"Il segreto della terza grotta", giovani letture d’estate

ROMA “Il segreto della terza grotta” è il nuovissimo libro di Per Olov Enquist pubblicato qualche giorno fa da Feltrinelli nella collana Il gatto nero kids. “I segnali erano minacciosi. Nessuno capiva cosa fosse successo in effetti negli ultimi giorni. La tenda scomparsa. Gli strani poliziotti. Il libro in lituano. La mappa con quella strana modifica del percorso su per la montagna. La lupa che aveva ululato la notte e aveva qualcosa da raccontare. La telefonata notturna dell’uomo con l’accento straniero, quello che aveva minacciato il nonno.”
Un orso, una lupa, un serpente, un cane, tre bambini e un nonno. E quattro malviventi armati di kalashnikov, disposti a tutto pur di salvarsi. Sono questi gli ingredienti della nuova avventura sulla Montagna delle Tre Grotte, dove i bambini ritroveranno la lupacchiotta che hanno salvato tre anni prima ed è ora diventata adulta, ma verranno catturati dai loschi trafficanti. Ancora una volta, saranno Mina e Marcus, aiutati questa volta da Gabriel e dallo schnauzer Pelle, a salvare il nonno e a riportare la pace sulla montagna.

"Sapore Italiano", il ricordo degli emigranti rivive nelle pagine di Valérie Losa

Giulia Siena
ROMA “Al nostro paese sembrava sempre una festa per la sposa! Si mettevano tutti i tavoli insieme… ma quell’Italia lì, oggi non c’è più.” Sono i ricordi che parlano in “Sapore Italiano”, il libro creato e illustrato da Valérie Losa e pubblicato da Zoolibri. Le storie che si mescolano in quest’opera rivolta ai giovani lettori, sono voci degli emigranti italiani; tantissima gente che negli anni ha lasciato la propria terra natìa per trovare fortuna altrove. Gli usi e i sapori delle nuove terre non hanno intaccato il ricordo che gli emigranti hanno dei sapori delle tavole di un tempo. Loro, attraverso le ricette di sempre, hanno saputo ricreare il clima di festa che segnava le domeniche dei piccoli paesi italiani. Il tempo e la distanza non hanno fatto altro che alimentare il legame con i prodotti “cresciuti al sole”, con le conserve che si preparavano d’estate, con la pasta fresca alla chitarra, con il pranzo della domenica. Ed è a questa tavola, quella della tradizione, che si siedono le tante voci che “suggeriscono” a Valèrie Losa il modo di raccontare, ai bambini di tutte le età, la bontà che la tradizione conserva.

"Che rivoluzione! Da Gutenberg agli ebook: la storia dei libri a stampa", un viaggio nei libri di tutti i tempi

Giulia Siena
ROMA – Il viaggio di Carthusia nel mondo della scrittura partì qualche anno fa con la pubblicazione de “L’invenzione di Kuta”, il libro che attraverso le otto storie di Roberto Piumini racconta i motivi, il ruolo e gli aspetti pratici della scrittura nella storia. Dal 2009 a oggi il percorso della casa editrice milanese è continuato in modo coinvolgente tanto da portare in libreria “Che rivoluzione! Da Gutenberg agli ebook: la storia dei libri a stampa” scritto da Roberto Piumini e Beatrice Masini, con la consulenza storica e bibliografica di Adriana Paolini. In quest’ultimo libro si ripercorre la storia dei libri a stampa, della loro evoluzione storica fino alle pubblicazioni per bambini e agli ebook. Era il 1455 quando il tipografo di Magonza concluse la mastodontica Bibbia di 42 linee; ci mise tre anni per portare a termine le 1.282 pagine che formarono la prima opera editoriale di tutti i tempi. Poi aumentarono gli stampatori e le tipografie, il fulcro della produzione libraria si trasferì a Venezia: qui Aldo Manuzio “istituì” le edizioni tascabili e il libro divenne alla portata di tutti. Oggi, dopo secoli di piccole e grandi evoluzioni, il libro si mescola alla tecnologia, diventa ebook per essere portato ovunque. Come si è passati dalla stampa con i caratteri mobili alla lettura digitale? In questo lungo viaggio nella “rivoluzione” editoriale ci accompagnano le parole di Roberto Piumini, Beatrice Masini e Adriana Paolini, insieme agli accattivanti disegni di diversi illustratori. “Che rivoluzione! Da Gutenberg agli ebook: la storia dei libri a stampa”, la rivoluzione non è ancora finita!
“La stampa ha aperto nuove strade, anzi le ha moltiplicate e ha semplificato lo scorrere delle idee, rendendole più forti. Il libro è stato considerato anche come un oggetto da rispettare o perfino da venerare, contenitore di parole capaci da influenzare la vita di chi li leggeva. Molti libri furono stampati per questo e bruciati per lo stesso motivo. E oggi, dove ci portano i libri? E noi, dove li portiamo?”

