazie a “Letti di notte”, l’iniziativa lanciata lo scorso anno dalla casa editrice Marcos y Marcos e dalla libreria Piazza Repubblica di Cagliari. 214 librerie indipendenti in tutta Italia (il numero è in costante crescita),  25 biblioteche e oltre 40 editori dal tramonto all’alba daranno vita alla seconda notte bianca del libro e della lettura, incentrata sul piacere, la condivisione e la creatività. Editori, librai, scrittori, traduttori, lettori, cittadini, sognatori e turisti saranno gli attori principali di questa lunga notte dedicata ai libri.

 

Gli editori che sostengono “Letti di notte” 2013:

66thand2nd, add, Alfaudiobook, Arkadia, Bacchilega editore, Bao publishing, Bel-Ami, Blu edizioni, Caratteri mobili, Casagrande, Chiarelettere, Del Vecchio, :duepunti, Ediciclo, Edizioni di comunità, Edizioni di passaggio, Edizioni e/o, Einaudi, Electa, Emons, Enea, Etal, Exòrma Edizioni, Full color sound, Gorilla sapiens, Guanda, Hacca, Il Castoro, Il narratore, Instar, Iperborea, Keller, La nuova frontiera, Marcos y Marcos, Minimum Fax, Miraggi, Neo, Nottetempo, Nutrimenti, ObarraO, Postcart, Quodlibet, Sellerio, Sironi, Smemoranda, Sonda, Spartaco, Stampa alternativa, Tic, Verdechiaro, Voland

 

Scarica QUI il programma di “Letti di notte” 2013

Letterature 2013: il Festival di Massenzio cambia raccontando il mondo che cambia

letterature 2013ROMA – Per gli amanti della lettura e della letteratura è ormai un appuntamento fisso. Stiamo parlando di Letterature, Festival Internazionale di Roma giunto quest’anno alla XII edizione. Ideato e diretto da Maria Ida Gaeta e realizzato dall’Assessorato alle Politiche Culturali e dal Centro Storico di Roma Capitale, il Festival si svolgerà nella suggestiva Basilica di Massenzio da martedì 11 giugno a mercoledì 3 luglio. Nel corso delle 10 serate (ogni serata avrà due parti e due punti di vista: il dire e il fare, il narrare e il vivere) la relazione tra letteratura e vita – da sempre il tema del Festival – sarà proposta in maniera differente: il pubblico sarà invitato a una riflessione che trarrà spunti da esempi di vita concreti oltre che dall’ascolto di storie letterarie. Nell’anno del cinquantesimo anniversario dell’indimenticabile discorso “I have a dream” di Martin Luther King al Lincoln Memorial di Washington, il Festival di Massenzio ne raccoglie l’ispirazione. E’ stato chiesto agli scrittori di raccontare un sogno di umanità e di civiltà; per questo la lettura dei testi inediti degli scrittori invitati nelle 10 serate sarà preceduta dal racconto di storie italiane, esperienze, consolidate o di start up, soprattutto di giovani perché i giovani vivono un tempo in cui il sogno e la sua realizzazione non sono troppo distanti e la memoria e la vita sono più vicine. 

Ferdinando Scianna, Edward St Aubyn, Vinicio Capossela, Jennifer Egan, Scott Hutchins, Emanuele Trevi, Edwidge Danticat, Serena Dandini, Concita De Gregorio, Taiye Selasi, Maram Al-Masri, Farian Sabahi, Simonetta Agnello Hornby, Clara Usón, Chiara Gamberale, Eraldo Affinati, Fulvio Ervas, Alicia Giménez Bartlett, Andrea Bajani, Ko Un, Marek Halter, Bunker Roy, Zadie Smith, Roberto Saviano. Musica live,  immagini video e fotografiche accompagneranno, come sempre, il racconto delle esperienze e la lettura dei testi inediti degli autori.