"I promessi conviventi", la storia di un amore storico nel XXI secolo

Giulia Siena
ROMA
“Ora dovete sapere che nella sua attività di agente immobiliare, don Gongolondio aveva in progetto di far firmare un contratto di locazione a una giovane coppia che aspirava, una volta affittata la casa, a convivere: oggi infatti non va più di moda sposarsi, ci si limita a stare sotto lo stesso tetto, come se la famiglia potesse essere sostituita da articoli e norme sulla coabitazione. Si trattava di due giovani di buona morale, Renzo Travaglino e Lucia Mondina.”
“I Promessi Conviventi”, recentemente pubblicato dalle Edizioni Il Ciliegio , è la rivisitazione de “I Promessi Sposi” dall’irriverente penna di Roberto Bianchi. I personaggi del romanzo storico di Alessandro Manzoni, vengono attualizzati: trasportati nel XXI secolo, Renzo e Lucia devono combattere contro le difficoltà della vita quotidiana, i caotici ruoli sociali e le prepotenze dei “nuovi ricchi”. Allora procedendo nella lettura incontriamo l’opposizione di don Cattivigo, gli ostacoli burocratici dei due innamorati, le vendette di Gongolondio, le manifestazioni di Renzo e le difficoltà lavorative ed economiche dell’attuale società.
Con uno stile acuto, satirico e un po’ amaro, Roberto Bianchi racconta l’amore ai tempi degli imprenditori e delle star televisive, senza dimenticare la sostanza che ha reso immortale il romanzo storico più conosciuto al mondo.
Sicuramente una favola reale, ma forse un po’ troppo complicata per bambini dai 9 anni; aspettiamo almeno gli 11 anni per far conoscere ai giovani lettori “I Promessi Conviventi”.

"Flavia e il minatore", da Arkadia il racconto di un minatore illustrato dai bambini

Giulia Siena
ROMA “Io sono stato minatore nella miniera di Serbariu. Anche io ero tra quelli, come ti ha raccontato nonna Agnese, che ritornava a casa a piedi, sporco e talmente stanco che le gambe andavano per conto loro.” A narrare questa storia, quella di un minatore di Carbonia è nonno Emilio. L’uomo, ormai anziano e malato, trascorre le sue giornate a riposo e spesso si rilassa chiacchierando con la sua piccola amica Flavia. Quest’ultima, è tanto curiosa ed entusiasta quando nonno Emilio le racconta la sua vita nella miniera di carbone tra polvere e gallerie. I due personaggi sono i protagonisti di “Flavia e il minatore”, il libro nato dalla penna di Fabrizio Fenu e pubblicato nella collana Kids dell’Arkadia EditoreMa questo libro non è solo il racconto di difficoltà e di lavoro; “Flavia e il minatore” è la storia dell’amicizia che ha legato nei decenni quattro uomini diversi per provenienza e condizione, è la storia di un legame forte che si instaura tra una bambina e un anziano nei suoi ultimi giorni di vita, è la storia di un sentimento di rispetto che nasce verso chi si è sacrificato per il futuro.
L’autore fa parlare spontaneamente i suoi personaggi e lascia trasparire come le risorse minerarie abbiano influito sulla vita quotidiana della Sardegna del Novecento.
Il volume, arricchito con le illustrazioni dei bambini delle scuole medie di Leffe e Carbonia, è un doveroso riconoscimento agli uomini che si sono sacrificati nelle miniere per le proprie famiglie.

Nuove Edizioni Romane: Roberto Piumini e la leggenda di Roma in "Orma, ramo, roma, amor"

Giulia Siena
ROMA“Roma, Roma, città grande, posso farti le domande? Roma, Roma, città amata, ma quand’è che tu sei nata?” Una filastrocca di quesiti sulla nascita della Capitale apre “Orma ramo roma amor”, l’ultimo libro di Roberto Piumini pubblicato dalle Nuove Edizioni Romane e illustrato magistralmente da Lucia Scuderi. Questo non è il primo libro per bambini che ripercorre la storia della Città Eterna, ma “Orma ramo roma amor” è narrato con curiosità, stupore e semplicità coinvolgenti. In modo graduale veniamo introdotti nella storia: Piumini ci presenta la superbia del re Amulio, la bellezza e le sofferenze di Rea Silvia, la potenza di Marte e la determinazione di Romolo e Remo. Da loro nasce l’idea di una nuova città, da fondare sulle rive del fiume Tevere, proprio lì dove la Lupa li aveva trovati. Ma la scelta di un condottiero per l’importante progetto porterà i due fratelli a dividersi e a gettare il primo sangue sul suolo capitolino.

“Roma, amor, ramarro, aroma, meglio un gioco con parole, gran città chiamata Roma, che con sciabole o pistole!”

"Bambini nel bosco", la storia di bambini nati con le storie

Giulia Siena
ROMA
“Il problema con le storie era che molte parole erano misteri. Anche Tom faceva fatica a capirle tutte, quando le incontrava. Ma ogni tanto qualcuna riaffiorava, nitida, con il suo sapore, il suo odore, il suo colore. Zucchero, per esempio. Era bianca, forse appena rosa, e restava a lungo sulla lingua. Era una parola da succhiare.” Cosa succede quando ai bambini vengono tolte le storie, i giochi, i genitori e i sorrisi? Succede che non hanno più memoria né fantasia. La stessa cosa è successa ai protagonisti del romanzo di Beatrice Masini, “Bambini nel bosco”   pubblicato da Fanucci Editore. Al mondo è successo qualcosa: una catastrofe che ha spazzato via le famiglie, le ore, le case e i nomi delle cose; così tanti bambini sono costretti a vivere in un posto a tutti sconosciuto. Tra loro c’è un gruppo più vivace che vive seguendo gli ordini della ferrea Hana e tutto il giorno allontana la noia cercando bacche da mangiare o azzuffandosi fino alle lacrime. Ogni giorno così senza che nessuno dalla Base gli dica se tutto quella “cattività” sia normale. Ma Tom sa che è successo qualcosa, lui è diverso dagli altri: ha qualche anno in più, ha qualche ricordo o “Coccio” che riaffiora e ha un segreto che custodisce con cura. Il suo segreto è fatto di pagine ricche di storie. Il suo segreto è un libro che sveglierà gli altri bambini dal torpore del silenzio e li porterà lontano. Il libro di Tom farà diventare questi bambini i “Bambini nel bosco”. 

Beatrice Masini ci porta in un romanzo che è privo di elementi spaziali e temporali; la sua scrittura ci catapulta in un mondo negato dove solo la forza della lettura e dell’immaginazione ti spingono ad andare più in la. Oltre ogni riga fino all’ultima pagina della sua storia per tutte le età.