 

Tra le novità di questa edizione, purtroppo per noi orfana di quella Poesia che aveva infiammato il pubblico di Massenzio, anche l’incontro tra Arte e Letteratura. La Casa delle Letterature, infatti, nell’ambito del ciclo Doppio Passo propone una rassegna che si intende dedicare alle grandi stamperie storiche romane e alle loro creazioni, sottolineando, in particolare, l’intensa e proficua collaborazione dei maestri stampatori con artisti e scrittori. Le stamperie romane sono state e tuttora continuano a essere punti di incontro dove, in un crogiolo di idee, avviene la vera fusione tra arte e letteratura. Si inizia dai Bulla, con una mostra che propone una selezione di opere di grandi maestri dell’arte contemporanea della scuola romana affiancati da prestigiose firme della letteratura durante un periodo che va dalla fine degli anni ’70 ai primi anni ’90.

 

Tra le altre novità anche alcuni “consigli” riservati al pubblico di Massenzio, che potrà usufruire dei servizi offerti da due start up ospitate presso l’acceleratore LUISS ENLABS “la fabbrica delle start up”: Le Cicogne e Pubster. Le Cicogne, società nata per far  incontrare domanda e offerta di baby-sitting, baby-tutoring e baby-taxi offrirà tariffe agevolate per il Festival ai genitori che potranno trovare la “Cicogna” più adatta alle proprie esigenze nella sezione del sito dedicata. Pubster offrirà, insieme al biglietto di ingresso a ogni serata, un coupon a tutti gli spettatori che, dopo aver  scaricato l’apposita app sul proprio cellulare, potranno bere un analcolico o mangiare uno snack gratis scegliendo tra un ampio elenco di bar e locali nelle vicinanze del Foro Romano.

 

Queste le case editrici italiane che pubblicano gli autori ospiti di questa edizione: Bruno Mondadori – Casa  della poesia – Contrasto – Einaudi – Einaudi Stile Libero – Fazi – Fandango – Feltrinelli – Il Saggiatore – Marcos y Marcos – Minimum Fax – Mondadori – Neri Pozza – Newton Compton – Nottetempo – Piemme – Ponte alle Grazie – Rizzoli – Sellerio.

 

Un po’ di info
Orario
Le serate hanno inizio alle ore 21.00
Il botteghino apre alle 19.00
I cancelli aprono alle 20.30

Come arrivare
Autobus: 60, 75, 84, 85, 87, 117, 175, 186, 271, 571, 810
Metro: Linea B, fermata Colosseo

Modalità di accesso
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
L’accesso avviene solo se muniti di un coupon omaggio da ritirare al botteghino in Via dei Fori Imperiali.
All’ingresso è possibile ritirare esclusivamente il coupon relativo alla serata stessa e fino 2 biglietti per persona.
Non è possibile prenotare on-line o per telefono.
Per i portatori di handicap sono garantite facilitazioni di accesso e un’area riservata.
Capienza 2000 posti

Ro. Ro. Ro, i grandi romanzi in formato newspaper

roth_chrLROMA – All’ultimo Salone del Libro di Torino se ne sono viste delle belle. E non in senso ironico. Tra le tante presentazioni di collane, libri, progetti e iniziative c’era l’inaugurazione ufficiale di Ro. Ro. Ro. Brevi e semplici sillabe che racchiudono la storia dei romanzi tascabili oggi riproposti da una giovane casa editrice fiorentina. Riallacciandosi alla secolare storia della Rowohlt Verlag, le Edizioni Clichy portano in libreria dei grandi romanzi a piccolo prezzo e in un formato alquanto originale. Come successe nel 1950 per i Rowohlt-Rotations-Roman – da cui il nome Ro. Ro. Ro. – i “romanzi newspaper” di Clichy sono semplici giornali stampati in rotativa sulla comune carta del quotidiano che permettono a chiunque e in modo “veloce” di avvicinarsi  ai grandi classici della letteratura.
Quando vennero inventate dall’editore tedesco Heinrich Maria Ledig  nell’immediato dopoguerra, l’intento era quello di rispondere alle necessità di un Paese ancora annichilito dalle devastazioni anche culturali della Seconda Guerra Mondiale. Infatti, l’immediatezza del formato, l’economicità (venivano distribuiti al prezzo di 1 marco) e il supporto cartaceo alquanto anonimo permettevano la facile circolazione dei testi.

Oggi, dopo oltre sessant’anni da quella geniale idea, la casa editrice Clichy richiama anche nella grafica e nella carta lo spirito d’amore per il libro e per le storie che aveva animato Ledig nel Novecento proponendo 4 grandi titoli: “Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij, “Lo strano caso del Dr. Jeckyll e Mr. Hyde” di Robert Louis Stevenson, “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad e “La leggenda del santo bevitore di Joseph Roth.  Libri tutti da leggere. E newspaper da collezionare.

15-18 novembre 2012: a Pescara il Festival delle Letterature dell’Adriatico

PESCARA – Tutto pronto per la decima edizione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Da giovedì 15 a domenica 18 novembre, Pescara sarà la capitale di un Festival che conta oltre 70 appuntamenti per bambini e adulti.
Grandi ospiti, cinque sezioni, due performance teatrali e un concerto, sono il biglietto da visita della decima edizione del Festival delle Letterature dell’Adriatico. Quattro giorni in cui il cuore di Pescara, il centro storico della città affacciata sull’Adriatico, proporrà incontri – tutti gratuiti – con scrittori, fumettisti, giornalisti e autori per bambini, in un vortice emotivo che si verrà a creare tra Auditorium Petruzzi, Circolo Aternino e la Casa natale di Gabriele d’Annunzio.

«Una novità interessante – spiegano l’ideatore del Festival Giovanni Di Iacovo e il direttore artistico Vincenzo D’Aquino – sarà quella costituita dagli incontri frontali della sezione “La Cultura e le città”, nata per stimolare riflessioni e spunti su un rapporto nuovo tra la cultura e le istituzioni, iluoghi, le scuole, le imprese e gli abitanti di una città. Saranno tre contributi di pensiero: il docente universitario Pierluigi Sacco interverrà venerdì 16, il giornalista de “La Stampa” Massimiliano Panarari sabato 17 e il docente de “La Sapienza” Carlo Donolo domenica 18 novembre».


Il Festival si aprirà il 15 novembre alle 17.00 presso il Città Sant’Angelo Village con la cerimonia di premiazione del contest letterario “Love me do”. Il contest ha visto la partecipazione di 428 racconti, di cui 246 per la nuova sezione Progetto scuole.
Venerdì 16 novembre all’Auditorium Petruzzi spazio a Daria Bignardi, autrice e conduttrice televisiva, che presenterà al pubblico il suo nuovo romanzo. Nella stessa location, ma nella giornata di domenica 18, grande attesa per l’incontro (ore 19) di Erri De Luca con i lettori.
Domenica, poi, spazio alla musica con il Premio Torri Camuzzi 2012 alla giovane Simona Molinari, una delle voci più belle del jazz e del pop d’autore italiano, che per l’occasione si esibirà in una tappa del “Sola me ne vo’ in tour” al cinema teatro Massimo alle 21.00 in collaborazione con l’agenzia “Events 365 pro&motion” (prevendite nel circuito Booking Show).
Due saranno anche le performance teatrali previste quest’anno: “Il lavoro rende liberi”, portato inscena venerdì 16 novembre alle 21,15 dal giornalista Daniele Biacchessi, vice caporedattore di Radio24-Il sole 24 Ore e interprete di teatro civile; e “Memorie di Adriano”, sabato 17 novembre,sempre alle 21,15, ad opera della compagnia abruzzese Teatro Immediato.
Tra le novità di quest’anno c’è la sezione “Un grande paese”, coordinata dal giornalista Luca Sofri, fondatore e direttore della testata on line “Il Post”, in cui si parlerà di com’è diventata l’Italia e di come potrebbe diventare. Concita De Gregorio sarà un’ospite di spicco nella giornata di sabato.