"STUPIDORISIKO": la guerra, un gioco stupido

Giulia Siena

ROMA “Nessuna guerra mette fine alle guerre, lo so, altrimenti io, SuperSoldatoMario, non sarei qui, in un teatro di guerra. Se non fossi così stanco mi alzerei dalla branda. Ma per fare cosa? Non ho la play, né il computer o la tv. E allora penso. Penso che mi sembra di essere dentro il gioco del risiko, ma stupido, e che non finisce mai.” Come si fa a spiegare la guerra ai bambini? Da dove bisogna partire per spiegare ai più piccoli che la guerra è una cosa vecchia e che fa solo del male? Da queste domande parte il progetto editoriale ideato da Carthusia Edizioni in collaborazione con Emergency: “Stupidorisiko”. Il libro, scritto da Patrizia Pasqui, è il “prodotto evoluto” dello spettacolo teatrale messo in scena in tutta Italia dall’attore Mario Spallino con testi della stessa Pasqui. Nei secoli si è pensato ai conflitti come a giochi di potere tra le Nazioni, ma così il protagonista del libro non riesce a vederla. Mario, SuperSoldatoMario, entra nell’esercito per avere un lavoro, una stabilità economica e per difendere la propria patria ma, guardando a tutto il male che fa la guerra, non è più convinto di ciò. Ora Mario sperimenta che la guerra è ovunque, anche fuori dalle pagine dei giornali; a soffrirne sono soprattutto i civili e tra questi i bambini. Loro sono le vittime poiché vengono sfruttati, danneggiati e dimenticati: dai bambini soldato alle vittime delle mine antiuomo. Così Mario, dopo aver dialogato con tutti i bambini, insegnato la geografia che muove i conflitti, spiega loro che i bambini di guerra vengono salvati grazie all’aiuto di ospedali coraggiosi. A uno di questi, il Centro chirurgico per vittime di guerra a Lashkar-gah in Afghanistan, verranno devoluti i proventi di “Stupidorisiko”. 
Il libro, con prefazione di Lella Costa, contiene inoltre splendide illustrazioni di Paolo Rui (tra cui anche quattro grandi poster) e box informativi che spiegano in modo semplice e conciso i grandi accadimenti della storia.

Edizioni Sonda: "Lola diventa reporter di successo", la lettura coltiva i sogni

Giulia Siena
ROMA “Lola diventa reporter di successo” di Isabel Abedi pubblicato dalle Edizioni Sonda è la storia di come per i bambini sia importante coltivare i propri sogni. Il sogno di Lola è di diventare una giornalista di successo, così, a soli otto anni decide che la sua missione sarà quella di diventare una reporter di successo. I suoi scoop partono dal sonno notturno, durante il quale interviste e incontri con personaggi famosi, stimolano la sua curiosità sul mondo che la circonda. Insieme alla sua inseparabile amica Flo, Lola cerca per tutta la città lo scoop da prima pagina per il giornale scolastico e decidono che cominceranno assieme l’avventura giornalistica. Lola si dedicherà anima e corpo alla sua missione, confrontandosi con gli adulti, leggendo i loro giornali, facendo tantissime domande a tutti i suoi familiari fino a vedere realizzato il suo sogno: la sua firma sulla prima pagina de “Il Corriere della Capra”.
Divertente, ironico e riflessivo è il libro di Isabel Abedi, un modo costruttivo e leggero per insegnare ai bambini come perseguire i propri sogni.

Dagli 8 anni.

"Enrico e il mostro dell’ospedale", una storia di solidarietà e fantasia

Giulia Siena
ROMA – Enrico deve andare in ospedale e deve rimanerci un’intera settimana. Ma cosa farà tutto il giorno con il piagiama in un grande palazzo solo per bambini piccoli? A raccontarci la storia di “Enrico e il mostro dell’ospedale” (Infinito Edizioni) è Patrizia Bodrero che, con le illustrazioni di Serena Rossi, ci porta in una realtà così normale da essere quasi dimenticata. Per Enrico è strano che tanti bambini possano stare tutti insieme, spesso senza genitori, in un luogo chiuso con tanti medici e infermieri che dal mattino fino a sera si vogliono sincerare delle tue condizioni di salute. E’ strano che un bambino abbia bisogno dei medici, i bambini dovrebbero essere tutti sani. Ma Enrico deve seguire una dieta e rimanere lontano da casa. All’inizio sarò un po’ triste ma, quando viene a conoscenza di Tony, Anna e gli altri volontari dell’ospedale scoprirà affetto e solidarietà. Saranno proprio i volontari a raccontargli la storia del Mostro dell’ospedale, una figura misteriosa che si aggira di notte tra i letti dei pazienti per alleviare dolori e tristezza. Ma cos’è questo mostro? Enrico lo scoprirà con l’aiuto dei suoi nuovi amici.

“Enrico e il mostro dell’ospedale” è un libro che non solo racconta la realtà ospedaliera,  ma spiega a bambini e adulti come le proprie paure possono essere sconfitte con l’aiuto del personale sanitario e volontario. I proventi del libro sono interamente devoluti all’ Associazione per l’aiuto al giovane diabetico Piemonte e Valle D’Aosta – Onlus.