Carlo Bonini (La Repubblica), Marco Imarisio (Corriere della sera), Mattia Feltri (La Stampa),Marco Simoni (London School of Economics), Sofia Ventura (Università di Bologna), Makkox (Il Post), saranno solo alcuni dei nomi presenti alla X edizione del Festival delle Letterature dell’Adriatico.
La nuova sezione “Giovani e Lavoro”, realizzata insieme alla CGIL Pescara, ospiterà occasionidi riflessione sull’attualità tramite delle novità editoriali, come il libro “Morti bianche”, scritto dalla giornalista abruzzese Samanta Di Persio (prefazione di Beppe Grillo), o come “La rivolta dei migranti” di Vittorio Longhi, o il romanzo in versi di Francesco Targhetta “Perché veniamo belli nelle fotografie”, o il “diario tragicomico del giornalista precario” Antonio Loconte “Senza paracadute”.
Cresce per questa edizione la sezione kids “Tante storie per giocare”, che, grazie alla collaborazione dell’associazione Movimentazioni, dal 15 al 18 novembre propone laboratori e incontri formativi per bambini ed educatori dell’infanzia principalmente nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, mattina e pomeriggio: tra gli appuntamenti il workshop di domenica 18 alle 16.00 con il paper-engineer Massimo Missiroli, che insegnerà a costruire libri pop-up, e quello di sabato 17 alle 18.00 all’auditorium Petruzzi con Bruno Tognolini, creatore delle trasmissioni Rai “Melevisione” e “L’albero azzurro”.
Per la sezione Abruzzo L.O.C. (Letteratura di Origine Controllata) sono previsti oltre 20 incontricon autori abruzzesi grazie all’interazione con alcune case editrici del territorio, mentre tragli eventi collaterali tornano le cene letterarie, ogni sera in convenzione con alcuni locali delcentro storico; gli aperitivi letterari dal 16 al 18 novembre alle 19.00 nel Circolo Aternino,quest’anno in collaborazione con la Cantina Citra Vini e preceduti da incontri tra letteratura edenogastronomia in collaborazione con C come magazine, come quello con la sommelier AduaVilla venerdì 16 novembre alle 18; e la mostra di fumetti “Da grande”, a cura della “ScuolaInternazionale di Comics” di Pescara, che animerà il Circolo Aternino mettendo a confrontoi disegni dell’adolescenza di alcuni dei maggiori fumettisti italiani con quelli della maturitàprofessionale.

Alcuni appuntamenti fuori sezione sono quelli con gli autori Paola Maugeri, Daniela Farnese e Filippo La Porta; durante i giorni del Festival sarà infine attiva una raccolta libri per la piccola biblioteca solidale donata da Marifarma al reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale civile di Pescara.

Il Festival delle Letterature dell’Adriatico è organizzato dall’associazione culturale Mente Localee gode del sostegno del Comune di Pescara e della Presidenza del Consiglio della RegioneAbruzzo. Main sponsor è il Città Sant’Angelo Village; partner sono Progeco, Marifarma e Citra;partner tecnici La Feltrinelli e la Scuola Internazionale di Comics. Media partner del Festival sonoIl Post, Il Centro, Intercity Magazine, Radio Studio 5 e C come magazine. La sezione infanzia è realizzata dall’associazione Movimentazioni e dal Book Caffé Primo Moroni, con la collaborazionedelle associazioni Eclamé e Nati per leggere, Cuspds Università d’Annunzio.

Scarica QUI il Programma della manifestazione.

Un libro e gli scaffali. ChronicaLibri entra in libreria.

AOSTA Alberto è un libraio; uno di quelli che ama esserlo e che dedica testa e cuore al mestiere. Un libraio come non ce ne sono quasi più; e dei quali ce ne sarebbe un infinito bisogno. Non sto parlando per piaggeria o per scontata evidenza, ma perché è tutto vero. Albero ha una libreria, a Tirano, a pochi metri da quella stazione ferroviaria da dove partono i trenini rossi rossi che raggiungono St. Moritz, in Svizzera, percorrendo un dislivello di 1.824 metri in 145 chilometri. Alberto ha una libreria che si chiama “Il mosaico” e sa come le librerie funzionano. Una rivista che si occupa di editoria e cultura non poteva continuare a ignorare questi luoghi: ed ecco allora che, da oggi, comincia una collaborazione preziosa e, speriamo, spregiudicata. ChronicaLibri, grazie alla guida di Alberto, penetrerà nei meccanismi delle librerie per capire questi luoghi, che stanno diventando sempre più rari e boicottati, e per continuare a sostenere le ragioni della loro importanza.


Alberto Gobetti
TIRANO – In molte provincie e nelle zone d’Italia meno servite dalla grande distribuzione (e meno use, aggiungerei, ai fasti del commercio elettronico), la fornitura dei testi scolastici è ancora appannaggio delle librerie e delle cartolerie di paese.
Il margine di guadagno per unità di prodotto è, in generale, modesto: in media si aggira sul 13%, con una varianza che va da un massimo del 24% per quei cartolibrari che preferiscono fornirsi direttamente presso le case editrici, ad un 10% per coloro i quali usano servirsi dal grossista o dagli intermediari – il tutto, naturalmente, al lordo delle spese di trasporto e di porto imballo. Ciò che rende appetibile un tal genere di commercio è il forte giro di magazzino. Infatti, sebbene il lavoro di prenotazione si svolga sull’arco dei tre mesi precedenti all’inizio della scuola, il ritiro e la consegna dei testi si conclude nel giro di due, tre, massimo quattro settimane. Posso portare l’esempio della mia libreria: a stagione oramai conclusa, l’80% degli ordini è stato evaso nel periodo 26 agosto-21 settembre. Per avere un’idea di quanto questo incida sull’economia dell’esercizio, si consideri che un tal business rappresenta il 20% del fatturato annuo. Detto in altri termini, un quinto dei ricavi si realizza grazie alla fatica di tre settimane.
Per affrontare al meglio una tal mole di lavoro serve una pianificazione ed una organizzazione piuttosto accurata delle sue fasi. Soprattutto, serve ordine, precisione e… una buona dose di pazienza. Alle prime esigenze può sopperire l’uso d’un programma di prenotazioni efficiente, che magari sia capace di lavorare gli ordini misti, cioè formati sia libri nuovi sia da libri usati (un business più limitato in volume, ma assai più interessante in margine); è altresì indispensabile una gestione ordinata dei depositi in magazzino: l’attenzione aiuta ad evitare errori nella formazione dei plichi e la perdita di volumi.
Ma molta concentrazione è richiesta anche durante la recezione delle prenotazioni da parte del cliente. I problemi maggiori nascono dal fatto che, in larga massima, non sono gli studenti, bensì le loro mamme (assai più di rado i loro papà) ad effettuare gli ordini. Sbagliereste credendo ch’io stia parlando dei frequentatori della scuola dell’obbligo! Ancora in quinta superiore, e talvolta perfino in università, la maggioranza dei ragazzi delegano a terzi l’acquisto dei libri (ma assai meno della cartoleria). Coll’aberrante risultato di vedere i “delegati” prenotare libri già in possesso dei loro figlioli, e figlioli – quando costretti dai loro genitori ad arrangiarsi nella gestione delle prenotazioni – dimenticarsi letteralmente di effettuarle o, una volta effettuate, di trascurare la necessaria fase del ritiro dei volumi.
Tuttavia i fastidi maggiori per il libraio provengono da altrove.
1.- Dagli stessi istituti, in primo luogo. Sì, perché, almeno nella mia zona, le segreterie gareggiano nello sbagliare l’elenco dei testi d’adozione obbligatoria. Volete alcuni esempi? I bimbi di seconda elementare si sono trovati senza sussidiari, perché il codice identificativo diramato riguardava il formato ebook, non quello cartaceo (e nessuno se ne è accorto, se non dopo l’inizio della scuola, quando i ritardi nelle consegne da parte del grossista hanno iniziato ad insospettirmi); in 2.a ragioneria i ragazzi si sono visti indicare come d’acquisto obbligatorio un testo di geografia che già avevano comperato l’anno prima; in 2.a alberghiera il codice del testo di storia rimandava ad un’edizione errata (anche in questo caso la scoperta è stata fatta a scuola iniziata). Ma il parossismo s’è raggiunto in 3.a ragioneria, ove, una volta scoperto dall’insegnante che l’antologia italiana adottata non comprendeva due fascicoletti indispensabili, l’istituto ha tardivamente deciso di procedere di motuproprio all’acquisto dei medesimi. Con buona pace di quei librai che, accogliendo dagli studenti più solerti le integrazioni d’ordine, si trovano in magazzino fascicoletti che non possono più rendere al grossista e che, probabilmente, non riusciranno mai più a vendere.
2.- Dai fornitori, dunque. Qui il discorso si fa delicato e complesso. Basti per il momento dire che il sistema distributivo dei testi scolastici italiani è fra i più dissennati ed irrazionali che si possano immaginare.
Cercherò di spiegarmi.
[seguirà la seconda parte]